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Long life 2/Investimenti. I guadagni del futuro OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Le trasformazioni demografiche che stanno sconvolgendo la società cambiano il volto degli investimenti. Dove puntare? Gli addetti ai lavori assicurano che i settori che andranno meglio sono quelli della medicina, delle biotecnologie, del lifestyle, del tempo libero e della cura della persona. Ecco dove scommettere

Long life 2/Investimenti. I guadagni del futuro

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È un problema inedito. Ed è strettamente correlato con l’allungamento della vita media. Se si vive più a lungo si corre anche il rischio di sopravvivere al proprio reddito. Vale a dire che se la pensione non basta, c’è il rischio di trovarsi davanti molti anni di vita senza più risparmi da parte. Per garantirsi una vecchiaia serena, magari senza pesare eccessivamente sui famigliari, dunque, è necessario, iniziare a pensare, appena si può, a forme alternative di investimento.

La previdenza alternativa e le formule assicurative (leggi qui) rappresentano solo una parte della soluzione. Per chi è disposto a osare un po’ di più, infatti, c’è sempre il mondo degli investimenti. Ma dove è meglio puntare?
Con le radicali trasformazioni demografiche che stanno sconvolgendo la società, o sono alle porte, anche la finanza cambia volto. E si aprono nuove strade e nuove opportunità che cavalcano l’onda delle trasformazioni in atto.

Biotecnologia e medicina
Numerose sono le società che, a detta degli addetti ai lavori, beneficeranno del trend di lungo periodo dell’allungamento della vita e dell’invecchiamento della popolazione. A cominciare da quelle in ambito medico e delle biotecnologie. Un settore che, a quanto pare, sta già iniziando a dare buoni risultati, e che nel primo trimestre del 2012 ha conseguito una performance del 18,2% in dollari sul Nasdaq. In particolare, saranno soprattutto le società produttrici di farmaci innovativi, mirati alla cura delle malattie di maggior interesse per la popolazione a trarre i benefici maggiori. Mentre un notevole passo in avanti potrebbe essere fatto anche dalle aziende specializzate in biotecnologia e ingegneria medica.

Non a caso, il Venture fund di Google, a settembre 2012, ha annunciato che nei prossimi 5 anni intende investire oltre 1 miliardo di dollari in start-up attive esclusivamente del settore scientifico. Puntando prevalentemente proprio su quelle aziende che si preoccuperanno di studiare l’allungamento della vita, la criogenia e la nanotecnologia. “Siamo alla ricerca di attività che vogliono cambiare il mondo, in modo migliore”, ha spiegato, infatti, William Maris, managing partner di Google Ventures.

Anche la medicina rigenerativa, nei prossimi anni, offrirà interessanti opportunità di investimento. Il National Institute on Health, l’agenzia governativa americana per la ricerca biomedica, infatti, ha annunciato, nel 2012, che quello della medicina rigenerativa si appresta a diventare un vero business. Destinato a quadruplicare nel giro dei prossimi 15 anni con un giro d’affari che potrebbe assestarsi intorno ai 300 milioni di dollari.

Tra le società che stanno performando meglio vi è la svizzera Roche, specializzata nella scienza medica personalizzata e nei test diagnostici, che in estate ha corso molto, facendo registrare una variazione da inizio anno del 20,417%, e sembra destinata a mantenere potenzialità ancora elevate. Grazie anche ai 7,2 miliardi di euro spesi in ricerca. Seguono le americane Pfizer, con una performance annua del 23,54% e Merck, che registra un +33,22% di performance a un anno, entrambe aziende farmaceutiche con una spesa media in sviluppo pari rispettivamente a 7 e 6,4 miliardi di euro. Mentre Novartis, sempre svizzera, dedica alla ricerca 6 miliardi di euro.

Oltre alle aziende, anche i fondi di investimento, ad hoc, creati per costruire un portafoglio titoli diversificato, si stanno orientando al settore biomedico. Tra le novità, per esempio, svetta il Credit Suisse Sicav (Lux) Biotechnology, lanciato nel terzo trimestre del 2012 e che concentra gli investimenti su azioni di società di biotecnologie, attive a livello globale, e specializzate nello sviluppo di tecnologie volte a prevenire, diagnosticare e curare malattie.

---- Estetica e tempo libero
“La cura della persona sarà di fondamentale importanza”, aggiunge Gabriele Roghi, Responsabile Gestioni Patrimoniali di Invest Banca, “con enfasi sui titoli farmaceutici in generale e il settore del personal care, quindi cosmesi, come con L’Oréal, in particolare”. L’azienda francese, infatti, sta già iniziando a investire quote rilevanti in ricerca e sviluppo, e deposita circa 450 nuovi brevetti ogni anno. A questa società, poi, si affiancano tutte le aziende attive in settori che producono e distribuiscono cosmetici all’avanguardia e creme anti-età. Mentre non sono da sottovalutare quelle attive in campo biomedicale, per la creazione di apparecchi acustici, come Amplifon.

Particolare rilevanza assume il settore dedicato alla cura dell’obesità. Nel 2008, infatti, la popolazione mondiale contava il 30% di obesi. Nel 2050, invece, i nutrizionisti si aspettano che questa percentuale salirà al 50%. Di aziende quotate in borsa, anche se la maggior parte solo a Wall Street, ce ne sono parecchie. Herbalife, per esempio, nota in tutto il mondo, nel 2012 ha fatto registrare il suo livello massimo di 73 dollari per azione prima di crollare di punto in bianco a quota 45 dollari. Arena Pharmaceuticals in pochi mesi è passata da 1,6 a 9 dollari per azione. Mentre Visus, sempre quest’anno, ha più che raddoppiato la sua quotazione.

“Infine, tutti i titoli del settore del tempo libero, cosa di cui la terza età è particolarmente generosa, sono da tenere in considerazione”, continua Roghi. I viaggi, l’entertainment e la sicurezza dell'abitazione e della persona, dunque, sono segmenti che continueranno a svilupparsi. “In questi settori, però, vista la volatilità delle fortune dei singoli titoli (licenze ed autorizzazioni o meno di nuovi prodotti per i bio-pharma, alterne fortune di linee cosmetiche e legame con prezzo del petrolio per i travel&leisure)”, avverte ancora Roghi, “è bene investire attraverso strumenti specifici. Come comparti di Sicav o Etf settoriali disponibili anche su Borsaitaliana (BB Biotech è quotato tra le azioni ma è di fatto un fondo di investimento svizzero che ha un ottimo track record) per diversificare il rischio che in tali settori è particolarmente importante”.

Quando investire?
Le notizie che provengono dalle borse di tutto il mondo lasciano presagire che, forse, non è un buon momento per iniziare a pensare all’allungamento della vita. “Infatti”, spiega Roghi, “il concetto di rendimento a scadenza dipende in modo evidente dai tassi che il mercato offre. Oggi il rendimento di un titolo a breve termine, come il bund tedesco o il treasury americano, ha un rendimento negativo. Questo è fondamentale per capire come la ricerca di sicurezza dell'investimento abbia annullato ogni remunerazione, anzi che si paghi un premio per avere un certo livello di tranquillità. Inoltre, dato che tutti i prezzi delle azioni e delle obbligazioni vengono calcolati attualizzando i futuri flussi di cedole o dividendi, è evidente che tassi a breve bassi o prossimi allo zero portano con sé forti distorsioni dei prezzi e di conseguenza dei rendimenti attesi delle asset class. Sulle azioni questo meccanismo innesca un innalzamento dei multipli di valutazione, il rapporto prezzo/utili si espande indicando quanti anni di utili ripagano le mie azioni: tassi più bassi comportano un multiplo più elevato ed un prezzo più ottimistico che però potrà subire forti ribassi in caso in cui la ruota giri in modo opposto cioè con tassi in crescita ecc. Quindi in questo contesto la domanda si può riferire solo alla bontà di certi business e di come potranno svilupparsi in futuro”. Eppure, in futuro, magari sul lungo periodo, si può sperare di portare a casa qualcosa di interessante. “I settori delle biotecnologie, della medicina, del lifestyle e del tempo libero, per esempio, hanno buone prospettive di crescita”, continua Roghi, “merito delle tendenze demografiche inevitabili, dell’invecchiamento nei Paesi sviluppati e della crescita del benessere in quelli emergenti. In prospettiva, dunque, sono meglio posizionati di altri. Ma per investire, è meglio puntare su Oicr ed Etf, per diversificare su molti nomi e limitare il rischio.” © Of-Osservatorio finanziario – Riproduzione riservata

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