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Illuminazione. L’hi-tech del design che fa risparmiare OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Sono efficienti, sicure e consumano il 90% in meno rispetto alle lampadine tradizionali. Le luci a led sono l’ultima frontiera dell’illuminazione domestica. Ideali soprattutto per le ristrutturazioni. Ma sono anche oggetti di design grazie all’opera di progettisti e designer. E diventano smart, grazie agli ultimi ritrovati della domotica, che ne permettono il controllo anche da distanza. Ecco quanto costano i più bei modelli sul mercato

Illuminazione. L’hi-tech del design che fa risparmiare

Le lampade a Led sono l’ultima frontiera per l’illuminazione privata e pubblica. Sono composti da diodi a emissione luminosa, ovvero piccole fonti di energia montate su un circuito elettronico stampato. Questa tecnologia, sviluppata a partire dal 1962, presenta numerosi vantaggi. Produce dispositivi affidabili, perché possono restare in vita fino a 20 anni rimanendo accesi molte ore al giorno, resistono all’umidità e non richiedono quasi alcuna manutenzione. Sono anche sicuri, perché sono alimentati a bassa tensione ed emettono una luce che non scalda, priva di raggi infrarossi e UV. Sono efficienti, perché consumano il 90% in meno di un vecchio dispositivo a incandescenza. Il paragone si fa in fretta: una lampadina a incandescenza da 40 watt, che ha la durata media di un anno, fa la stessa luce di una a Led di soli 8 watt, con aspettativa di vita di 15-25 anni.

Il Led ha fatto la felicità di molti designer e progettisti. Infatti il circuito elettronico ha dimensioni così ridotte da poter essere applicato a strutture che prima sarebbe stato impensabile costruire. In passato la “testa” delle lampade era proporzionata a quello che era il volume o la presenza di una lampadina. Oggi le sorgenti sono puntiformi e non caratterizzano più il corpo dell’oggetto che quindi può assumere forme diverse.

L’elevata luminosità anche a bassa corrente permette di liberarsi dalla presa elettrica tradizionale e di produrre oggetti luminosi che si ricaricano a batteria o tramite usb.

Le novità


Una delle ultime novità di Kartell è Battery, abat-jour icona in polimetilmetacrilato trasparente. La grande innovazione è data dal fatto che è 100% ricaricabile grazie a un’alimentazione a cavo usb e può vivere in autonomia fino a 6 ore. Questo le consente di essere spostata con grande facilità, in punti della casa in cui non ci sono prese elettriche oppure all’esterno, sul terrazzo o a tavola. Monta una lampadina a Led da 8 watt, pari a 40 watt tradizionali. Costa 134 euro.

Robin di Philips è una gamma pensata per l’illuminazione di giardini e terrazzi: la forma tradizionale della lanterna integra Led a luce bianca calda che garantiscono un’atmosfera accogliente e soprattutto possono rimanere accesi tutta la notte senza far lievitare i consumi elettrici. Resistente all’acqua, costa 51,90 euro.

I Led sono anche al servizio dei pezzi che hanno fatto grande la storia del design. Riedizione di un progetto del 1955 di Yki Nummi, Kartiot di Innolux viene oggi venduta in versione tecnologicamente attuale grazie alla fonte luminosa celata nei due coni capovolti di polimetilmetacrilato che si intersecano e si illuminano. Costa 189 euro.

Amuleto di Ramun (design Alessandro Mendini) è una lampada da tavolo a led pensata appositamente per i bambini: mix di colori a scelta, testa ad anello che riduce al minimo l’ombra fornendo massima protezione agli occhi e nel contempo illuminazione ottimale, struttura leggera senza fili che può essere spostata con il semplice tocco delle dita, 51 livelli possibili di luminosità, fonte che non produce raggi ultravioletti e infrarossi, senza sfarfallii o surriscaldamento. Considerando un utilizzo medio di sei ore al giorno, la durata è pari a vent’anni. Costa 390 euro.

E’ ancora un prototipo Kira, la luce per selfie ideata dalla fotografa giapponese Julie Watai. Si tratta di una lampada a led circolare alimentata con due piccole pile che si attacca con una pinza allo smartphone per ottenere lo scatto perfetto in condizioni di illuminazione scarsa. In vetrina sulla piattaforma di crowfunding Kibidango, per ora il progetto ha raccolto solo poco più di 8.000 euro.

Luci e domotica


Nelle abitazioni il Led diventa il partner ideale della domotica, che vuole dispositivi affidabili e versatili. Cambiare il colore della luce prodotta, regolare a comando l’intensità del fascio, inserire fonti luminose in apparecchi molto piccoli, non sarebbe stato possibile senza il Led.

Matrix Flame è l’ultimo prodotto della multinazionale cino-americana Liown che produce diodi dal 1999. Si tratta di una candela che sfrutta 76 micro Led posizionati tutti sulla punta della fiamma elettrica. L’effetto di impercettibile sfarfallio è estremamente realistico e dà l’impressione di un fuoco vivo, sospinto dall’aria. Può essere utilizzata sia in casa che all’esterno in perfetta sicurezza, funziona con due batterie che garantiscono una durata di 700 ore.

Hue è il sistema di illuminazione domotica di Philips. La luce si programma secondo le necessità della giornata e si controlla a distanza. Dà il buongiorno al risveglio, si spegne la sera, vigila sugli intrusi all’esterno. Si regola per facilitare la lettura, segue l’andamento dell’umore e lo stimola con colori differenti, gioca e si sincronizza con la musica per un’esperienza incredibile. Lo starter kit con 4 lampadine costa circa 190 euro, l’hub che le sincronizza è acquistabile anche separatamente al prezzo di 60 euro, ogni lampadina è venduta da 20 euro in su.

WeMo è il sistema di illuminazione domotica brevettato da Belkin. Tramite un’app accende, attenua o spegne le luci. Crea una programmazione personalizzata per la famiglia, ad esempio per aumentare la visibilità al tramonto, per migliorare la visione di un film, per mettere in stand-by la casa quando si esce. Oppure, per simulare la presenza scoraggiando l’intrusione dei ladri. Lo starter kit con due lampadine a Led e il controller costa 99,99 euro, adesso in promozione a 79,99. La singola lampadina costa 29,99.

Tutto questo fermento intorno ai Led, mentre sul mercato sta facendo sbarco l’illuminazione a Oled, ovvero tramite diodi organici a emissione di luce che brillano di luce propria e si presentano come sottilissime e flessibili pellicole di materiale elettroluminescente organico costituito prevalentemente da carbonio.

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