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I visitatori di Expo hanno scelto: ecco cosa non si può asso... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Chi ancora deve visitare Expo non può certamente tralasciare una visita nei padiglioni considerati più belli, come Kazakistan e Giappone. Ma anche a quelli che più hanno centrato il tema dell’esposizione, Svizzera e Israele in primis. Senza dimenticarsi del cibo (come zebraburger e cannoli) e delle attività più innovative, come la spesa nel supermercato del futuro. Ecco, secondo le opinioni di chi a Expo ci è già stato, quali sono le cose da non perdere, e le novità sugli orari e i biglietti

I visitatori di Expo hanno scelto: ecco cosa non si può assolutamente perdere

A due mesi dalla conclusione (il 31 ottobre) non avete ancora visitato Expo? Se avete a disposizione un solo giorno e abbastanza pazienza per sostenere lunghe file per visitare i padiglioni più belli, ecco una serie di consigli su cosa proprio non si può perdere.

Le indicazioni sugli “imperdibili di Expo” che seguono segnalano quello che c’è da vedere all’esposizione sulla base di un unico elemento: quello che, in questi primi 4 mesi, la gente ha visitato e fatto camminando su e giù tra il decumano e il cardo. E quindi quello che è considerato il meglio di Expo secondo chi lo ha vissuto.

Si tratta di esperienze raccolte sia da pareri personali della redazione di OfNews, sia da post e commenti apparsi sui social, sui blog e sui quotidiani, anche esteri.

I padiglioni che piacciono di più
Piacciono molto il Kazakistan e il Giappone. E lo si può notare anche dalle lunghe file che fin dall’apertura del sito si formano all’entrata. Per il padiglione giapponese, ad esempio, si deve sempre tenere in conto almeno un’ora, un’ora e mezza di coda più i 50 minuti medi di visita guidata, che possono arrivare anche a 3 ore fin dai primi minuti dall’apertura, come successo nei giorni di agosto con maggiore affluenza.

Il Kazakistan piace soprattutto perché fa molto entertainment. Un’artista disegna con la tecnica del sand painting (disegni sulla sabbia) le tappe principali della storia del paese. È possibile vedere da vicino una vasca contente storioni. Si possono sconfiggere, con un videogioco, le cavallette che danneggiano le coltivazioni. E alla fine della visita si assiste a uno spettacolo in 3d su poltrone reclinabili che mostra le meraviglie naturali e i progressi economici del paese.

È spettacolare già dall’esterno il padiglione del Giappone. Composto da 17.000 pezzi di legni incastrati tra loro senza l’utilizzo di chiodi o giunture. L’interno colpisce, invece, per il grande uso della tecnologia e per i diversi percorsi interattivi.
Come la “cascata della diversità” da cui vengono proiettate immagini di diversi cibi che il visitatore, inserendo il proprio smartphone in una fessura, e dopo aver installato l’apposita app, può visualizzare sul device per avere maggiori informazioni sugli alimenti.

Da non perdere il banchetto virtuale a cui si prende parte alla fine della visita. Disposti su 10 tavoli, i visitatori si siedono a una tavola imbandita dove appaiono i piatti tipici del paese e la loro descrizione.

Di grande impatto anche il padiglione introduttivo a Expo 2015, il Padiglione Zero, posizionato proprio subito all’entrata di Fiorenza. I visitatori restano colpiti dalla grande biblioteca in legno che simboleggia l’archivio della memoria umana. E dall’albero di 23 metri (ma non vero!) che fuoriesce dal tetto del padiglione e la cui chioma è visibile anche dall’esterno.

Ci si deve armare di pazienza anche per un altro dei padiglioni preferiti dai visitatori, il Palazzo Italia. Piace molto la sagoma del nostro paese contenente per ogni regione, piante e aromi che la contraddistinguono.
E la sala degli specchi, a cui vi si accede dopo un aver assistito, in una sala buia, ai disastri naturali che hanno colpito l’Italia. Si tratta dell’area più spettacolare di tutto il padiglione: le pareti, il pavimento e il soffitto riflettono le immagini delle bellezze naturali del nostro paese e il visitatore vi si ritrova immerso.

---- I padiglioni più in linea con il tema di Expo
Quelli più apprezzati dal punto di vista dei contenuti, perché in linea con il tema dell’esposizione “Nutrire il pianeta, energia per la vita” sono Svizzera e Israele.

Il primo grazie alle torri contenenti mele, sale, caffè e acqua che diminuiscono in base a quante persone che lo visitano prendono questi ingredienti da portare a casa. L’esterno delle torri infatti riporta la scritta “ce n’è per tutti?” proprio per far capire come l’utilizzo smodato di risorse da parte di alcuni potrebbe portare altri a non averne a disposizione. Dei quattro piani di alimenti inizialmente presenti, ora si è scesi al secondo piano. E non è detto che al 31 di ottobre siano ancora visibili.

In Israele, invece, tutta la visita è composta da una serie di video interattivi in cui la famosa attrice Moran Atias spiega cosa fa il suo paese per l’agricoltura e il cibo. Il primo spazio è dedicato alla storia dell’agricoltura israeliana, con filmati su proiettati su uno schermo 3d e suoni provenienti da ogni direzione. Il secondo è composto da una parete di Led che crea sculture, che si muovono in tutta la stanza sopra le teste dei visitatori, rappresentanti il meglio della tecnologia agricola del paese.

10 attività da non perdere, tra cibo, tecnologia e divertimento
Oltre alla visite dei padiglioni e dei cluster ci sono anche innumerevoli attività extra che si possono fare ad Expo, anche per i più piccoli. Come assaggiare piatti mai provati prima, fare la spesa nel supermercato del futuro, saltare su grandi reti elastiche e assistere allo spettacolo dell’Albero della Vita. Ecco le 10 cose da fare assolutamente durante una o più visite a Expo.

1. Saltare sulla rete del Brasile. L’esterno del padiglione è composto da una grande rete elastica che i visitatori (300 alla volta) possono percorrere per osservare dall’alto una rappresentazione delle coltivazioni tipiche del Brasile. Piace a tutti, soprattutto ai bambini.

2. Mangiare il cannolo siciliano. Si trova in Cascina Triulza, lo spazio dedicato al terzo settore. E più precisamente in Inside Sicily. Costa 3 euro ed è considerato da tutti delizioso, quindi per mangiarlo bisogna fare un po’ di coda. È artigianale, preparato secondo un’antica ricetta baronale, e i più golosi possono anche guarnirlo con pistacchi di Bronte, scorza di arancia o gocce di cioccolato.

3. Pilotare un aereo. È possibile, gratuitamente, grazie al simulatore di volo presente nel padiglione Alitalia – Etihad Airways. Si può scegliere di essere il pilota o il passeggero e tra un simulatore a due posti (istruttore e ospite) o quattro (istruttore e 3 ospiti). Si consiglia di prenotare direttamente online e con anticipo la simulazione, perché molto richiesta.

4. Fare la spesa nel supermercato del futuro. Nel Future Food District della Coop è un supermercato in cui sono esposti tutti i prodotti in vendita correlati da grandi schermi che ne descrivono le qualità e l’impatto ambientale. La tecnologia Kinect, inoltre, studia i movimenti del cliente dal momento in cui si avvicina al bancone e osserva un prodotto, proiettando sugli schermi i dettagli di ciò che vuole acquistare.

5. Assistere allo spettacolo serale dell’Albero della Vita. Guardare il gioco di luci e acqua dell’Albero della Vita, situato nella Lake Arena di Expo, è una tappa assolutamente da non perdere. Dalle 11 del mattino, gli spettacoli sono ogni ora e durano 12 minuti. Ma è al calare del sole che l’albero dà il meglio. Quindi vale la pena vederlo, fino al 12 settembre, a partire dalle 21 e a seguire ogni mezz’ora.

---- 6. Assaggiare lo Zebraburger. Dopo il panino con carne di coccodrillo, nello spazio dello Zimbabwe, all’interno del Cluster Cereali e Tuberi, è possibile assaggiare un altro dei cibi più originali di tutto l’Expo, con carne di zebra. L’hamburger è composto da pane bianco artigianale ripieno con un hamburger di zebra, cetriolini, formaggio cheddar, salsa al barbecue e salsa al baobab. Per il menù completo, con patatine e bevanda al baobab, il costo è di 15 euro.

7. Farsi fare un tatuaggio all’hennè. Una volta usciti dal padiglione del Qatar, sul retro, sono presenti dei piccoli spazi che mostrano alcune delle attività del paese. Si può vedere un uomo intrecciare cestini oppure (solo per le donne) farsi fare gratuitamente un tatuaggio all’hennè. Lo si può fare anche al padiglione Egitto, ma si paga dai 3 ai 7 euro.

8. Fare un pic-nic israeliano. Il padiglione di Israele ha predisposto al suo esterno un’area dedicata al pic-nic. Si riceve un cesto di vimini contenente una tovaglia a quadrettoni, tovaglioli, apribottiglie, posare e sacco della spazzatura. E da mangiare, si può scegliere, ad esempio tra dei falafel con salsa tahina, insalata israeliana e pita a 8 euro o l’hummus con ceci a 12 euro.

9. Sfidarsi sulle altalene dell’Estonia. L’interno del padiglione dell’Estonia, tutto in legno, è composto da bolx alternati a spazi aperti in ognuno dei quali sono posizionate due altalene a disposizione dei visitatori. Che possono sfidarsi e grazie al contatore posto in alto vedere quanta energia hanno impresso. Dopo 5 oscillazioni il sistema alimenta i caricatori per cellulari a disposizione dei visitatori.

10. Assaggiare uno degli 88 tipi diversi di Coca Cola. I visitatori che entrano nel padiglione della Coca Cola a Expo si trovano di fronte a Coca Cola Freestyle, quattro innovativi distributori automatici che consentono di scegliere tra 88 tipologie diverse della famosa bevanda, 54 delle quali a basso contenuto calorico. Le scelte più gettonate? La Coca Cola al lime e quella alla vaniglia ma c’è anche chi sceglie di mixare la Coca Cola Cherry con quella alla pesca.

Le novità sui biglietti
Dopo il boom di ingressi nel mese di agosto, gli organizzatori di Expo hanno scelto di modificare l’orario di entrata, anticipandolo di un’ora per cercare di evitare le lunghe code che si creano nei padiglioni più gettonati.
Si potrà così accedere a partire dalle 9 del mattino ma attenzione perché il cambio di orario riguarda solo le entrate di Roserio e Merlata, mentre quelle di Triulza e Fiorenza continuano ad aprire i battenti alle 10.

Novità anche per quanto riguarda l’ingresso serale. Acquistano il biglietto da 5 euro dal 29 agosto l’entrata è anticipata dalle 19 alle 18 per consentire anche a chi accede con questa tipologia di biglietto di vedere un numero maggiore di padiglioni, che solitamente chiudono tra le 20.30 e le 21.

Cambiamenti anche per il season pass, con ingressi illimitati all’esposizione, che può ora essere acquistato a 75 euro contro i 115 euro iniziali.

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