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Conti correnti. Le tre vie per puntare al 3% OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

La prima: i time deposit danno un rendimento se si vincolano le giacenze per periodi di tempo più o meno lunghi. Seconda: i buoni di risparmio, rendono un po’ meno e sono sempre vincolati. Terza: i conti ad alto rendimento, senza vincoli ma solo in promozione. Quale prodotto scegliere per ottenere di più dal conto corrente? Ecco quanto offrono i conti a catalogo. Ma attenzione: in caso di pagamenti ricorrenti si rischia di andare in rosso

Conti correnti. Le tre vie per puntare al 3%

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Quanto rendono i conti correnti? E quali rischi si incontrano per portare a casa un 3% lordo? Si possono seguire tre vie. Da un lato ci sono i time deposit, cioè prodotti correlati al conto corrente, aggiuntivi, che consentono di ottenere una remunerazione, a patto però che si vincolino le giacenze a scadenze prefissate. Perdendo così la disponibilità dei capitali, almeno fino a che il vincolo non giunge a conclusione. In pratica, funzionano come un normale conto di deposito vincolato. Ma sono più convenienti, poiché trattandosi di somme vincolate direttamente in conto corrente, non è necessario sottoscrivere un prodotto ex novo. E dunque non è dovuta nemmeno l’imposta di bollo proporzionale prevista per i conti di deposito (e recentemente incrementata dallo 0,15% allo 0,2%, anche se è stata abolita l’imposta minima di 34,20 euro).

Dall’altro, invece, c’è chi punta sui buoni di risparmio, da sottoscrivere in pochi clic, direttamente online dall’area personale di Internet banking. Generalmente meno remunerativi rispetto ai time deposit, e sempre vincolati a scadenze prefissate. Anche se gli interessi guadagnati possono essere ottenuti anche semestralmente, quando è previsto lo stacco della cedola.

C’è poi una terza via che porta al 3%: i conti ad alto rendimento, generalmente in promozione, e solo per periodi di tempo predeterminato. Un tempo erano molti di più. Prima, cioè, che la filosofia del conto online, a zero spese e zero guadagni prevalesse in via definitiva. Oggi, ne sono rimasti solo alcuni, per lo più promozionali. E generalmente sono riservati ai nuovi clienti. Perché il tasso di interesse rappresenta un incentivo ad aprire il conto, mentre chi è già correntista deve accontentarsi di una remunerazione lorda che non supera, nella migliore delle ipotesi, lo zero virgola qualcosa.

Quale prodotto scegliere dunque? Ecco chi offre di più. E a quali condizioni. Ma bisogna fare attenzione: se i soldi non sono disponibili c’è il rischio concreto di andare in rosso.

Time deposit…
Sono la soluzione di remunerazione delle giacenze in conto più diffusa. E sono molti gli istituti di credito che ci stanno puntando. Anche se restano escluse alcune big, come UniCredit, che preferisce continuare con i conti di deposito, Intesa Sanpaolo, che continua a preferire i buoni di risparmio, e BNL Gruppo BNP Paribas. Ma c’è anche chi, come BancoPosta ha lanciato una nuovissima promozione, Opzione SorpRende. Avviata dopo aver ridotto il tasso di interesse del suo BancoPosta Click, per anni fisso al 2%, e ora pari allo 0,75% lordo, e sempre promozionale, valido fino al 30 giugno prossimo. L’offerta, lanciata con l’arrivo del nuovo anno, resta valida fino al 28 febbraio. E consente a tutti i titolari di Conto BancoPosta Click, Conto BancoPosta e Conto BancoPosta Più che hanno attivato il servizio BancoPosta Online, di ottenere un extra rendimento sul conto corrente dell’1,50%, sulle somme vincolate a 6 mesi.

---- Consente di ottenere fino a un massimo del 2,50% per scadenze a 24 mesi Barclays Bank con il time deposit della linea XL. Il conto di risparmio può essere agganciato a qualsiasi conto corrente della banca, e prevede anche versioni più brevi a 6 e 18 mesi, entrambe con rendimento del 2%.

Webank, con il suo Conto Webank 2-in-1 che include, oltre al conto corrente, anche la possibilità di vincolare a costo zero le giacenze, con un tasso lordo del 2,50% per vincoli a 18 mesi, riduce il guadagno al 2,25% sui 12 mesi, al 2% sui 6 mesi e all’1,50% per i vincoli a 3 mesi. I trasferimenti da un conto all’altro possono avvenire in tempo reale, anche con un solo clic dalle applicazioni mobile dedicate. Mentre, in caso di necessità, è possibile svincolare le somme, anche parzialmente e senza penali.

Unipol Banca, che da gennaio ha smesso di commercializzare il suo conto di deposito (Deposit@) sta puntando prevalentemente sulle partite vincolate in conto corrente. Il Time Deposit, sottoscrivibile anche dai clienti titolari di un conto MyUnipol, della nuova banca online dell’istituto nata sul finire del 2013, consente di scegliere tra scadenze fisse a 3, 6 e 12 mesi. Con tassi rispettivamente pari all’1,25%, 1,50% e 1,75%, in promozione fino a fine gennaio. Le somme, però, una volta vincolate, non possono essere prelevate o utilizzate fino alla scadenza del vincolo prescelto.

Anche BCCforweb consente ai correntisti, titolari di Conto Corrente Completo, di ottenere un rendimento aggiuntivo rispetto all’1% previsto a regime. Sottoscrivendo le linee vincolate, a 3, 6 e 12 mesi si può ottenere un guadagno lordo che va dall’1,70% al 2,45%. Mentre per chi sceglie scadenza a 12 mesi con interessi anticipati dal 2,35% al 2,30%.
Per chi desidera vincolare le giacenze per periodi di tempo più lunghi, poi, è disponibile l’opzione aggiuntiva Moltiplica il Tasso, con vincoli che arrivano fino a 3, 4 e 5 anni, e rendimenti crescenti nel tempo che partono da un minimo del 2,45% per il primo anno, e arrivano al 3,95% al termine del quinto. I vincoli non sono irreversibili, e in caso di bisogno si può comunque svincolare le somme depositate, totalmente o in misura solo parziale.

...o buoni di risparmio?
È lo storico prodotto di risparmio, recentemente rispolverato da istituti di credito di grandi e piccole dimensioni. Soprattutto da chi, come Intesa Sanpaolo, non ha mai voluto puntare sui conti di deposito. La banca, dunque, dopo aver predisposto un simulatore direttamente online nell’area clienti, ha iniziato a rendere disponibile l’acquisto anche via Internet banking dei buoni di risparmio. Si possono vincolare da un minimo di 1.000 a un massimo di 1.000.0000 euro, per un periodo di tempo compreso tra 1 e 24 mesi. Mentre il tasso di interesse applicato varia in funzione della durata scelta. Così, si va da un rendimento minimo dello 0,10% lordo annuo per durate a partire da un mese, e si arriva ad un minimo dell’1,45% per durate fino a 24 mesi.

Anche Banca Marche da alcuni mesi pubblicizza il servizio di sottoscrizione online dei buoni di risparmio. Si può scegliere tra quelli che durano 12 mesi al massimo, da un limite minimo di 1 mese, non svincolabili, e con un rendimento dell’1%. E quelli che invece possono durare anche più di 12 mesi, ma offrono la possibilità di essere svincolati in anticipo rispetto alla scadenza. Così, durate comprese tra 15 e 18 mesi, a tasso fisso e in modalità one-coupon, si può ricevere un rendimento dell’1%. Mentre per durate comprese tra i 18 e i 60 mesi, a tasso fisso e cedola semestrale, il rendimento sale da un minimo del 2,50% a un massimo del 3%.

---- I conti ad alto rendimento
Nel 2014 i rendimenti si sono ridotti. Eppure, spulciando tra le offerte online, è possibile trovare ancora qualche rendimento interessante. Anche se, generalmente, è a scadenza. BancoPosta, che da alcuni anni rinnova il 2% lordo per i sottoscrittori di BancoPosta Click, con l’inizio del nuovo anno ha dato un deciso taglio ai rendimenti, mantenendo la remunerazione fissa allo 0,75% fino a fine giugno.

Banca Sella, dal canto suo, è intervenuta al ribasso su Conto Tuo Valore, abbinato a una polizza vita CBA Tuo Valore emessa dall'Impresa di Assicurazione CBA Vita S.p.A., società controllata dal Gruppo Banca Sella. L’offerta, scaduta il 31 dicembre 2013, manteneva la remunerazione attiva pari all’1,50%. Da inizio anno, e solo fino alla fine di marzo, invece l’interesse scende all’1,25%.

La stessa strategia è seguita anche da Banca Mediolanum che, sempre a inizio anno, ha portato il tasso creditore del conto corrente Freedom Più dal 2,00% valido fino al 31 dicembre 2013, all'1% tondo, per giacenze da 15.000 euro a 1.000.000 di euro. Mentre è stato reso infruttifero il conto corrente Freedom One, dopo aver depennato la precedente offerta al 2,00%.

Tra i conti correnti più remunerativi ancora sul mercato, invece, vi è Conto NonSoloTre di Credem. In promozione già da alcuni anni allo stesso rendimento, e recente rinnovata per tutto il 2014. Il 3% lordo oncesso a tutti i nuovi clienti, solo promozionale, resta valido per il primo anno su giacenze comprese tra i 10.000 e i 50.000 euro. Mentre a seguire la remunerazione scende allo 0,50%, purché si rispettino gli stessi vincoli di giacenza, e resta a zero al di sotto dei 10.000 euro e al di sopra dei 50.000.

Offre lo stesso interesse anche Banco Desio, sempre in offerta, per tutto il 2014. Ma a beneficiarne sono solamente i giovani. Conto Con Te Young e Con Te Teen, infatti, sono destinati rispettivamente ai minorenni e agli under 30. L’extra rendimento è offerto su giacenze medie liquide inferiori a 25.000 euro. Mentre, per eccedenze, resta applicata una remunerazione massima dello 0,25% per la versione under 18, e dello 0,50% per i maggiorenni che ancora non hanno compiuto 30 anni.

Lo stesso rendimento lordo è garantito da Creval con Conto Invito 2%. La promozione, riservata ai nuovi clienti, resta valida per tutto il 2014. Ma solo per giacenze fino a 20.000 euro. A scadenza, e per eccedenze, invece, è applicato il più contenuto tasso BCE.

Arriva al 2% lordo massimo, anche, Monte dei Paschi di Siena. Anche se il rendimento è riconosciuto a tutti i clienti che apportano nuova liquidità. L’offerta, RendiMonte, infatti, è riservata a tutti i correntisti della banca, indipendentemente dal conto di cui sono titolari. L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, resterà valida fino a fine aprile. E prevede il riconoscimento del 2% per chi deposita nuove somme per un valore complessivo che superi i 50.000 euro. chi ne apporta tra i 20.000 e i 50.000 ottiene l’1,75%. Mentre per nuove somme comprese tra 5.000 e 20.000 euro il rendimento è più contenuto e pari all’1,50%.
Inoltre, sempre in promozione, l’istituto di credito senese consente ai nuovi sottoscrittori di Conto Italiano Zip Base di ottenere un tasso attivo dell’1,25% fino al 30 giugno prossimo. Ma solo a patto che il conto sia richiesto entro fine gennaio.

---- Offre il 2% su giacenze medie liquide nel trimestre comprese tra comprese tra 15.000 e 50.000 euro, invece, Conto Desio Capital, sempre di Banco Desio. Che mantiene una remunerazione a zero per gli importi fino a 15.000 euro, e garantisce un tan dello 0,25% a chi possiede più di 50.000 euro.

Resta attivo solo per i primi 6 mesi dall’apertura del conto il 2% garantito da Banca Popolare di Vicenza a SemprePiùRendimento. E solo per giacenze inferiori a 100.000 euro. Allo scadere della promozione, invece, il tasso, più ridimensionato, scende a quota 0,50%.

Attenzione alla liquidità
Ma esiste comunque un rovescio della medaglia. Perché se si vincolano le somme in conto corrente, si perde la disponibilità dei capitali versati per periodi di tempo più o meno lunghi. Le somme, infatti, una volta vincolate non possono (nella maggior parte dei casi) essere utilizzate fino alla scadenza del termine prefissato. Che fare dunque se si hanno scadenze e rate da pagare? Il rischio principale è quello di trovarsi momentaneamente privi di disponibilità. Incorrendo dunque in pagamenti non coperti dalla liquidità in contoIn questo caso, dunque, si corre il rischio di andare in rosso, cioè sotto zero. Pagando così somme ingenti anche se lo sconfino dura solo pochi giorni.

Non tutti i conti correnti consentono di sforare la disponibilità residua. La maggior parte, infatti, non permette nemmeno di prelevare dal bancomat se i capitali in giacenza sono inferiori di quelli richiesti. Ma resta il problema dei pagamenti ricorrenti. Nel caso per esempio di rate della macchina, del mutuo, o di acquisti effettuati con assegno o carta di credito, ci si può trovare nella situazione di vedersi addebitare il pagamento precedentemente autorizzato senza avere però i capitali necessari a coprire la spesa. In questo caso, dunque, il cliente va in rosso, la banca provvede a pagare al posto suo la rata in questione, e gli interessi passivi cominciano a salire.

In pratica, si tratta di un tasso, chiamato debitore, applicato dalla banca proprio al verificarsi di situazioni di questo tipo. E rappresenta il costo del credito non richiesto ma rilasciato comunque dall’istituto di credito per fronteggiare spese già autorizzate. E può essere di tre tipi. Il primo è quello applicato in caso di sconfini entro un determinato fido pre-accordato dall’istituto di credito. Il secondo, invece, leggermente più elevato, è quello che viene utilizzato per il calcolo degli interessi in casi di sconfinamento oltre il fido richiesto. Il terzo, infine, è quello che viene messo in conto in assenza di fido. E dei tre è quello più consistente. Che va poi sommato alla Civ, la Commissione di istruttoria veloce, introdotta a luglio 2012 in alternativa alla vecchia, e ormai bandita, commissione di massimo scoperto. Questa commissione, che resta fissa ed è stabilita dalla banca, in media è pari a 50 euro, e va pagata quando si sconfina per un totale che supera i 500 euro, o se si sfora per importi inferiori ma per più di 7 giorni consecutivi.

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