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Scoprire Mantova, Capitale della Cultura 2016 OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

La città del Festival della letteratura, patrimonio Unesco dal 2008, patria di Virgilio e dei Gonzaga, è stata eletta capitale italiana della cultura 2016. Mantova è uno scrigno di tesori artistici e culturali tutti da scoprire. Da Palazzo Te a Palazzo Ducale, passando per il Duomo, la Basilica di Sant’Andrea e il Teatro Bibiena. Ma anche una città viva e dinamica, con numerose iniziative culturali, volte anche alla valorizzazione delle eccellenze del territorio. Ecco i luoghi e gli eventi imperdibili, con un consiglio su dove mangiare e dormire

Scoprire Mantova, Capitale della Cultura 2016

È la città dei Gonzaga, la patria di Virgilio, il luogo dove operarono Mantegna e Pisanello. È patrimonio Unesco dal 2008, sede di Palazzo Te e Palazzo Ducale. Circondata da verdi colline e con una ricca tradizione culinaria.
È Mantova la Capitale italiana della Cultura 2016, che ha vinto su altre 9 città grazie a un ambizioso programma che punta a restaurare il patrimonio artistico (coinvolgendo anche la chiesa di Sant’Andrea), oltre a migliorare i servizi rivolti ai turisti e a valorizzare le eccellenze enogastronomiche.

Dai maggiori luoghi di interesse, agli eventi di spicco, passando per ristoranti e hotel, ecco una veloce guida per scoprire che cosa offre la città della cultura 2016.

Cosa vedere a Mantova


Insieme a Sabbioneta, Mantova è patrimonio Unesco dal 2008, considerata testimonianza eccezionale della cultura rinascimentale che si riflette nell’architettura e nell’arte monumentale. Ovunque, passeggiando per le piazze e i vicoli, si possono ritrovare le tracce di questo prestigioso passato. Mantova è infatti una città a misura d'uomo, dove le distanze sono percorribili a piedi, raggiungendo i principali siti di interesse culturale.

La visita alla città può partire da Palazzo Ducale, in Piazza Sordello, composto da più edifici costruiti in epoche diverse e collegati fra loro nel corso del tempo prima dalla famiglia Bonacolsi e poi dai Gonzaga. Visti i suoi 34.000 mq e le 500 stanze, sarebbe però più opportuno parlare di “città-Palazzo”.

Parte integrante del palazzo è il Castello di San Giorgio, opera di fortificazione del XIV secolo. Sono numerosi i tesori artistici racchiusi tra queste mura: la sala degli Arazzi, con 9 arazzi cinquecenteschi; la Sala del Pisanello con l’affresco raffigurante il Lancelot; la Camera degli Sposi dipinta da Mantegna tra il 1465 e il 1474; e ancora: l’appartamento dei nani, la Sala di Manto, la Galleria degli Specchi, la Sala dello Zodiaco e il Giardino Pensile. Costa 12 euro il biglietto per visitare le sezioni museali di Corte Vecchia e del Castello di San Giorgio.

---- Capolavoro di Giulio Romano e commissionato nel 1525 da Federico II Gonzaga, Palazzo Te è un’altra tappa obbligata della città. Oggi sede del Museo Civico circondato da uno splendido parco, al piano superiore è possibile visitare le collezioni permanenti suddivise in quattro raccolte: Egizia, Mesopotamica, Gonzaghesca e Mondadori, quest’ultima con i dipinti di Spadini e Zandomeneghi. Aperti al pubblico anche gli ambienti al pian terreno, come la Sala dei Cavalli, la Camera di Amore e Psiche e la Camera dei Giganti. Il biglietto di visita costa 9 euro e include lìaccesso a eventuali mostre e al Palazzo di San Sebastiano, sede del Museo della Città.

Sono poi numerose le altre architetture civili da visitare, situate a breve distanza l’una dall’altra. Tra queste, in Piazza Erbe, c’è Palazzo della Ragione, di epoca medievale e oggi sede espositiva dei Musei Civici di Mantova, con la sua caratteristica Torre dell’Orologio, realizzata su disegno di Luca Fancelli. Ma anche il Teatro Scientifico del Bibiena, costruito tra il 1767 e il 1769 da Antonio Galli Bibiena su commissione del rettore dell’Accademia dei Timidi. Poche settimane dopo la sua inaugurazione, il teatro ospitò un concerto dell’allora quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart. Visitarlo costa 2 euro.
Infine la Casa del Mantegna, eretta nel 1476 sul terreno donato all'artista dal Marchese Ludovico II Gonzaga, può essere visitata gratuitamente.

Tra le architetture religiose, invece, spiccano la Cattedrale di San Pietro, il duomo della città; la Basilica di Sant’Andrea, costruita a partire dal 1472 e conclusa 328 anni dopo con la cupola realizzata sui progetti di Filippo Juvarra e la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica di Mantova, costruita durante l’XI secolo sotto la dominazione dei Canossa.

È meglio comunque ricordare che acquistando la nuova Mantova Card 2016 si ha accesso i musei cittadini e quelli di Sabbioneta, e a diversi servizi turistici come il trasporto pubblico e il bike sharing. La carta ha una validità di 3 giorni e costa 20 euro.

Gli eventi di Mantova (quelli più attesi)


La cerimonia di apertura dell’anno di Mantova Capitale della Cultura è attesa per metà marzo, ma sono già in partenza (o sono già partiti) alcuni degli eventi più significativi nell’agenda della città che ha annunciato anche un Human Smart City, il progetto di installazioni hi-tech per raccontare il centro storico ai visitatori.

Mantova è soprattutto la città del Festivaletteratura che quest’anno, dal 7 all’11 settembre, festeggerà il suo 20° anniversario: una cinque giorni di laboratori, spettacoli, percorsi tematici e incontri con autori internazionali. In attesa del grande anniversario, ecco gli altri eventi in programma.

MantovaMusica nel corso del 2016 offre 45 concerti in vari luoghi della città, attraverso il lavoro e la collaborazione di tre associazioni mantovane, la Società della Musica, Arti.Co e Diabolus in Musica. Il costo dell’abbonamento che dà accesso a 33 concerti è di 160 euro, 85 per 12 concerti, 25 per 6 concerti.

---- Oltre alla musica anche il teatro si è attivato proponendo un palinsesto di appuntamenti, iniziato già a gennaio e, che fino a marzo, ha l’amore come filo conduttore degli spettacoli. Il 15 febbraio al Teatro Sociale va in scena Il Ritorno di Casanova (Compagnia Lombardi Tiezzi) di Arthur Schnitzler con Sandro Lombardi, mentre il 29 febbraio è il turno dello spettacolo Modigliani (Officine del teatro italiano), scritto e diretto da Angelo Longoni e con l’interpretazione di Marco Bocci, Romina Mondello e Giovanna Di Rauso. A marzo l’appuntamento è con La Vedova Allegra (18/03); Turandot, principessa falena (23/03) e La Bella Addormentata (30/03).

Non solo cultura ma anche gastronomia. Mantova si prepara infatti al 2017 quando, assieme ad altre città lombarde, sarà Capitale europea dell’enogastronomia. Proposti quindi gli appuntamenti con le eccellenze culinarie: fino al 28 febbraio continua ad esempio il Festival della Cucina Mantovana ospitato negli spazi del Palabam coinvolgendo, ogni weekend, le associazioni del territorio che propongono due piatti della tradizione.
Dal 26 al 28 marzo torna poi l’appuntamento con Mantova con Gusto, mercato dei prodotti tipici e dell’artigianato di qualità in Piazza Sordello con specialità provenienti da tutta Italia.

Al termine della primavera, dal 27 al 29 maggio, sarà invece il turno di Mantova Creativa, l’evento dedicato ad arte, architettura, design, musica e food, che sta preparando un’edizione speciale di cui la full immersion di tre giorni è la prima novità.
Dal 1° al 5 giugno la musica torna poi a essere protagonista con Mantova Chamber Music Festival, festival internazionale dedicato alla musica da camera, con oltre 100 concerti ospitati nei luoghi storici più suggestivi della città.

E in autunno, dal 28 ottobre al 4 novembre, l’appuntamento è con Segni d’Infanzia e Oltre, il festival artistico internazionale per le nuove generazioni, pensato per bambini e ragazzi, con spettacoli, laboratori, percorsi d’arte, teatro, musica, pittura.

Dove mangiare a Mantova


Mantova: città di gusto! Una cucina da assaporare, dalle antiche tradizioni, raffinata e popolare al tempo stesso. Ecco alcuni indirizzi da provare.
Al Carlo Govi Ristorante, in viale Gorizia 13, si ordinano piatti tipici, come il luccio in salsa, l’insalata di cappone, i tortelli e i bigoli con le sarde del Garda, proponendo anche menu degustazione di formaggi, salumi o pesce d’acqua dolce (dai 29 euro).

Fedele alla tradizione gastronomica mantovana anche LaCucina, in via Guglielmo Oberdan 17, con un menu che cambia ogni giorno seguendo la stagionalità. A pranzo viene proposto un menu ridotto con prezzi sui 10 euro per il primo e 14 per il secondo, mentre per la cena la scelta è molto più ampia. Non manca il tradizionale risotto alla zucca con amarone e asiago.

Le tagliatelle alla “Baffo”, i tortelli di zucca e i Sorbir d'agnoli, sono tre piatti che all’Osteria dell’Oca (in via Trieste 10) vengono serviti come specialità della casa. Da provare anche il tagliere “Peccati di gola”, un mix di salumi tipici mantovani (coppa, pancetta, cotechino, salame e gràs pistà), accompagnati dalla salsa Guglielmina e una fumante polenta di mais.

---- Modernità e tradizione sono invece le parole d’ordine all’Osteria Piazza Sordello 26, dove tra i piatti forti, il luccio in salsa con polenta fa da padrone. Tra i primi non manca il riso alla pilota proposto in due varianti: con salsiccia di maiale rosolata e con ragù di tinca e saltarelli fritti.

Cucina mantovana e siciliana sono invece e protagoniste al Ristorante Tiratappi in Piazza Alberti 30, dove tortelli di zucca, riso alla pilota, luccio e faraona si accostano ai sapori mediterranei di polpo, paccheri con ricciola, seppie e involtini di pesce spada. Il tutto in un piccolo ristorante sobrio ma elegante, con travi a vista e colonne in marmo.

Dove dormire a Mantova


A cinque minuti in auto dal centro storico di Mantova si trova Residenza La Villa, elegante B&B ospitato in un edificio del 1700 con parcheggio interno. Oltre alla classica prenotazione, vengono proposti due pacchetti soggiorno: Weekend Romantico (140 euro a notte in camera doppia superior) e Weekend Culturale (140 euro per camera per notte), con ingresso ai principali musei e monumenti della città.

Anche il 4 stelle Hotel casa Poli, a 10 minuti a piedi dal centro della città, propone pacchetti tematici, tra cui Romanticamente Mantova che a 360 euro include 2 notti in camera matrimoniale superior, colazione servita in camera e cena per due in un ristorante poco distante dall’hotel. Prenotare online senza usufruire dei pacchetti costa dai 234 euro in due, per il weekend del 26 febbraio.

Con 280 euro si prenota, sempre dal 26 al 28 febbraio, alla Casa San Domenico, residenza nobiliare a pochi passi da Piazza delle Erbe e da Palazzo Ducale che offre nelle sue strutture interne quattro eleganti suite.

Vicino a Piazza Sordello si può prenotare anche al 3 stelle Hotel Broletto, da poco rinnovato nell’arredamento. Con 245 euro a coppia si soggiorna dal 26 al 28 febbraio ed è possibile personalizzare la prenotazione aggiungendo ad esempio con 45 euro a persona, un aperitivo presso La Corte di Gonzaga e cena tipica mantovana in uno dei ristoranti convenzionati.

A 2 km dal centro storico si trova infine il 4 stelle La Favorita. Prenotare qui per il weekend del 26 febbraio costa dai 149 euro per due persone. All’interno della moderna struttura trovano spazio anche ristorante e palestra.

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