logo-mini
Come faremo shopping nel 2040? OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Le casse non ci saranno più. Basterà entrare nel negozio, scegliere la merce da acquistare, e tornarsene a casa. Perché? Secondo un’inchiesta del New York Times, nel 2040 non utilizzeremo più i tradizionali strumenti di pagamento. Sarà il negozio che ci riconoscerà e ci addebiterà la spesa su un conto virtuale. Utopia? Fantascienza? PayPal e Apple non sono di questo avviso. E anche dalla Finlandia arrivano i primi esperimenti

Come faremo shopping nel 2040?

Immagina di essere nel 2040. E di entrare in un negozio del futuro. Prendi un carrello, o quello che ci sarà tra circa trent’anni, lo riempi di tutto quello che ti serve, e cerchi la cassa per pagare i tuoi acquisti. Ti giri a destra e a sinistra, ma la cassa non la trovi. Perché? Semplice, dice il New York Times in una lunga inchiesta su come sarà la nostra vita nel 2040, perché la merce l’hai già pagata.
Magari perché stai indossando un anello, un orologio o un qualche altro ritrovato super tecnologico che è in grado di trasmettere tutte le informazioni riguardanti proprio te, il compratore. Fungendo quindi da intermediario per disporre l’acquisto senza nemmeno accorgersene.

Oppure, perché nel negozio è installato uno speciale software, che riconosce l’acquirente non appena questi mette piede nel punto vendita. Ne individua il volto, grazie a scanner di riconoscimento facciale e identificatori della forma del corpo, o anche per il passo e l’andatura. E scopre che a quella particolare persona corrisponde anche un profilo virtuale. Cioè un’identità elettronica, associata a un portafoglio altrettanto digitale (o e-wallet, all’inglese) da cui prelevare i soldi per saldare il conto.

In quanto digitale, poi, continua a ipotizzare il New York Times, questo portafoglio sarà riempito di moneta virtuale. Vale a dire, denaro di diverse valute, per gli acquisti in tutto il mondo senza il problema del cambio. Ma sarà anche ricco di programmi di loyalty e di raccolta punti, voucher e buoni acquisto. Così, si potrà detrarre il costo della spesa dai buoni acquisto associati al wallet. O, ancora, sfruttare i punti ottenuti per richiedere premi, ottenere sconti, accedere a promozioni riservate e offerte studiate su misura.

Un’ipotesi futuristica? Forse. Ma alcune premesse che lasciano immaginare il futuro dello shopping da qui a trent’anni già ci sono. Soprattutto all’estero.
In America, per esempio, a fine 2013 PayPal ha avviato Beacon, un nuovo servizio per i “pagamenti senza mani”, come recita la stessa pubblicità. In pratica si tratta di un dispositivo Usb che il negoziante deve attaccare alla presa della corrente, in grado di dialogare con tutti gli smartphone sui quali è installata l’apposita app. Così, se si passa nelle vicinanze di un negozio Beacon, il sistema invia una notifica al futuro acquirente, consentendogli di visualizzare tutte le offerte presenti nel punto vendita direttamente sullo smartphone. Mentre i clienti abituali possono anche ordinare un caffè al bar e pagare la consumazione ancora prima di arrivarci.

Anche Apple ha da poco lanciato iBeacon, per tutti i nuovi smartphone con sistema operativo iOS7. Il servizio, che sfrutta i trasmettitori collegati alla tecnologia Bluetooth, però, consente di fornire informazioni di micro-localizzazione anche in ambienti chiusi o affollati. Come i centri commerciali, per esempio. Così, si possono trovare oggetti, visualizzare promozioni, e consultare offerte direttamente sullo smartphone, mentre si passeggia per le gallerie dei grandi magazzini, o quando addirittura si è all’interno di un negozio. Mentre i commercianti, dal canto loro, possono utilizzare la piattaforma per inviare offerte personalizzate, sconti e coupon riservati ai clienti più affezionati, o a quelli che ancora nel punto vendita non sono mai entrati.

Intanto, dalla Finlandia, e più precisamente da Helsinki, arriva il primo test di un nuovo progetto che mira a utilizzare il volto, unico e impossibile da riprodurre, al posto delle tradizionali banconote o carte di credito. Per effettuare gli acquisti, quindi, basterà recarsi in un negozio e avvicinarsi allo scanner facciale in grado di riconoscere i tratti del viso, la distanza tra gli occhi e la forma della bocca. E una volta avvenuta l’identificazione il sistema sarà in grado di accedere direttamente al conto corrente.

© Of-Osservatorio finanziario – riproduzione riservata

Leggi Anche:


Contatti

OF Osservatorio Finanziario

OfNews è una realizzazione di OF Osservatorio Finanziario. Leggi Privacy Policy (formato PDF)

Visita il sito