logo-mini
I Millennials, i cellulari e i soldi – le forze che reinvent... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Che rapporto hanno i Millennials, il gruppo demografico più numeroso, con i servizi finanziari? Cosa possono fare le banche per migliorare il rapporto di fiducia con questa generazione? E quali sfide nascono con la presenza sul mercato di attori non tradizionali? Of-osservatorio finanziario ha tradotto alcune parti della relazione di Telstra Global Industries che vuole spiegare il rapporto tra Millennials, cellulari e soldi

I Millennials, i cellulari e i soldi – le forze che reinventano i servizi finanziari

Il report di Telstra Global Industries qui tradotto nelle parti più importanti vuole spiegare come il settore dei servizi finanziari sarà cambiato dall’enigmatica generazione Y (oggi il gruppo demografico più numeroso) in quanto lavoratori dipendenti, clienti, investitori e decisori politici, in base al ruolo che questi sedicenti imprenditori vorranno attribuire alla finanza nei propri stili di vita, nelle proprie attività professionali e nella propria società, oramai digitali.

Da cinque anni a questa parte le start-up fintech rivolte ai Millennials hanno attratto il 16% (USD 3,7 miliardi) dei finanziamenti da parte di venture capital, con oltre 150 accordi che spaziano da applicazioni bancarie mobile al crowdfunding, dai pagamenti agli investimenti personali e dalla gestione del patrimonio ai prestiti.

Ecco, in 9 punti, i risultati della ricerca.

1. La fiducia è importante — la maggioranza vede le banche come le istituzioni più fidate.
Alla domanda su quali siano le piattaforme (o i tipi di organizzazioni) a cui si sentono di confidare le proprie informazioni personali, il 76% dei Millennials ha risposto nominando le banche. Un risultato a cui non si è nemmeno avvicinato nessun altro fornitore, indice del fatto che la reputazione storica di sicurezza e riservatezza ottenuta dal settore nel corso delle generazioni e incarnata dalle istituzioni finanziarie tradizionali si è tramandata fino all’epoca digitale. Le banche sono percepite come un luogo sicuro a cui affidare le proprie informazioni personali.

Per loro, la fiducia significa quattro cose: che le proprie finanze siano al sicuro (fondamentale per il 50%); che i propri dati personali siano al sicuro (fondamentale per il 49%); fiducia nella sicurezza e nella riservatezza delle interazioni finanziarie (fondamentale per il 47%); nella reputazione del fornitore in materia di sicurezza dei dati (43%).

Nonostante l’importanza di questi fattori per i Millennials, a prescindere dal paese in cui vivono, meno della metà si dichiara soddisfatta del proprio istituto finanziario, il che spiana la strada alle alternative.

2. L’importanza della consulenza personalizzata.
La Generazione Y si aspetta che le relazioni generino valore autentico, consulenze personalizzate, sostegno e interoperabilità vera, disponibili sempre e a chiunque. Si tratta di un’aspettativa difficile da soddisfare e, in effetti, molti giovani ritengono che non sia soddisfatta. Il 19%, infatti, riferisce di non avere il rapporto fiduciario che vorrebbe.
La capacità di personalizzare le offerte e di creare empatia a livello emotivo saranno leve fondamentali per consentire agli istituti finanziari di differenziarsi dagli altri.

3. La convergenza tecnologica.
La tecnologia ha rivoluzionato i servizi finanziari esattamente come ha rivoluzionato qualsiasi altro aspetto della vita dei Millennials. A parte aver rivelato atteggiamenti leggermente più conservatori nei confronti della finanza rispetto ad altri aspetti della vita, il modo in cui la generazione Y affronta la propria vita tende ad allinearsi a come affrontano le proprie finanze (risparmio, spesa, prestito e investimento).

---- 4. Prima il risparmio, poi il patrimonio – Le esigenze finanziarie rimangono le stesse delle generazioni precedenti ma le tecnologie sono il volano per soddisfarle.
Sebbene i Millennials siano cresciuti e vivano in un mondo di cambiamenti tecnologici velocissimi, quando si tratta di priorità finanziarie i servizi finanziari restano più necessari che mai. Le esigenze fondamentali restano invariate: spendere, risparmiare, sottoscrivere prestiti e investire.

Risparmiare per il proprio futuro risulta la preoccupazione principale (82%), seguita dalla riduzione del debito (66%) e dall’avere la casa di proprietà (65%).
Disporre di un’assicurazione (66%), ottenere una buona consulenza finanziaria (62%) e versare contributi al fondo pensione (62%) sono temi anch’essi presenti. Inoltre, uno su due vuole fondare la propria attività professionale (46%).

5. La maggior parte dei Millennials non ritiene di avere una relazione ideale e man mano che cresce la ricchezza cresce anche il divario, aumentando il rischio di abbandono.
Non c’è da sorprendersi che i Millennials più facoltosi siano anche quelli più esigenti: cercano una vera relazione di valore con gli istituti di credito e meno della metà di loro (43%) ritiene di averne una.
Per le istituzioni finanziarie tradizionali ciò significa che i loro migliori clienti giovani sono a rischio.

6. Consulenza digitale fai da te - Un terzo preferisce ricevere consigli da Siri o Google piuttosto che da un professionista della finanza.
Questo risultato ha conseguenze importanti per il settore bancario tradizionale, poiché buona parte delle infrastrutture bancarie dedicate alla consulenza (percepite come un vantaggio competitivo rispetto alle aziende di servizi finanziari non tradizionali) perde la sua rilevanza per la maggioranza dei Millennials, che non hanno alcuna difficoltà a farsi dare consulenza dalle piattaforme digitali e, in particolare, dalle piattaforme mobile.

Il motivo principale per cui preferiscono le consulenze digitali è la percezione di una maggiore indipendenza, seguita dall’aspettativa di una risposta più rapida.

7. I servizi bancari su misura rendono personale il digitale.
I Millennials, soprattutto quelli più facoltosi, apprezzano la personalizzazione. La metà degli intervistati (e una percentuale superiore nella categoria dei più abbienti) preferisce ricevere tale consulenza tramite smartphone.

I giovani ritengono che la tecnologia digitale possa essere personalizzata in base alle proprie esigenze. Le informazioni sulla posizione e i dati ottenuti tramite l’analisi delle applicazioni mobili sono due delle tecnologie in grado di fornire alle istituzioni finanziarie gli input necessari per creare servizi personalizzati.

8. I millennials utilizzano o stanno valutando di utilizzare fornitori non tradizionali.
La minaccia rappresentata dal fintech è significativa. Un millennial su due utilizza o prenderebbe in considerazione l’utilizzo di un fornitore non tradizionale. Tra i millennials più facoltosi questa cifra sale a sette su dieci.

9. Comodità, personalizzazione e valore sono i motivi fondamentali per cui i Millennials valutano l’utilizzo del fintech.
La comodità, la personalizzazione e il valore, più del marchio, sono i principali fattori che spingono verso fornitori non tradizionali. La ricerca di alternative non è dovuta al desiderio di capovolgere i paradigmi o di spazzare via i modelli obsoleti, quanto piuttosto al desiderio che le istituzioni finanziarie tradizionali stiano al passo con il resto del mondo, offrendo una migliore esperienza e un maggior valore.

*Responsabile Mondiale di Settore – Banca, Finanza e Assicurazione – Telstra Global Industries

© Of-Osservatorio finanziario - riproduzione riservata

Leggi Anche:


Contatti

OF Osservatorio Finanziario

OfNews è una realizzazione di OF Osservatorio Finanziario. Leggi Privacy Policy (formato PDF)

Visita il sito