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Prepagata. Mette all’angolo il vecchio conto. E le grandi no... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Possono essere gestite facilmente dall’home banking e prendono il posto perfino del bancomat per effettuare prelievi (senza spendere troppo). Le carte prepagate, soprattutto quelle con Iban, sono i principali competitor dei conti correnti. E il futuro promette altre sorprese. Saranno sempre di più incluse nello smartphone per pagare giornali e snack contactless e verranno trasformate in portafogli virtuali

Prepagata. Mette all’angolo il vecchio conto. E le grandi novità arrivano adesso

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Il mercato delle carte prepagate, sia nella versione ricaricabile di base ma soprattutto nella versione sostituisci conto con Iban, è stato al centro di una forte competizione tra gli istituti di credito nel corso di tutto il 2013. Secondo gli ultimi dati della Banca d'Italia, nel nostro paese alla fine del 2012 circolavano oltre 18 milioni di prepagate, di cui 10 milioni emesse da MasterCard. Complessivamente le prepagate rappresentano più del 20% delle carte in circolazione, pari al 10% della spesa totale.

Sono stati lanciati nuovi prodotti, le offerte sono state numerose e si è rafforzata la presenza e la promozione di questo metodo di pagamento sui social network e all'interno delle community dedicate. Ma soprattutto, il lancio di nuove carte è stato spesso accompagnato da sperimentazioni e prove nel campo del mobile e dei pagamenti senza contatto con l’utilizzo della tecnologia NFC (Near Field Communication).

E le prepagate, nate nel 2007 soprattutto con l’idea di fornire delle carte virtuali da utilizzare online sui siti di e-commerce, ora si virtualizzano e entrano nello smartphone, che sarà sempre di più un portafoglio che include servizi bancari ma anche extra e promozionali. Con l’intenzione, tra uno o due anni, di eliminare totalmente le carte fisiche a favore dei cellulari di ultima generazione.

A farla da padroni sono le carte conto, che stanno riuscendo nel loro obiettivo di diventare un valido sostituto al conto corrente standard, permettendo di effettuare operazioni come ricariche, bonifici, prelievi e pagamento di multe e bollette ma fornendo anche sempre più servizi extra. E non è un caso che alcune banche chiamino queste carte Conto Tascabile, come nel caso di CheBanca!, che inseriscano sul sito la descrizione del prodotto sotto la voce conti correnti, come fa ad esempio Banca Generali o che associno alla prepagata lo stesso brand del conto corrente, InNovo per BNL-Gruppo BNP Paribas e You per Banco Popolare.
Le prepagate con Iban possono quindi prendere il posto del conto. Ma non solo, perchè hanno sostituito anche la carta bancomat, metodo di pagamento sempre meno importante e richiesto. La prepagata, infatti, viene spesso usata per compiere l'operazione che tradizionalmente veniva effettuata con il bancomat, il prelievo. E quindi non è un caso che richiedere denaro agli sportelli automatici abbia un costo inferiore per le prepagate rispetto al 2012, mentre tutti gli altri costi sono aumentati.

Uno dei punti a favore delle carte conto, e che le rende dei validi concorrenti rispetto ai conti correnti, è il loro accesso diretto all’home banking per gestire le operazioni bancarie. Accedendo all’area clienti con le credenziali della carta si possono effettuare ricariche o bonifici, pagare abbonamenti ai mezzi pubblici, dare la paghetta al figlio trasferendo fondi sulla carta per i più giovani oppure pagare bollette e multe.
Ma servono anche, per chi ha disposizione una certa somma in contanti, di accedere agli Atm evoluti per effettuare versamenti, senza il bisogno di doversi recare in filiale e parlare con un dipendente.

Ma la partita più importante, che avrà in futuro ancora più rilevanza si gioca nell'ambito delle innovazioni tecnologiche e delle sperimentazioni, avviate per rendere le prepagate un prodotto sempre più autonomo rispetto al conto corrente e con sempre più funzionalità collegate principalmente a un altro strumento diventato ormai indispensabile nella vita di tutti i giorni, lo smartphone.

Il futuro delle carte prepagate è quindi il contactless, la possibilità di effettuare pagamenti senza contatto e, per acquisti fino a 25 euro senza dover inserire il codice segreto. Ci si può pagare un caffè o uno snack al ristorante, o un biglietto per la metro o il bus. Oppure pagare il taxi e fare shopping.
Le carte c-less, che includono la tecnologia NFC (Near Field Communication) , sono al momento il 26% del campione analizzato nell’XI Rapporto Prepagate 2014, ma si tratta di un numero che continuerà a crescere. Supportato anche da promozioni che spingono il cliente ad effettuare questo tipo di pagamenti, come ad esempio succede nei ristoranti McDonald’s dove, se si paga con una MasterCard Paypass, si ricevono snack in omaggio. E dalla diffusione di Pos che accettano questi pagamenti, ancora poco sviluppati, ma che dovrebbero arrivare a 2 milioni entro la fine del 2014 con l’installazione di 600.000 terminali nei prossimi mesi.

---- Questa tecnologia è anche uno dei metodi di valutazione più significativi utilizzati dagli analisti di Of per eleggere, tra le 50 carte a campione, la Of-MigliorPrepagata e la Of-MigliorCarta Conto del 2014, in cui vengono premiati non tanto i costi, che restano molto simili a quelli dell’anno precedente, ma soprattutto gli extra bancari e non che rendono la carta più ricca di servizi innovativi. Come UBI Banca che la trasforma in uno skipass pay per use da utilizzare sulle piste da sci o Poste Italiane con PostePay&Go in cui sono integrati gli abbonamenti ai mezzi pubblici.

L’evoluzione delle carte prepagate le porterà quindi a trasformarsi in portafogli virtuali, wallet, senza più la necessità di tenere a portata di mano il contante o la carta fisica ma con tutti i dati necessari inclusi nello smartphone. Ed è la strada che stanno seguendo tutte le grandi banche, ma anche gli istituti che concedono prestiti e i grandi gruppi internazionali con l’aiuto delle Telco.
Per spingere 31 milioni di consumatori ad utilizzare lo smartphone per gli acquisti, ad esempio, Intesa Sanpaolo, Telecom Italia e Visa Europe, hanno presentato Tim Wallet, la cui sperimentazione è stata avviata nel 2012 e il lancio ufficiale è previsto nel corso del 2014. I clienti Tim che possiedono uno smartphone con tecnologia NFC potranno richiedere di collegarlo ad una carta Visa realizzata in partnership con Intesa Sanpaolo. Il portafoglio virtuale permetterà di effettuare acquisti tra le società partner come esercenti, istituzioni finanziarie, aziende di trasporti e servizi pubblici.

E sta sperimentando il wallet anche Compass, che ha avviato nel 2013 questo progetto pilota con l’intento di ampliarlo nel corso del 2014. I tester hanno potuto provare l’efficacia del nuovo servizi principalmente a Milano, in negozi, tabaccherie, profumerie e musei, e la sperimentazione sembra essere andata a buon fine. Intanto, però, per tutti i clienti che hanno già sottoscritto una conto lite CompassPay, il wallet è comunque incluso ma serve per effettuare gli acquisti online nei siti convenzionati senza dover ogni volta inserire i dati della carta. Basta cliccare sul logo Cpay presente sulla pagina e si accede all’home banking personale, da cui è possibile procedere direttamente all’acquisto. Lo stesso servizio è stato avviato in estate anche da MasterCard, con il suo MasterPass, ma al momento solo nel Regno Unito.

Mentre Cariparma-Crédit Agricole ha deciso di non includere le funzionalità della prepagata (PaySmart CartaConto) all’interno del cellulare, ma di “attaccarla” sul retro del dispositivo, sotto forma di sticker. L’intenzione è quella di aiutare soprattutto chi ha meno dimestichezza con la tecnologia a utilizzare cellulari di ultima generazione per effettuare pagamenti.

Le prepagate del futuro dovranno quindi essere sempre più aperte all’aggiunta di nuovi servizi bancari. Lo sta facendo Poste Italiane che concede prestiti da addebitare direttamente su una PostePay, ma anche Compass, che permette, come per una carta di credito, di richiedere al momento della sottoscrizione della carta un credito di 1.500 euro per iniziare ad acquistare online e nei negozi. Proprio per trasformare la carta in un metodo per ottenere credito dalle banche. Senza però tralasciare la sicurezza, come ha fatto la vincitrice del premio Of-MigliorCartaConto 2014 che permette di gestire i luoghi in cui comprare o di escludere determinati siti a rischio.

Ma tutto questo dovrà essere incluso in un portafoglio virtuale che non si ferma solo ai prodotti bancari, ma che si allarga a tutte le iniziative promozionali che possono essere contenute in uno smartphone, eliminando tutte le carte fisiche, dalla tessera per la raccolta punti del supermercato agli abbonamenti.
E la sparizione della carta a favore di una sua virtualizzazione farà da concorrenza aperta a PayPal, metodo di pagamento ancora molto forte online.

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