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Ripararsi dalla tempesta perfetta. L’intervista: ecco come s... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

I Titoli di Stato a tre anni pagano cedole negative. E gli azionari sono sull’ottovolante. Il Salone del Risparmio cade anche quest’anno in un momento molto delicato per i mercati finanziari. Jean-Luc Gatti, di Assogestioni, racconta le nuove sfide che cambieranno l’industria del risparmio gestito nei prossimi anni. E anticipa le opportunità di guadagno per le famiglie

Ripararsi dalla tempesta perfetta. L’intervista: ecco come sta cambiando il risparmio

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Il Salone del Risparmio cade quest'anno in un momento delicato per i mercati finanziari e per l'economia globale. Il tradizionale appuntamento tra il mondo degli operatori professionali e il vasto pubblico dei risparmiatori che desiderano compiere scelte informate e consapevoli si tiene infatti in un periodo caratterizzato da una grande fragilità per l'economia mondiale, le cui stime di crescita sono continuamente riviste al ribasso. Un periodo in cui la volatilità dei mercati finanziari si spinge fino all'eccesso, come hanno dimostrato i drammatici crolli di borsa di inizio anno. Uno scenario di grande movimento che si estende anche al porto sicuro delle obbligazioni. I Bot da ottobre dello scorso anno sono scesi a un rendimento negativo e da alcune settimane anche i Btp fino alla scadenza dei tre anni costano più di quanto non rendano (è questo il significato del rendimento negativo).

Per questi motivi l'informazione finanziaria è più che mai un cardine indispensabile per tutti i risparmiatori. Che devono essere in grado di sapere quando e come cambiare strategia di portafoglio, verso quali attivi diversificare i proprio investimenti e quali scelte realizzare allo scopo di stabilizzare il valore del capitale e, cogliendo, allo stesso tempo, le opportunità di guadagno possibili in quest'epoca avara di rendimenti. Nel 2016 il Salone cambia sede e si trasferisce al MiCo, Milano Congressi, in via Gattamelata 5. Le date dell'evento saranno quelle del 6-7-8 aprile (per informazioni e iscrizioni www.salonedelrisparmio.com).
Jean-Luc Gatti, Direttore della Comunicazione di Assogestioni e Responsabile del Salone del Risparmio, racconta a Of-Osservatorio finanziario le nuove sfide che cambieranno l’industria del risparmio gestito nei prossimi anni. Anticipando i contenuti e le novità che caratterizzeranno l’edizione 2016 del Salone del Risparmio, al via mercoledì 6 aprile.

Of: Quest'anno il Salone del Risparmio cade in un momento difficile, sebbene nelle ultime settimane i mercati si siano in parte stabilizzati. Quali sono i rischi all'orizzonte?
Gatti: E’ vero. Lo scenario attuale pone non poche sfide per i risparmiatori. I titoli di stato e gli immobili non riescono più a garantire i rendimenti del passato. Gli indici azionari sono sconvolti da una volatilità che ha pochi precedenti. E sui mercati obbligazionari gli investitori non sono mai stati remunerati così poco. Con tassi di interesse ai minimi e prospettive di ripresa ancora da verificare, dunque, aumenta sempre più il rischio di ottenere rendimenti reali negativi.

---- Of: Quale significato assume in questo contesto, il tema “Risparmio al centro. Demografia, liquidità, sviluppo”?
Gatti: Il risparmio continua a rappresentare una risorsa preziosa, non solo per il bilancio delle famiglie, ma anche per il finanziamento delle imprese. Ecco perché è necessario cambiare approccio agli investimenti, trovando un modo nuovo che sappia rispondere alle mutate sfide dei mercati.

Of: Che cosa deve cambiare, quindi, nel modo di risparmiare delle famiglie, sia dal punto di vista della "quantità" di risparmio necessario che della "qualità" dell'impiego del risparmio stesso?
Gatti: Un tempo titoli di stato e immobili residenziali garantivano rendimenti elevati senza che si percepisse il rischio effettivo legato a queste tipologie di investimento. In Italia, infatti, la partecipazione all'investimento finanziario da parte delle famiglie è inferiore rispetto a quanto avviene in area euro, fatta eccezione per obbligazioni e titoli di Stato. Ma queste sono scelte che avevano senso in un contesto macroeconomico semplice, che consentiva guadagni anche senza nessuna assistenza professionale. Ora non può più essere così: i rischi che il risparmiatore si assume sono difficili da valutare. Per questo è necessario saper diversificare il portafoglio, in modo da arginare gli effetti negativi dei mercati finanziari, in particolare nelle fasi di volatilità.

Of: Come si può conciliare la necessità di risparmiare di più con redditi che ristagnano o che addirittura diminuiscono?
Gatti: Bisogna capire che lo scenario macroeconomico ha minato alcune teorie di base della finanza, e ha messo in discussione il modello Life Cycle, che offre soluzioni di investimento calibrate in base all’età del risparmiatore. Ecco perché è necessario riflettere sulla possibilità di adattare queste teorie ai nuovi scenari. Si devono trovare nuove opportunità in un mondo caratterizzato da capovolgimenti demografici. Per questa ragione, durante il Salone si parlerà della necessità di favorire, anche fiscalmente, lo sviluppo di strumenti di lungo periodo, che consentano di generare rendimento. Ma è necessario affidarsi a dei professionisti. Per sconfiggere la volatilità di questi tempi il fai-da-te non porta più a buoni risultati.

Of: Come influisce la demografia sulle scelte di risparmio?
Gatti: Oggi la ricchezza delle famiglie è detenuta principalmente dai risparmiatori senior, che hanno 60-70 anni. Ma nell’arco dei prossimi 15-20 anni il 65% della ricchezza finanziaria passerà nelle mani dei Millennials, gli under 35 di oggi, cresciuti con una delle più lunghe crisi economico-finanziarie della storia recente. E’ chiaro dunque che l’industria del risparmio gestito debba saper parlare a entrambe queste categorie di risparmiatori.

---- Of: In che modo?
Gatti: Da un lato, durante il Salone del Risparmio di quest’anno parleremo della cosiddetta “silver economy”, per capire com’è cambiata, e se è cambiata, la consapevolezza dei risparmiatori più anziani rispetto ai mutamenti in corso. Per quanto riguarda invece i nuovi interlocutori la grande sfida sarà portare le nuove generazioni ad affidare i propri risparmi ai professionisti. Perché ciò accada entra in gioco l’educazione finanziaria.

Of: Quale ruolo gioca la formazione finanziaria nel modificare le regole della finanza e le scelte delle famiglie?
Gatti: Un ruolo ancora più rilevante rispetto al passato perché in gioco non c’è solo il benessere della singola persona, ma la crescita e lo sviluppo del Sistema Paese. Abbiamo pertanto deciso di chiamare a raccolta Istituzioni, Fondazioni ed esperti internazionali per dare il via agli Stati Generali dell’Educazione Finanziaria. L’appuntamento è in programma l’8 aprile durante una giornata aperta al pubblico dei risparmiatori privati, degli studenti e delle famiglie.

Of: Quali sono le novità più importanti nell'edizione del Salone di quest'anno?
Gatti: Questa sarà l’edizione più grande di sempre. La sede è cambiata, ci siamo trasferiti al MiCo, e ci saranno quasi 160 marchi in rappresentanza di società di gestione del risparmio, reti di distribuzione, consulenti finanziari, associazioni, media, università, enti per la formazione, istituzioni e autorità di vigilanza. Sono attesi circa 14.000 professionisti e risparmiatori e abbiamo organizzato più di 120 conferenze, corsi di formazione e seminari con 300 relatori istituzionali e internazionali. La crescita dell’evento, tuttavia, non riguarda solo i numeri ma anche i contenuti.

Of: Cosa c’è di nuovo a livello di contenuti?
Gatti: Per andare incontro a queste diverse esigenze abbiamo deciso di strutturare tutte le conferenze in sette percorsi: Scelte d’investimento delle famiglie, Lungo termine, Previdenza e sostegno all’economia reale, Educazione finanziaria e formazione, Finanza sostenibile e Impact investing, Consulenza Finanziaria, Portafogli su misura, Prodotti e servizi finanziari, Fintech. Per permettere ai risparmiatori di orientarsi meglio e di fruire più liberamente dei contenuti.

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