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Hanno toccato quota 50, le bellezze Unesco targate Italia

SOMMARIO

L’Italia mantiene il primato mondiale e raggiunge il record di 50 riconoscimenti, con l’ultimo ingresso (lo scorso giugno) di Langhe, Roero e Monferrato. Ma quali sono i luoghi dichiarati bene protetto Unesco? Son trascorsi ben 35 anni dalla prima assegnazione e d’allora, il Bel Paese, non si è più fermato. Of esplora i siti, noti e meno noti, che si sono meritati il titolo, tra bellezze paesaggistiche, ricchezze culturali e testimonianze storiche di inestimabile valore. Ed ecco perché l’Italia è il paese più bello del mondo…

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Hanno toccato quota 50, le bellezze Unesco targate Italia

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L’ultimo sito in ordine di tempo a vedersi assegnare l’ambito riconoscimento è il Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato, unica candidatura italiana del 2014, presa in esame lo scorso giugno e promossa con un esame lampo. A deciderlo è stato il Comitato per il Patrimonio Mondiale, composto da 21 Stati membri, riunitosi a Doha, in Qatar, per la trentottesima sessione.

Le motivazioni? “Un’eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino”. E continuano: “I vigneti di Langhe-Roero e Monferrato costituiscono un esempio eccezionale di interazione dell'uomo con il suo ambiente naturale: grazie ad una lunga e costante evoluzione delle tecniche e della conoscenza sulla viticoltura si è realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima, tanto da diventare un punto di riferimento internazionale. I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato incarnano l'archetipo di paesaggio vitivinicolo europeo per la loro grande qualità estetica”.

La candidatura, nata da un progetto di valorizzazione del 2003 dal territorio di Canelli, ha portato al riconoscimento ben 76.000 ettari di superficie, coinvolgendo oltre 100 territori comunali e nove aree di eccellenza: Freisa, Barbera, Asti Spumante, Loazzolo, Moscato, Barbaresco, Barolo, Dolcetto di Dogliani e Grignolino.

L’Italia mantiene quindi la sua leadership mondiale, in quanto Paese con il maggior numero di siti riconosciuti come patrimonio di tutta l’umanità, ma la Cina, seconda classificata, accorcia le distanze, raggruppandone ben 46, grazie a due fresche entrate, il Gran Canale e la Via della Seta. Il sito si aggiunge ai 49 già pre-inseriti, dal 1979 al 2013: alcuni sono ovvi e facilmente intuitivi, come Roma, Firenze, Pisa, Venezia(e per questo esclusi da questo speciale), altri sono noti ma meno popolari e altri ancora semi sconosciuti.
Per esplorare al meglio le bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche italiane, Of si era già precedentemente occupato, lo scorso inverno, dell’approfondimento su questi numerosi siti, dal primo all’ultimo iscritto, affiancando ad ogni luogo il ristorante più votato da TripAdvisor (classifica 2013) e l’offerta dell’hotel segnalata da Booking.

Questo, quindi, è lo speciale dedicato ai luoghi italiani patrimoni di tutta l’umanità.

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