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Aperti per Voi. Con il Touring Club alla scoperta di chiese e musei di solito chiusi

SOMMARIO

Il Touring Club Italiano riapre le porte in ottobre di 35 luoghi solitamente chiusi al pubblico o poco accessibili. Si tratta di chiese, musei, palazzi nobiliari in cui ammirare alcune bellezze artistiche del nostro paese. A Milano, ad esempio, si può visitare una casa-museo con oltre 2.200 opere. A Napoli ripartono le visite in due importanti chiese. Mentre a Bergamo, Brescia e Padova…

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Aperti per Voi. Con il Touring Club alla scoperta di chiese e musei di solito chiusi

Case museo aperte gratuitamente, chiese poco conosciute, palazzi nobiliari trasformati in percorsi archeologici. Chi ha voglia di scoprire angoli inediti del nostro paese può visitare uno dei luoghi d’arte che rientra in Aperti per Voi del Touring Club Italiano.
Si tratta di un’iniziativa lanciata nel 2005 con l’obiettivo di favorire un’apertura continuativa di chiese, palazzi, musei solitamente chiusi al pubblico o poco accessibili. Apertura garantita dai volontari del Touring Club, che assicurano l’accoglienza dei visitatori e l’attività informativa.
A causa dell’emergenza Covid-19 questi luoghi sono stati obbligati a una chiusura forzata ma ora cominciano a riaprire le loro porte. Degli 85 luoghi Aperti per Voi, infatti, 35 sono ora disponibili per le visite.

OF ha selezionato 5 città italiane in cui a ottobre musei e chiese hanno già ripreso l’attività di accoglienza dei visitatori. A Milano, ad esempio, si può ammirare quella che viene definita la “Cappella Sistina” del capoluogo lombardo. Oppure una casa-museo che racchiude più di 2.200 opere. A Brescia si segue, lungo 3.000 anni di storia, il Percorso Archeologico di Palazzo Martinengo Cesaresco al Novarino. A Bergamo si ammirano suggestivi affreschi risalenti al 1600 in due delle chiese più suggestive della città. A Napoli, sono aperte le porte della Chiesa dei Ss. Severino e Sossio e della Chiesa di S. Maria Egiziaca. Mentre a Padova si può conoscere a fondo il corpo umano grazie a un modello di 8 metri in grado di dialogare con il pubblico.

Milano


Durante il mese di ottobre, il Touring torna ad aprire le porte di alcune chiese e musei milanesi. Come la chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, conosciuta anche come la “Cappella Sistina di Milano” e uno dei luoghi simbolo dell’iniziativa Aperti per Voi, che riapre dal 9 ottobre dopo la chiusura dettata dall’emergenza sanitaria.
La struttura era la chiesa dell’ex Monastero Maggiore, il più vasto e antico cenobio femminile di Milano. A colpire è soprattutto la decorazione delle pareti e del soffitto, con dipinti, stucchi e affreschi di Bernardino Luini e della sua scuola, che raccontano storie di santi, parabole ed episodi biblici.

Nasconde un interno ricco di opere e decorazioni anche la poco conosciuta chiesa di Sant’Antonio Abate. Di grande impatto è la volta decorata nel Seicento dai fratelli Carlone, che racconta le Storie della Vera Croce, la reliquia conservata nella chiesa.

Ed è nuovamente aperta anche la Casa museo Boschi Di Stefano, edificio firmato da uno dei più importanti architetti italiani, Piero Portaluppi. I due proprietari, Antonio Boschi e Marieda Di Stefano sono riusciti a collezionare negli anni 2.250 opere, tra cui circa 60 tappeti persiani, numerosi reperti archeologici e capolavori di grandi artisti come Fontana, Manzoni e Modigliani. L'intera collezione fu donata al Comune di Milano negli anni Settanta. Grazie ai volontari del Touring, che dal 2009 collaborano per garantirne l’apertura quotidiana, la casa museo può essere visitata gratuitamente.

Brescia


A Brescia (città che insieme a Bergamo è stata nominata Capitale della Cultura per il 2023), fino al 20 dicembre 2020 si può accedere alle sale 3, 4 e 5 del Percorso Archeologico di Palazzo Martinengo Cesaresco al Novarino, un edificio del Seicento che sorge su una precedente dimora del Quattrocento nel centro storico di Brescia. Il palazzo nobiliare, situato in piazza del Foro, a breve distanza del Capitolium, racchiude in realtà al suo interno circa 3.000 anni di storia. Durante i lavori di restauro del 1989, infatti, è stata rinvenuta, nei sotterranei del palazzo, una preziosa stratificazione archeologica: la più antica è quella di un abitato di epoca pre-romana del IV secolo a.C. ma sono presenti anche tracce di una domus romana del I secolo a.C e di un complesso termale pubblico di inizio del II secolo d.C. Mentre di epoca più recente sono resti di età altomedievale (V-IX secolo).

Così, nelle sale 3 e 4 si possono ammirare la domus di età augustea e l’impianto termale di età flavia. In particolare, sono visibili il muro perimetrale e frammenti del pavimento a mosaico della domus signorile di età augustea. Mentre l’impianto termale, che si suppone fosse pubblico, è collegato con un imponente complesso direttamente al Foro romano.
Scendendo verso la sala 5, invece, si possono visitare le capanne risalenti all’Età del Ferro, dove si trovano resti del fondo, cioè i pavimenti in argilla battuta stesa sopra vespai di ciottoli e scaglie di pietra.

Si visita, solo il sabato e la domenica dalle 11 alle 17, la chiesa di San Giorgio. Fondata nella seconda metà del Duecento e rimaneggiata in periodo barocco, contiene numerosi frammenti dell'originale decorazione pittorica duecentesca, oltre ad alcuni affreschi risalenti al Seicento. Utilizzata come sala da concerti, pur essendo ancora consacrata, può essere visitata solo grazie ai volontari del Touring Club.

La Chiesa di Santa Maria della Carità (risalente al 1640), è visitabile dal martedì al sabato dalle 10 alle 17 e la domenica dalle 15 alle 18. A pianta ottagonale, è nota soprattutto per gli stucchi e gli affreschi realizzati in puro stile barocco. Particolare anche la fedele riproduzione della Santa Casa di Nazareth, il cui originale è custodito nel santuario della Santa Casa a Loreto.

Bergamo


Anche Bergamo, a ottobre, grazie ai volontari Touring apre le porte di due monumenti. Dal martedì alla domenica chi si trovasse in città può visitare la Chiesa di San Bernardino, risalente al XV secolo e conosciuta soprattutto poiché al suo interno è conservata, come pala d'altare, la tela “Madonna in trono con il Bambino i santi Giuseppe, Bernardino, Giovanni Battista, Antonio abate e angeli” realizzata da Lorenzo Lotto nel 1521.

È visitabile, solo sabato pomeriggio e domenica mattina, invece, la Chiesa del Santo Sepolcro, facente parte del complesso monastico di Astino, e consacrata alla fine del 1117. Il complesso monumentale della chiesa è immerso nel verde e si caratterizza per la sua pianta a croce "commissa" di inizio XII sec. d.C., a cui seguì un ampliamento nel 1500 che portò alla costruzione della Cappella del Santo Sepolcro. La struttura, circondata da un elegante chiostro cinquecentesco con archi a tutto sesto poggianti su colonne di arenaria, custodisce anche notevoli affreschi eseguiti da Francesco Zucco e risalenti all’incirca al 1624.

Padova


Il centro di Padova, città nota soprattutto per gli affreschi di Giotto della Cappella degli Scrovegni e per la Basilica di Sant'Antonio, racchiude alcuni importanti musei poco conosciuti al grande pubblico.
Dal giovedì alla domenica, i volontari del Touring accolgono i visitatori al Museo Diocesano, allestito, su una superficie di oltre 2.000 metri quadrati, all’interno del Palazzo vescovile.
Qui sono esposte preziose opere di pittura, scultura, oreficeria e paramenti sacri raccolti dalla Chiesa padovana. Tra i capolavori, è possibile ammirare alcuni dipinti di Giambattista Tiepolo. Nel percorso museale è anche inserita la cappella di S. Maria degli Angeli del 1495.

È aperto solo nei week end, invece, il Musme - Museo di Storia della Medicina, allestito nelle sale dell'ex ospedale S. Francesco Grande.
L’esposizione racconta la storia e lo sviluppo della medicina dal X al XIX secolo attraverso nuove soluzioni digitali.
La sala più particolare è quella che ospita il Teatro Anatomico, con un modello di corpo umano lungo 8 metri, che dialoga con il pubblico per far conoscere più a fondo l’anatomia e la fisiologia.

Napoli


Sono due i luoghi aperti dal Touring Club a Napoli nell'ambito dell'iniziativa Aperti per Voi. Da ottobre, infatti, ripartono le visite alla chiesa dei Ss. Severino e Sossio, in pieno centro storico e risalente al 1494. Chiusa dal 1980 a causa di un terremoto che l'aveva resa in parte inagibile, dal 2014 è visitabile solo grazie ai volontari Touring di Napoli che accolgono i turisti per soli tre giorni a settimana. Al suo interno vi lavorarono alcuni dei più importanti autori del Rinascimento a Napoli. Vale quindi la pena ammirare il ciclo di affreschi di Antonio Solario, del Cinquecento, che riprende le Storie della vita di san Benedetto, nel chiostro del Platano, considerata anche una delle più importanti testimonianze artistiche sulla vita santo.

Spostandosi verso la chiesa di S. Maria Egiziaca, invece, si ha un esempio affascinante di barocco napoletano. Fondata su un edificio trecentesco allestito in origine come un alloggio per le donne “traviate” e voluto espressamente dalla regina Sancha d'Aragona, moglie di Roberto d'Angiò, la chiesa custodisce anche preziose tele del Solimena, oltre a due dipinti di Luca Giordano e uno di Andrea Vaccaro.

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