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Patrimoni dell’Umanità/4. Le new entry 2015 nel Medio-Orient... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

10.000 anni di storia. Dalle antiche civiltà che popolarono la penisola Araba alle popolazioni che fondarono le prime città stato nella fertile mezzaluna della Mesopotamia. E poi ancora, le invasioni elamite e persiane. E l’arrivo di Gesù di Nazareth e la nascita delle prime chiese cattoliche. Ecco i 7 luoghi della parte più occidentale dell’Asia da visitare nei prossimi mesi secondo l’Unesco. Con le indicazioni di prezzi e tour per raggiungerli in sicurezza

Patrimoni dell’Umanità/4. Le new entry 2015 nel Medio-Oriente

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10.000 anni di storia racchiusi in 7 luoghi sparsi per quello che oggi è conosciuto come il Medio Oriente. Dalle antiche civiltà che popolavano il deserto delle penisola araba, alle popolazioni della Mezzaluna fertile che in Mesopotamia avevano costruito un impero florido e prospero. Passando per le invasioni elamite e persiane, con l’instaurarsi di nuovi modelli di società. Fino ad arrivare all’arrivo di Gesù di Nazareth, alla nascita del cattolicesimo. E all’espansione coloniale dell’impero Romano sempre più a Est, nel cuore dell’Asia occidentale.

I sette nuovi siti Unesco che sono, dal 2015, Patrimonio dell’Umanità, ripercorrono l’epica storia delle popolazioni venute da Oriente. Celebrando le loro città-stato, cresciute e prosperate in territori brulli e desertici. I loro manufatti artistici. Le mura fortificate a guardia dei loro insediamenti. Le guerre e le dominazioni che ne hanno causato la scomparsa. Le catacombe che hanno offerto sepoltura ai loro morti.

Questo viaggio parte da Efeso, nel cuore della Turchia, e si addentra sempre più verso Oriente, passando per l’attuale Arabia Saudita, la Giordania, Israele per poi fermarsi in Iran. Mostrando gli itinerari migliori per rivivere la storia, passo dopo passo. Con l’indicazione dei prezzi, e dei periodi migliori per godersi appieno il tour.

EFESO - TURCHIA


È stata una delle città più importanti dell’antichità. Tra le più popolose e ricche del mondo antico. Nonché luogo di confluenza di varie culture e civiltà. Situata all’interno di quello che un tempo era l’estuario del fiume Caistro, nel cuore della Turchia, Efeso nacque duemila anni fa come porto commerciale e strategico. Ma fu solo al tempo della colonizzazione romana in Asia che la città crebbe e prosperò, dopo un periodo di invasioni che la costrinsero alla dominazione dei Cimmeri prima e dei Persiani poi.

---- La città, infatti, al tempo di Ottaviano (l’imperatore romano chiamato poi Augusto) si trasformò diventando la nuova capitale della provincia romana in Asia. E maestose opere architettoniche furono intraprese per celebrarne la grandezza. Il proconsole della regione, Sesto Appuleio, provvide alla pavimentazione delle strade. Augusto finanziò la costruzione di due acquedotti. Mentre in età traianea fu eretta la biblioteca di Celso, una delle opere più imponenti e meglio conservate dell’età imperiale romana.

La biblioteca, realizzata nel 135 d.C. in onore di Tiberio Giulio Celso Polemeano (che qui venne anche sepolto), illustre personaggio che ricoprì tutte le cariche previste dal cursus honorum romano, si caratterizza per una facciata decorata da diversi tipi di marmi e da quattro nicchie in cui sono state collocate altrettante statue celebranti le virtù di Celso (saggezza, virtù, benevolenza e sapienza). L’edificio si raggiunge attraverso l’ampia via dei Curati, la strada principale della città lastricata in marmo che conduce all’Agorà commerciale, cioè la piazza che era anche il fulcro della Efeso antica, dopo una passeggiata tra i resti degli antichi portici a colonne, i cui pavimenti erano ricoperti di mosaici colorati.

Lungo via dei Curati si trova anche il Tempio di Adriano, caratterizzato dall’effigie di un personaggio della mitologia greca simbolo della vittoria, Nike, scolpita in una lastra di marmo. Mentre, superata l'agorà, si arriva al Grande Teatro di Efeso. Progettato secondo i canoni ellenistici, a forma semicircolare, poteva ospitare fino a 24.000 spettatori che, aldilà del palco, potevano intravedere il porto. Poco rimane, invece, del solenne Tempio di Artemide, un tempo considerato come una delle sette meraviglie del mondo.

Come raggiungere Efeso. Trovandosi sulla costa Mediterranea, Efeso gode di un clima mite, con estati calde e inverni con temperature che raggiungono anche i 9°. Per visitare la città si può optare per un tour tutto compreso organizzato da Boscolo. Che permette di scoprire tutte le tappe più importanti della storia, passando da Istanbul, l’antica Bisanzio, fino ad arrivare a Efeso, Smirne e alla leggendaria Troia. Il viaggio dura 10 giorni, e il prezzo, per chi decide di programmare la partenza tra agosto di quest’anno e il prossimo aprile, va dai 1.450 euro a persona.

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FORTEZZA DI DIYARBAKIR E GIARDINI DI HEVSEL - TURCHIA


Spostandosi verso Est e dirigendosi nel Sud della Turchia, su una scogliera che si affaccia sulle sponde del fiume Tigri sorge la città fortificata di Diyarbakir, capoluogo della provincia omonima, e in epoca antica avamposto militare e strategico dell’impero romano. La città, che fu un importante centro commerciale già in epoca ellenistica per merito della sua posizione strategica al centro delle rotte commerciali verso la Siria, visse un periodo florido sino alla conquista ottomana. Nota nell’antichità con il nome di Amida, la città venne utilizzata come fortezza frontaliera dall'Impero romano fino a quando fu posta sotto assedio dalle forze dell'Impero persiano dei Sasanidi intorno al 359. La battaglia che si svolse nei suoi pressi in quell’anno vide fronteggiarsi le sei legioni romane e l'esercito sasanide del re Sapore II che vinse la guerra e conquistò la città, massacrando la popolazione locale.

Il sito archeologico, ancora oggi visitabile, è reso immortale dalle muraglie che furono erette a protezione della città fortificata 5.000 anni fa, ancora ai tempi degli Assiri, le più imponenti dopo quelle cinesi. Lunghe 5,8 km, infatti, le recinzioni si caratterizzano per le numerose torri, le porte e i contrafforti che le compongono, oltre che per le 63 iscrizioni di epoche diverse ancora oggi visibili. Inoltre, fa parte del sito anche l’Hevsel Gardens, un collegamento verde tra la città e il Tigri che riforniva la città con cibo e acqua.

Come raggiugere Diyarbakir. Posta nella parte sud-orientale della Turchia, la città e tutte le sue meraviglie storiche possono essere visitate con tour di gruppo organizzati, che includono anche guide specializzate. Scegliendo un tour guidato de I Viaggi di Boscolo, per esempio, è possibile seguire le rotte dell’antica Via della Seta inoltrandosi sempre più a Est, da Trebisonda a Erzurum passando da Ani, Diyarbakir e giungendo fino al monte Ararat dell’Arca di Noè. Il prezzo, a persona, per chi viaggia a agosto e settembre, richiede una spesa di 1.830 euro.

BETANIA OLTRE IL GIORDANO- GIORDANIA


Secondo la tradizione cattolica è il luogo in cui Giovanni Battista battezzò Gesù di Nazareth. Betania Oltre il Giordano, si trova sulla riva orientale del fiume Giordano, a nove chilometri a nord del Mar Morto, nell’attuale Giordania, a due passi dal confine con Israele. E si caratterizza per i numerosi resti romani e bizantini. Nel sito archeologico, infatti, sono visibili ancora oggi chiese e cappelle, un monastero e grotte che furono utilizzate dai monaci come luoghi di preghiera e come eremi. Per raggiungerle, infatti, spesso i monaci dovevano ricorrere all’ausilio di corde, perché scavate direttamente all’interno delle pareti rocciose.

Il sito archeologico e battesimale, aperto al pubblico solo da alcuni anni (il punto esatto è stato scoperto dagli archeologi solo nel 1994), può essere visitato utilizzando una navetta che prosegue il percorso dei principali resti, permettendo anche di accedere alle piscine in cui si pensa si celebrassero i battesimi. È possibile sostare a Tell Elias, dove si dice che il profeta Elia sia asceso al cielo dopo la morte su un carro di fuoco. Mentre, proseguendo lungo un sentiero percorribile a piedi, si giunge fino alla chiesa di Giovanni Battista, risalente al periodo dell’imperatore Anastasio.

---- Come raggiungere Betania oltre il Giordano. L’importanza di questo luogo nel corso degli anni è cresciuta enormemente soprattutto per il valore religioso associato a queste terre. Betania Oltre il Giordano, infatti, è diventata per lo più meta di pellegrinaggi da parte dei credenti cattolici. Per visitarla, quindi, si può optare per viaggi organizzati da parrocchie e associazioni religiose, o appositi tour operator. Oppure si possono scegliere tour all inclusive che permettono di visitare, in gruppo e con una guida italiana, tutti i siti archeologici di maggior interesse della Giordania.

Essendo situata allo stesso livello del Mar Morto, cioè circa 400 metri sotto il livello del mare, Betania Oltre il Giordano è caratterizzata da estati molto calde, con temperature rese ancor più proibitive per via dell’elevato tasso di umidità. Meglio, quindi, optare per partenze in autunno o in primavera.

Il tour operator BestTours Kuoni, per esempio, permette di viaggiare tra gli spettacolari paesaggi della Giordania spostandosi da Petra al deserto del Wadi Rum, da Jerash alle acque del Mar Morto, seguendo un itinerario di 8 giorni che fa tappa anche a Betania prima di giungere ad Amman. Il prezzo a persona, per chi viaggia in coppia e sceglie una sistemazione in hotel solo a 5 stelle, è di 1.460 euro per tutta la settimana. Ma solo a patto che si scelgano partenze comprese tra il 13 e il 27 settembre.

NECROPOLI DI BET SHE’ARIM - ISRAELE


Si trova a pochi chilometri di distanza da quello che si crede essere il fonte battesimale di Gesù di Nazareth, all’interno dei confini dello stato di Israele, invece, la Necropoli di Bet She’arim, risalente circa al II secolo avanti Cristo e formata da una serie di catacombe che, nell’antichità, dovevano rappresentare il primo e principale luogo di sepoltura sacro per gli ebrei fuori da Gerusalemme. La necropoli, infatti, fu utilizzata dagli abitanti della città di Bet She'arim, ma anche delle più lontane Palmira e Tiro. Nonché dagli ebrei di altre città della Galilea.

Situate a sud est della città di Haifa, queste catacombe però si caratterizzano per gli immensi tesori artistici che racchiudono. Sulle tombe, infatti, sono riconoscibili iscrizioni in greco, aramaico ed ebraico. Mentre anche le mura interne sono ricoperte di immagini e incisioni. La maggior parte scolpite a rilievo, raffigurano simboli ebraici, decorazioni geometriche di animali e figure mitologiche di epoca ellenistica.

Come raggiungere Bet She’arim. Situata a 20 km da Haifa, il parco archeologico di Bet She’arim è raggiungibile in soli 25 minuti di auto, e in 35 minuti da Nazareth. Per visitare le catacombe, quindi, è meglio affidarsi a un viaggio organizzato da un tour operator che faccia tappa in una di queste due città. Per poi scegliere un’escursione facoltativa che in giornata consenta di visitare le tombe ebraiche.

---- Il periodo migliore per visitare Israele va da aprile a ottobre, anche se le estati sono molto calde e soleggiate e le temperature possono essere elevate. Il lungo periodo di sole si estende fino all’autunno inoltrato. Mentre le piogge, dove si verificano, sono concentrate prevalentemente tra novembre e marzo.

Optando quindi per un viaggio organizzato da I Viaggi del Turchese che oltre a Israele fa tappa anche in Giordania, è possibile sostare a Nazareth, a Gerusalemme e a Betlemme. Passando poi per Massada, antica roccaforte di Erode il Grande, rimasta immortale per l'assedio dell'esercito romano durante la prima guerra giudaica, e arrivando fino a Tel Aviv. Il prezzo del tour, per chi decide di partire tra i 2 e il 16 settembre, è di 1.410 euro a persona con volo operato da Milano Malpensa.

ARTE RUPESTRE NELLA REGIONE DI HAIL - ARABIA SAUDITA


Scendendo verso Sud e inoltrandosi nel cuore del più grande stato arabo dell'Asia occidentale nella penisola araba, l’Arabia Saudita, si raggiunge la regione di Hail. Situata nella zona montagnosa di Shammar, nella parte occidentale della valle di Al-Odairie, funziona da passaggio per i pellegrini musulmani che dall’Iraq si dirigono in Siria. 10.000 anni fa, in questo luogo, erano stanziate tribù antenate delle moderne popolazioni arabe che hanno lasciato le tracce della loro presenza in iscrizioni rupestri incise nella roccia e ancora oggi visibili. Si stanziarono ai piedi delle catene montuose e collinari del monte Umm Sinman, dove nell’antichità si affacciava un suggestivo lago di acqua dolce (oggi scomparso) che contribuì a creare le condizioni ideali per la sopravvivenza delle tribù, all’interno di questo territorio per lo più desertico.

Le montagne di Jabal al-Manjor e Raat formano le pareti rocciose di quello che migliaia di anni fa era un fiume (ora completamente insabbiato). Ed è proprio su queste rocce che si trovano numerose rappresentazioni di figure umane e animali.

Come raggiungere la regione di Hail. Posto quasi al centro nord della penisola Araba, in un paesaggio pressoché desertico, la regione di Hail gode di un clima molto caldo durante tutto il periodo estivo, con temperature che possono superare anche i 40° nei mesi di luglio e agosto. E inverni miti con notti fredde e asciutte.

È difficile riuscire a trovare un tour organizzato tutto compreso che consenta di raggiungere la regione e di ammirare le incisioni rupestri lasciate nella roccia. Mentre il fai-da-te è sconsigliato anche dall’unità di crisi della Farnesina che, a fine luglio, ha avvertito di non visitare le regioni più periferiche se non in caso di assoluta necessità.

SUSA - IRAN


Secondo la tradizione persiana fu la prima città del mondo, costruita dal leggendario re Hushang. Posta nell'Iran sud-occidentale, ai piedi dei monti Zagros, si stagliava infatti l'imponente mole di Susa. Una delle città più maestose e importanti dell’antichità, che controllava le arterie dirette dall'antica Mesopotamia verso est, attraverso i monti Zagros. La sua origine, sebbene difficilmente databile, è sicuramente antichissima. Le prime tracce di vita urbana risalgono almeno agli inizi del IV millennio a.C. quando gli artigiani locali fabbricavano vasi e sottili coppe decorate con uccelli e cani da caccia.

---- La città, già a quei tempi, era florida e prosperava, e rappresentava una dei più importanti esempi di città stato della Mesopotamia. Nel corso dei secoli cambiò dominazione varie volte. E i resti delle antiche civiltà che si susseguirono si sono stratificati gli uni sugli altri, lasciando testimonianze eccezionali di società elamite, sumeriche e persiane. Si possono ancora oggi visitare i resti di strutture amministrative, residenziali e dei maestosi palazzi. Così come gli idoli delle divinità di diverse popolazioni della Mesopotamia che furono conquistate da Susa e sottoposte a razzie.

Come raggiungere Susa. L’antica città della Mesopotamia può essere visitata scegliendo un pacchetto di viaggio tutto compreso. Con BestTours di Kuoni, per esempio, si parte da Teheran per poi inoltrarsi nel cuore della storia dell’Iran. Passando da Susa e da Shapur, antica città fortificata dell’impero Sasanide, fino ad arrivare alle città dell’antica Persia tra cui Persepoli. Il viaggio dura 12 giorni, e prevede un prezzo base di 1.875 euro a persona per pernottamenti in camera doppia.

PAESAGGIO CULTURALE DI MAYMAND - IRAN


In una zona semi desertica e isolata posta all’inizio di una vallata presso l’estremità meridionale delle montagne centrali dell’Iran sorge il villaggio di Maymand. Abitato ancora oggi da un centinaio di pastori semi nomadi, la zona è interamente dedita all’allevamento. I pastori, infatti, sono itineranti, e vivono in insediamenti temporanei durante la primavera e l’autunno quando la necessità di portare il bestiame al pascolo li costringe ad allontanarsi dalle loro case. Durante i mesi invernali, invece, le tribù si spostano a valle in case-grotte scavate direttamente nella roccia friabile di kamar. Una forma insolita di abitazioni, soprattutto per un ambiente secco come quello del deserto. Il villaggio, che sorge nella regione di Kerman, si trova a 2.227metri sopra il livello del mare.

Come raggiungere il villaggio di Maymand. Il villaggio preistorico si trova a 36 chilometri circa da Shahr-e-Babak, il capoluogo della omonima provincia nella regione di Kerman. Normalmente la città non è tra le rotte battute dai tour organizzati dai principali tour operator che privilegiano infatti il nord del paese e la parte più occidentale, dove si concentrano i principali siti archeologici che mostrano gli insediamenti dell’antica Persia.

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