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La casa nel bosco. Da Milano a Torino, a New York, a Singapo... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

A New York c’è chi si è fatto costruire un cottage rustico sul tetto di un condominio nel West Village. A Milano il Bosco Verticale è stato premiato come il grattacielo più bello del mondo. A Torino chi abita al 25 Verde vive come in una casa su un albero. E ancora. In Vietnam c'è chi abita in abitazioni che sembrano vasi giganti per piante. In India fioriscono i giardini pensili. A Singapore la Sky Forest è a 200 metri di altezza. Mentre in Giappone il centro congressi è una grandissima terrazza. Ecco le case del futuro. Verdi, ecologiche e super tecnologiche

La casa nel bosco. Da Milano a Torino, a New York, a Singapore l'abitazione è un giardino

In principio fu Babilonia, poi vennero i le coperture verdi dei vichinghi scandinavi e islandesi e dopo i terrazzamenti dei parchi italiani rinascimentali. Poi, l’oblio. Fino ad arrivare ai giorni nostri, quando i giardini pensili sono diventati tra le soluzioni progettuali preferite da architetti e designer. Gli alberi inglobati sui tetti delle abitazioni infatti sembrano la soluzione ideale per rendere più vivibili le nostre città, sempre più grigie e trafficate. Ma i motivi di questa moda sono tutt’altro che squisitamente estetici.

Vantaggi ecologici


Dal punto di vista della tutela ambientale, le coperture verdi limitano l'inquinamento acustico assorbendo le onde sonore e riducendo la loro propagazione. Le ultime ricerche affermano che bastano appena 15 centimetri di terra per catturare il 94% delle emissioni della rete mobile cellulare e delle ricetrasmittenti, ovvero il cosiddetto elettrosmog. I giardini sul tetto riducono l’effetto bomba di calore diminuendo la temperatura dell’ambiente esterno: d’estate un piano in pieno sole può raggiungere anche gli 80 gradi, mentre se c’è del verde ad assorbire le onde termiche i gradi scendono appena a 25. Un edificio protetto da una copertura d’erba potrà contare sul migliore isolamento termico possibile in natura, nessun altro materiale è in grado di fare meglio della terra e delle piante. Un altro beneficio dei giardini pensili è che diminuiscono il pericolo di allagamenti in città. Trattengono infatti dal 50 al 90% dell’acqua piovana e la restituiscono gradualmente nell’ambiente sotto forma di vapore acqueo. Infine, trattengono le polveri sottili nell’aria e costituiscono nuovi habitat per gli uccelli migratori che attraversano le città durante le migrazioni stagionali.

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Vantaggi economici


I benefici per l’ambiente si sommano a quelli per il portafoglio. Lo strato impermeabile di copertura del tetto dura di più perché protetto dagli agenti atmosferici e dalle improvvise variazioni brusche di temperatura. I costi energetici sono abbattuti perché isolamento termico in inverno e raffrescamento in estate consentono consistenti risparmi sulle bollette di luce e gas. Lo spazio conquistato sui tetti degli edifici inoltre può essere utilizzato per creare il proprio personale giardino segreto in mezzo ai grattacieli oppure per coltivare un piccolo orto personale.

Il country cottage sul tetto nel West Village


Come nel caso di David Puchkoff e di sua moglie Eileen, che vivono al New York al sesto piano di un classico edificio in mattoni del 1900 nel West Village. Dopo essere riamasti affascinati dalla casa di un amico che abita nella campagna americana, a giugno 2005 hanno deciso di ricostruire lo stesso tipo di country cottage sui 100 metri quadri del tetto del loro palazzo, con tanto di portico in stile wild-west, fiori di brughiera e tutte le coltivazioni che la natura può offrire. Mentre al piano strada impazza il traffico della Grande Mela, i due coniugi amano dondolarsi in veranda tra farfalle colorate e uccelli cinguettanti ammirando il tramonto sull’Empire State Building.

I moduli verdi dell’India


Lo studio cinese di architettura Penda ha sviluppato il progetto di un condomino modulare che sarà realizzato nel 2016 a Vijayawada, città che si affaccia sul Golfo del Bengala in India. La griglia di base sarà riempita con cubi prefabbricati, ognuno dei quali caratterizzato da un giardino pensile che con il passare gli anni crescerà e prenderà il sopravvento sull’infrastruttura di cemento e acciaio. La vegetazione rigogliosa ha lo scopo di purificare l’aria inquinata dallo smog della metropoli e di regolare la temperatura interna degli appartamenti. E’ alimentata da un sofisticato sistema di irrigazione che convoglia l’acqua piovana dal tetto ai moduli.

Bosco Verticale a Milano


Inaugurato a ottobre 2014, il Bosco Verticale è una realizzazione degli architetti di Boeri Studio ed è composto da due torri residenziali di 111 e 78 metri con 900 alberi ad alto fusto piantati sugli 8.900 metri quadrati di terrazze degli edifici. Sorto nel quartiere di Porta Nuova a Milano a ridosso della stazione Garibaldi, il Bosco Verticale è caratterizzato proprio dall’abbondanza di verde che aiuterà ad assorbire polveri, smog e a produrre ossigeno. Il 13 novembre 2015 il Bosco Verticale è stato dichiarato il grattacielo più bello e innovativo del mondo dall'Illinois Institute of Technology di Chicago, battendo anche il One World Trade Center di New York.

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25 verde a Torino


A Torino, una delle città italiane con maggiore tasso di inquinamento dell’aria dovuto anche alla sua posizione nella Pianura Padana, è stato inaugurato da poco meno di un anno 25 Verde, un condominio verde a pochi passi dal Parco del Valentino. Disegnato dallo studio Luciano Pia, è una vera foresta urbana. 5 piani, 63 appartamenti tutti diversi l’uno dall’altro, 150 alberi sui terrazzi e altri 40 nella corte interna. Ogni ora le piante producono ora circa 150.000 litri di ossigeno e assorbono circa 200.000 litri di anidride carbonica. Abbattono le polveri sottili provocate dalle automobili, proteggono dal rumore e creano un microclima ideale all’interno dell’edificio mitigando gli sbalzi di temperatura in estate e in inverno.

Icona verde a Singapore


CapitaGreen è l’icona verde del Central Business District di Singapore. Sorto nel 2014 per simboleggiare la svolta green di una delle città più cementificate al mondo, è alto 40 piani e le facciate est e ovest sono rivestite da un’intercapedine riempita di piante tropicali. Con due Sky Forest, di cui una posta a oltre 200 metri di altezza, la vegetazione minimizza l’impatto dei raggi solari sull’edificio e aumenta l’efficienza energetica. Adopera un sistema di irrigazione recuperando l’abbondante acqua piovana e l’aria fresca circola naturalmente attraverso una canalizzazione che diminuisce il condizionamento elettrico. Ogni piano è alto più di tre metri, massimizzando così la quantità di luce solare che entra negli uffici senza bisogno di illuminazione artificiale.

La casa per gli alberi vietnamita


Realizzata nel 2014 dallo studio vietnamita Vo Trong Nghia Architects, la House for Trees di Ho Chi Minh risponde alle esigenze di una città che, a seguito della rapida urbanizzazione, ha distrutto la foresta tropicale circostante riservando allo spazio metropolitano solo lo 0,25% di verde. Con un budget di appena 155.000 dollari, questo progetto riporta i grandi alberi all'interno della città: cinque blocchi di cemento ospitano la vegetazione all'ultimo piano, assomigliando a veri e propri vasi giganti. Gli edifici contribuiranno ad abbassare il rischio di inondazione della città perché funzionano come contenitori dell'acqua piovana che in questo modo non raggiunge mai la strada.

L’ordine naturale in Giappone


L’Awaji Yumebutai di Tadao Ando è un centro congressi a Hyogo, città costruita in seguito al Grande Terremoto di Hanshin del ’95. Il sito dove sorge il complesso multifunzionale è lo spazio dove è stato rimosso il terreno utilizzato per costruire le isole artificiali nella baia di Osaka, come quella per l’aeroporto internazionale di Kansai. Alla base del progetto quindi c’è la volontà di ristabilire l’ordine naturale e di fare in modo che lo spazio un tempo distrutto dall’uomo sia ricostituito al suo stato originario. L’intera struttura di cemento è la base per dei veri e propri giardini-terrazza con un’incredibile varietà di specie naturali che offrono un colpo d’occhio senza paragoni.

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