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Colafranceschi: “Vi presento il mobile banking di UniCredit” OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Ha una applicazione ad hoc per iPhone, una per BlackBerry e una per i sistemi operativi Symbian. I possessori di palmari touchscreen invece possono connettersi all’apposito sito mobile, mentre chi ha un cellulare di vecchio tipo, può operare via sms. E a breve potrebbe arrivare anche l’applicativo per Android. Of ha chiesto a Alessandro Colafranceschi, Responsabile Global Online e Mobile Banking di UniCredit tutte le funzionalità e le caratteristiche dell’offerta mobile della banca

Colafranceschi: “Vi presento il mobile banking di UniCredit”

Tre mesi fa, su iTunes, è approdata (finalmente) la prima applicazione ufficiale firmata UniCredit, che consente di accedere al conto corrente anche in mobilità, semplicemente cliccando l’icona posta sul display touchscreen ad alta risoluzione del famosissimo iPhone. Ma ci sono anche application ad hoc per i possessori di un professionale BlackBerry o di un telefonino con sistema operativo Symbian. Mentre per chi in tasca ha un palmare di ultima generazione, c’è il sito mobile dedicato, più leggero rispetto alla versione web, che apre direttamente sulla pagina di log-in. In corso d’opera invece l’app per i cellulari che sfruttano il sistema operativo Android, firmato da Google. Alessandro Colafranceschi, Responsabile Global Online e Mobile Banking di UniCredit, spiega a Of tutte le funzionalità e le caratteristiche del banking in mobilità. E anticipa anche gli sviluppi futuri e progetti in arrivo.

Of: Finalmente è arrivata la prima applicazione ufficiale per iPhone...
Colafranceschi: Esatto, l’abbiamo presentata su iTunes 3 mesi fa.

Of: Con un po’ di ritardo rispetto agli altri big del mercato...
Colafranceschi: È vero. In realtà l’applicazione doveva uscire 6 mesi prima. Ma abbiamo posticipato per lavorare sulla sicurezza.

Of: E a cosa esattamente?
Colafranceschi: Abbiamo introdotto un mobile token, che produce One Time Password (OTP), cioè password usa e getta, direttamente sul display del cellulare. Così non serve portarsi dietro ogni volta la chiavetta fisica, perché il codice dispositivo richiesto per autorizzare i pagamenti viene prodotto direttamente dall’applicazione. In più, abbiamo lavorato per garantire la sicurezza dei dati trasmessi via mobile e per blindare il servizio contro eventuali tentativi di frode.

Of: E cosa si può fare dall’applicazione?
Colafranceschi: Per ora solo operazioni di base, per controllare il conto, consultare il saldo e la lista dei movimenti disposti, effettuare bonifici, ricaricare il cellulare e le carte prepagate. Ma in futuro ci saranno nuove funzionalità.

Of: Avete già in mente qualcosa?
Colafranceschi: Stiamo implementando nuovi servizi che usciranno nei prossimi mesi. Ad esempio, introdurremo la possibilità di controllare il portafoglio titoli e di fare operazioni di trading, per comprare e vendere azioni e obbligazioni sui principali mercati. In più, attiveremo funzionalità di gestione delle carte di credito ma anche della prepagata Genius Card.

Of: Perché puntare sull’Phone?
Colafranceschi: Circa 1 milione e mezzo di italiani ha in tasca il modello di punta di casa Apple. Però ovviamente non possiamo dimenticare i possessori degli altri 10 milioni di smartphone in circolazione. Ecco perché abbiamo lanciato applicazioni anche per sistemi operativi BlackBerry e Symbian.

Of: Ma non per Android, quello di Google...
Colafranceschi: Per ora no. Ma abbiano già iniziato a lavorarci. Anche se ci sono altri modi per operare sul proprio conto in mobilità.

---- Of: Altri modi? Quali?
Colafranceschi: Innanzitutto c’è il mobile site ad hoc: m.unicredit.it, creato su misura per la gestione del conto via browser.

Of: Dunque raggiungibile da un qualsiasi smartphone...
Colafranceschi: Esatto. Il sito è più leggero della pagina web ufficiale, e si apre direttamente sulla sezione personale di log-in. Per accedere basta aprire il browser del telefonino e scrivere l’indirizzo completo nella Url. Ma è più facilmente fruibile da telefonini con display ad alta risoluzione e di dimensioni un po’ più grandi, tipo i palmari touchscreen.

Of: E oltre al sito mobile?
Colafranceschi: Si può operare anche via sms. E per questo servizio non serve nemmeno avere uno smartphone ultimo modello.

Of: Come funziona?
Colafranceschi: Si invia alla banca un sms con il nome dell’operazione richiesta, e la banca rimanda al cliente un sms con le informazioni desiderate. Via sms si può ad esempio richiedere il saldo (scrivendo “saldo” alla banca) ma anche effettuare operazioni dispositive come la ricarica del cellulare. Inoltre, a richiesta, si può attivare il servizio di alerting che informa, sempre via messaggio, ogni volta che sul conto vengono registrate operazioni dispositive di pagamento.

Of: Ma i clienti li usano davvero questi servizi?
Colafranceschi: Per ora abbiamo 300.000 clienti attivi via smartphone. Mentre sono 50.000 quelli che hanno scaricato le applicazioni dedicate negli ultimi 3 mesi, da quando cioè siamo entrati sul mercato. Anche se non tutti sfruttano tutte le funzioni offerte.

Of: E quali vengono utilizzate di più?
Colafranceschi: Sicuramente quelle informative. Ma siamo ancora all’inizio, manca dimestichezza nell’utilizzo dello strumento, e ci vuole tempo per passare dall’esplorazione all’operatività. Quel che è certo è questi numeri sono destinati a crescere.

Of: Ne è sicuro?
Colafranceschi: Le cose stanno cambiando molto velocemente e c’è un elevatissimo numero di persone che si sta muovendo verso la navigazione mobile. Per ora i dati parlano di 6 milioni di utenti che usano internet sul telefonino, e di questi, il 38% sfrutta il browser del cellulare per consultare e operare sul conto corrente. Ma gli smartphone continuano a crescere e a diffondersi.

Of: Dunque c’è spazio per una ulteriore evoluzione?
Colafranceschi: Certo. I servizi continueranno ad evolversi anche se non rimpiazzeranno l’home banking gestito via Pc. Si tratterà più che altro di una multicanalità basata sull’integrazione delle diverse piattaforme tecnologiche.

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