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Ritorna il sole sul risparmio degli italiani/1 OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Le prime settimane del 2012 si sono rivelate meno gelide di quanto prevedessero i meteorologi della finanza. Piazza Affari ha messo a segno un non disprezzabile rialzo del 6,33%, un valore in linea con la media delle borse mondiali. E perfino le case di investimenti elvetiche, come la paludata Ubs, ipotizzano che nel 2012 potrebbero esserci delle "sorprese" positive. Ma per realizzare anche un modesto guadagno, sarà importante badare a ogni centesimo dei propri soldi

Ritorna il sole sul risparmio degli italiani/1

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Sui mercati finanziari le prime settimane del 2012 si sono rivelate meno gelide di quanto - ancora a dicembre - prevedessero i meteorologi della finanza. Dopo un tracollo di circa il 25% nel 2011, Piazza Affari ha messo a segno nel mese di gennaio un non disprezzabile rialzo del 6,33% , un valore più o meno in linea con la media delle borse mondiali. Che oscillano tra il +10,4 di Francoforte, il +4,5% di Tokio e il +4,6% dell'S&P500 della Borsa di Wall Street.
In altre parole in questo scorcio d'anno i listini di tutto il mondo si stanno muovendo all'unisono nella direzione di un rialzo .

Questi segnali incoraggianti delle borse vanno di pari passo, in Europa, con un generalizzato restringimento degli sprend fra i titoli di Stato dei paesi più indebitati, tra cui l'Italia, e il Bund tedesco.
La rottura al ribasso della soglia dei 400 punti base nello spread fra il Btp e il Bund decennale sembra a questo punto a portata di mano. E il ritorno dei Bot a breve termine (1,96% la cedola dei Bot a sei mesi nell'ultima asta di gennaio) verso rendimenti fisiologici non fa che confermare questa sensazione generalizzata di scampato pericolo per l'Italia , grande malato d'Europa.

A questo punto le principali banche d'affari internazionali e gli istituti di ricerca, tendono a escludere le ipotesi di rottura dell'euro, a dispetto della grave e tuttora irrisolta crisi della divisa comune europea, sempre alle prese con le difficoltà del debito greco e il peggioramento della situazione in Portogallo.

Tuttavia, pur riconoscendo questi segnali positivi, i risparmiatori faranno bene a non cadere nella trappola di un eccesso di ottimismo .
L'ondata di bocciature da parte delle agenzie di rating, con il declassamento della Francia e il taglio di due "gradini" (notch) al merito di credito dell'Italia rappresenta un richiamo alla realtà. E sebbene le agenzie di rating siano ormai piuttosto screditate, questi giudizi rappresentano il segnale che la tensione sui mercati resta alta.

Tanto più che le stime econometriche più accreditate descrivono un mondo che sta perdendo velocità, con la crescita globale del Pil in rialzo del 3,5% (era stata il 5,1% appena due anni fa, nel 2010), l'eurozona in recessione (-0,5%), l'Italia in difficoltà più accentuate, con alcuni istituti di ricerca pronti a scommettere su una recessione leggera e inferiore all'1% (Banca Akros) e altri più pessimisti, che ipotizzano una caduta dell'attività produttiva vicina al 2%.

Solo da inflazione e tassi di interesse vengono le buone notizie "macro". L'inflazione, dopo la debole fiammata del 2011 (+2,7% in Europa, + 3,3% in Italia) tornerà a scendere, e la Bce stima nel 2012 una crescita dei prezzi inferiore al 2%.

---- Mentre il costo del denaro, che nell'eurozona è all'1% (05% in Gran Bretagna, 0,25% negli Stati Uniti), potrebbe scendere allo 0,5% entro marzo. Una buona notizia per chi ha un mutuo a tasso variabile, ma cattiva per l'economia nel suo complesso, perché questo calo potrebbe essere il segnale che il sistema economico si sta impantanando in una lunga stagnazione di tipo giapponese , in cui le leve della politica monetaria perdono efficacia e capacità di influenzare l'andamento dell'economia reale.

Il panorama, come si vede, rimane dunque piuttosto grigio, anche se con qualche sfumatura di rosa. Inaspettatamente sono proprio le case di investimenti elvetiche, che di solito non brillano per colpi di fantasia ma che si attengono a regole piuttosto rigide, a ipotizzare che nel 2012 potrebbero esserci delle inattese "sorprese" positive.

La paludata Ubs, il maggior istituto di credito e banca di investimento della Confederazione, accanto a uno scenario "centrale" in base al quale ritiene che le stime di crescita degli utili aziendali siano sbagliate per eccesso, non esclude la possibile "sorpresa" che invece si rivelino corrette, e che questo possa innescare un rally sui mercati azionari.

Di fronte all'attesa generalizzata di un andamento negativo del settore bancario e finanziario, gli gnomi di Zurigo considerano seriamente la possibilità che invece le banche europee comincino a uscire dal tunnel. E il successo dell'aumento di capitale di Unicredit, passati i brividi iniziali, sembra confermare questa tesi .

In questo esercizio di ottimismo si cimentano anche i fund manager della ginevrina Banca Syz, convinti, contro l'opinione prevalente tra la maggioranza degli operatori, che le azioni europee registreranno performance migliori rispetto a quelle delle società quotate sugli altri listini globali .
Secondo Banca Syz basterebbe che la Bce si decidesse a utilizzare finalmente in modo massiccio gli strumenti di intervento non convenzionali (il cosiddetto Quantitative Easing, l'acquisto illimitato di titoli di Stato) e che l'Italia e la Spagna, attraverso politiche fiscali coerenti e coraggiose, riguadagnassero la fiducia degli investitori, ed ecco che quasi automaticamente si registrerebbe un forte rimbalzo di tutte le borse europee, nonostante la recessione sia ormai alle porte.
Se questi siano scenari concreti o semplici desideri lo scopriremo nel corso dei prossimi mesi. Ma i primi segnali sono incoraggianti.

Forse la considerazione più saggia, fra i tanti report e le tante ricerche previsionali con cui gli istituti di ricerca si sono affannati a scrutare le prospettive del 2012, è stata fatta dal capo economista del gruppo di asset management Russell Investments, Mike Dueker e dal suo team . "Ogni centesimo di punto guadagnato con una buona politica di gestione del portafoglio, nel 2012, dovrà essere difeso con azioni rapide e tempestive di diversificazione e di mutamento delle scelte. Perché anche se è possibile realizzare un modesto guadagno nei prossimi 12 mesi, il 2012 sarà soprattutto l'anno in cui diventa importante per tutti badare a ogni singolo centesimo".

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