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Il futuro della tv è già qui/4. La rivoluzione di Amazon, Go... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Amazon batte tutti sul tempo e lancia Fire Tv, il nuovo servizio di streaming. Ma anche Google, con Android Tv, sembra esserci vicino. Netflix inaugura lo streaming 4K, Yahoo! vuole darsi alle serie e i piani di Apple vengono resi noti da documenti ufficiali. Infine il nuovo servizio Sky Online è ufficialmente partito, e si prevede che Infinity di Mediaset arriverà entro l’estate su Chromecast, la chiavetta tv di Google da 35 euro

Il futuro della tv è già qui/4. La rivoluzione di Amazon, Google e Yahoo!

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Il presunto accordo tra Apple e Comcast, per lanciare un nuovo servizio di streaming tv. Le indiscrezioni sulla prossima conquista di Netflix in territorio europeo. La nuova chiavetta tv di Google, Chromecast, lanciata da poco anche in Italia, per guardare, con la connessione wifi, film e video e trasformare la tv in una smart tv. E le voci che scommettevano su Amazon, impegnata a fare lo stesso.
Dopo un periodo denso di novità, in cui si sono susseguiti giornalmente pettegolezzi e notizie, tutti si sarebbero aspettati una fase di calma piatta, fino a quando Apple non avesse lanciato il suo attesissimo device, la nuova Apple tv, in grado di far tremare gli avversari e rimescolare le carte in gioco.
Ma a scatenare il terremoto ci ha pensato qualcun altro.

Il Wall Street Journal lo aveva previsto entro aprile, e non è stato smentito: Amazon lancia il suo nuovo dispositivo tv, presentato lo scorso 2 aprile a New York. Si chiama Fire Tv, costa 99 dollari e, ha assicurato Peter Larsen, vice presidente della divisione Kindle, è tre volte più performante rispetto a Google Chromecast e Apple Tv.
Oltre 200.000 contenuti tra Instant Video, Prime Instant Video, Netflix, Hulu Plus, YouTube, Vevo, Pandora, Showtime Anytime, Bloomberg Tv, Red Bull Tv, Time Warner’s Flixster, Vimeo, Sony’s Crackle, Plex, oltre a giochi, app e foto.

Non solo video e film quindi: Fire Tv è anche una console (39,99 dollari per il game controller) che conterà, entro la fine del mese, migliaia di giochi, con nomi di una certa attrattiva e con prezzi che partono dai 0,99 dollari, tra cui Minecraft, Monsters University, The Walking Dead e Despicable Me: Minion Rush.
Inoltre può contare sull’esperienza dello sviluppatore Double Helix Games, acquistato di recente, e sul supporto di un Amazon Game Studios, impegnato a sfornare giochi esclusivi per la Fire Tv, come Sev Zero.
Punti forti della Fire tv sarebbero anche comando vocale, parental controls, produzioni originali (Mozart in the jungle; The After; Alpha House) e un’analisi mirata sui gusti dell’utente, con suggerimenti e proposte.

E mentre Amazon irrompe con prepotenza nei salotti di casa, si diffondono già i primi dubbi.
Secondo Quartz, informatissima rivista statunitense di tecnologia, il pubblico fatica a identificare Amazon con l’idea di televisore, un dettaglio da non sottovalutare, soprattutto quando i competitor con cui si gareggia si chiamano Netflix (leader indiscusso secondo Quartz), Hulu Plus, Google e Apple. Secondo il New York Times, invece, il nemico numero uno sarà probabilmente Apple, seguito da Google, ma pone l’accento anche sulle console: nel 2013, Play Station 3, è stata la prima piattaforma da cui gli utenti effettuavano l’accesso a Netflix, con Xbox 360 poco distante.

E The Verge, con una dettagliata analisi, prende nota dei primi bilanci.

Guarda il video di The Verge su Fire Tv


Tra i pro indica velocità del sistema e qualità dei giochi, mentre tra i contro sottolinea la mancanza di app fondamentali come HBO Go e l’assenza della trasmissione di spettacoli in diretta con la tv. La ricerca vocale è molto efficace, peccato però che si limiti ai soli contenuti Amazon (che afferma di essere intenta a lavorarci). ---- Dovendo dare un responso, The Verge constata che, se si è già in possesso di Chromecast, Apple Tv o Roku, investire su Fire Tv non è indispensabile e nemmeno auspicabile, per la mancanza di evidenti potenzialità in grado di distinguerla con forza dalle altre opzioni.

Intanto, però, pare che il nuovo device abbia soffiato il primo posto a Chromecast (la chiavetta Google), nella classifica dei gadget elettronici più venduti su Amazon.com (notizia Ansa), mentre, secondo le indagini di Qwilt, fornitore di soluzioni per la distribuzione online di video, Prime Instant Video di Amazon ha conquistato il terzo posto nella top list americana dei servizi di streaming, dietro a Netflix e YouTube. Il che significa che ha già superato Apple e Hulu.

La competizione per la conquista degli internauti è ormai entrata nel vivo e, appena archiviata la notizia di Fire Tv, ecco un’altra esclusiva bomba: Google sarebbe in procinto di uscire con Android Tv. A lanciare lo scoop è The Verge, rivista americana di tecnologia, in possesso di documenti top-secret, in grado di svelare in anteprima caratteristiche e peculiarità del nuovo servizio, che molto ha in comune con i predecessori Apple, Roku e Amazon, ma nulla con il fallimentare esperimento del 2010 (Google Tv). La parole d’ordine da Mountain View è infatti semplicità, sia nell’interfaccia che nella fruizione, tant’è che non dovrebbero occorrere più di tre click per passare dal menu di benvenuto alla fruizione del contenuto streaming, in modo tale da renderne l’utilizzo simile a quello della tv.

Guarda il video di The Verge su Android Tv


Il device supporterà i comandi vocali e, ma al momento nulla è confermato, includerà anche YouTube, Hulu Plus, Netflix, Vevo, Pandora. Un’idea essenziale che punta sulla qualità dell’esperienza audiovisiva, spogliandosi di tutti quei plus che hanno in qualche modo ostacolato il successo della precedente Google Tv, come chattare e videochiamare dal grande schermo. Se, come affermano gli esperti, la battaglia tra le web tv si giocherà sul terreno dei contenuti e sulla qualità della fruizione, Android Tv potrebbe dare filo da torcere ai suoi concorrenti.

Un’ombra intanto si staglia su Chromecast, la chiavetta tv di Google lanciata di recente. A quale destino andrà incontro? È presto per dirlo e anche The Verge mostra perplessità: il device sarebbe superato in potenzialità e il prezzo da solo (35 euro in Italia) probabilmente non avrebbe la forza per competere con la nuova Android Tv. Verrà archiviata o i due gadget viaggeranno su binari distinti e paralleli?

Intanto un’altra grande multinazionale ha attirato l’attenzione dei media. L’indiscrezione proviene nuovamente dal Wall Street Journal e potrebbe già essere confermata e presentata nel giro di un mese, in occasione della Internet Week di New York: Yahoo! starebbe per ordinare quattro serie tv per il web, di dieci episodi da circa 30 minuti, per le quali Marissa Meyer, CEO dell’azienda, metterebbe a disposizione un budget tra i 700.000 e 1 milione di dollari a puntata.

Un investimento da capogiro che avrebbe visto la Meyer, prosegue il Wall Street Journal, impegnata a lungo con Kathy Savitt, direttrice marketing, a visionare centinaia di serie in fase embrionale e progettuale, per trovare quelle “giuste”: con una storia ben sviluppata e pronte ad essere lanciate sul web. Il piano vedrebbe il coinvolgimento di personalità con un’ampia esperienza nel settore televisivo e, incalza il Wall Street Journal, punterebbe a un servizio simile a quello di Netflix e Amazon. ---- E, dopo un periodo di apparente quiete, sono tornate forti le voci che vedrebbero Apple impegnata a uscire sul mercato con la nuova versione della Apple Tv. E questa volta la notizia arriva direttamente dai documenti ufficiali di Comcast, principale società statunitense dei sistemi via cavo, e Time Warner. Le carte, inviate alla FCC (Federal Communications Commission), espliciterebbero la volontà di Apple di “esplorare gli sviluppi di un Apple set-top box”: chiare allusioni a conferma delle supposizioni avanzate inizialmente dal Wall Street Journal che vedeva Apple e Comcast vicine alla firma di un accordo per la realizzazione di un nuovo servizio di streaming tv.
E mentre Bloomberg, a febbraio, scommetteva su aprile per la presentazione del nuovo device, Quartz, più cauto, parlava di fine anno. Ma un aggiornamento del servizio appare quanto mai urgente, ora che in campo sono scesi anche Amazon e Google, togliendo ad Apple il primato di offrire un gadget unico. Fatto che inoltre non giustificherebbe più il salato prezzo della Apple Tv (99 dollari negli Usa, 109 euro in Italia).

Si è trattato solo di una coincidenza quando, pochi giorni fa, è stato reso noto un particolare emerso da uno scambio di mail del 2010 tra Steve Jobs e Phil Schiller, dove si alludeva a una “magic wand” (bacchetta magica), una sorta di controller stile Wii, con cui dirigere la Apple Tv?
Quel che è certo è che, per l’innovazione di cui è sempre stata portatrice e per il grosso investimento (anche economico) che sta dedicando al settore, Apple sarà sicuramente un temibile rivale, tanto che scoprire “cosa bolle in pentola” è tra gli enigmi che più stanno intrigando gli appassionati di tecnologia.

Intanto Netflix, il colosso americano da 44 milioni di abbonati, non è stato con le mani in mano, e ha inaugurato lo streaming 4K, partito con la nuova stagione di House of Cards, la serie originale che annovera tra i suoi fan anche il presidente Obama, e con quattro documentari di Moving Arts. Ma, specificano gli esperti, resterà un servizio di nicchia, in quanto richiede una connessione con una velocità di almeno 15,6 Mbps. Non è ancora noto quali saranno i prossimi titoli in grado di supportare questa risoluzione, ma già si scommette sul seguitissimo Breaking Bad.

Guarda il trailer ufficiale della seconda serie di House of Crads


E l’espansione in terra francese, attesa come afferma Le Figaro per il prossimo autunno, sembra essere più vicina. Il Ministro alla Cultura Aurélie Filipetti ha incontrato di recente parte dell’equipe dirigente, affermando che Netflix, un servizio secondo lei dalle buone potenzialità, ha tutto l’interesse a cooperare con il mondo audiovisivo francese per sviluppare un’offerta che trovi riscontri positivi da parte del pubblico locale.

Un periodo di succose novità che non ha riguardato solo l’America, ma ha interessato anche l’Italia.
La prima news riguarda Sky Online, con l'inaugurazione ufficialmente del 2 aprile (prima era possibile solo pre-registrarsi), rendendo quindi note tariffe e modalità dell’offerta, che si articola tra due pacchetti: il primo ticket, a 19,90 euro mensili, comprende i film con gli 8 canali Sky dedicati al cinema, con i titoli delle ultime uscite più acclamate (Il lato positivo, Django Unchined, War World Z, Iron Man 3, Il grande e potente Oz, The Lone Ranger); il secondo, a 9,90 euro al mese, include 30 serie tv, anche in lingua originale, tra cui The Walking Dead, The Following e Grey's Anatomy, oltre i 3 canali Fox e, dal 9 aprile, propone anche Sky Atlantic, con le serie più attese e famose (come House of Cards, Il Trono di Spade, Boardwalk Empire, The Crazy Ones e True Detective). ---- Per lo sport non c’è un abbonamento prestabilito, ma è possibile acquistare i singoli eventi di Champions League, Europa League, Mondiali FIFA 2014, Formula 1, Moto Gp, il tennis di Wimbledon e il golf, a partire da 5 euro.

Dal 9 aprile Sky Online è inoltre visibile anche su Play Station 3 e 4, e, entro l’estate, lo sarà anche su Xbox. Per farsi un’idea sul servizio, è possibile provare cinema e serie tv per 7 giorni a 1 euro. Tra i pro del servizio si parla di freschezza dei contenuti: al contrario di quanto avviene per lo streaming tradizionale, spesso caratterizzato da titoli meno recenti, Sky Online propone le ultime uscite e questo lo si evince anche dai titoli a catalogo. I prezzi poco competitivi (Infinity di Mediaset costa 9,99 al mese, Cubovision di Telecom 11,90) si giustificano invece nell’intenzione di non voler “danneggiare” la vendita degli abbonamenti tradizionali, oltre che inimicarsi i già clienti.
Tra i contro si segnala invece la mancanza dell’alta definizione, scelta motivata dall’eccessivo consumo di banda larga che comporterebbe l’HD.

È inoltre recentissima la firma dell’accordo tra Telecom e Sky, che, dal 2015, permetterà ai clienti della compagnia telefonica di accedere ai contenuti della pay tv, attraverso reti ultrabroadband e un decoder My Sky HD, appositamente realizzato per la fruizione della tv via internet. Partnership che supera la parabola: in questo modo si potranno raggiungere anche quei potenziali clienti che non hanno la possibilità di installarla e allargare quindi il proprio bacino di abbonati. Dalla trattativa ci guadagna anche Cubovision (il servizio streaming di Telecom con 5.000 titoli a 11,90 euro mensili), che si arricchirà così con nuovi contenuti Sky.

Infine, la seconda novità vede protagonista Infinity, la piattaforma Mediaset inaugurata lo scorso dicembre che propone a 9,99 euro mensili, 5.000 titoli tra film, fiction e cartoni. Pare che entro l’estate verrà lanciata la app compatibile con Chromecast, la chiavetta tv di Google, lanciata lo scorso marzo in Italia (costo: 35 euro). Stesso destino potrebbe toccare anche a Chili Tv di Fastweb, che propone, tra film e produzioni originali, 2.000 contenuti, da noleggiare o acquistare dai 0,99 ai 19,99 euro. Nuova luce quindi sulla chiavetta di Google, che potrebbe aggiungere a YouTube, Red Bull Tv, Real Player Cloud, Google Play Movies e Google Play Music, nuovi contenuti per guardare film e video.

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