logo-mini
L’autorità per l’energia: “Come fare per non pagare di più” OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Sono appena arrivate le tariffe biorarie. Ma a fine anno cambierà ancora tutto. Cosa aspettarsi? Ci saranno aumenti dei prezzi? Come funziona il nuovo sistema tariffario? Come imparare a risparmiare sulla bolletta? Meglio modificare le proprie abitudini di consumo? Of-Osservatorio finanziario ha incontrato Alberto Grossi, Direttore Tutela dei consumatori e qualità del servizio dell’AEEG, l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Che spiega come evitare bollette più salate

L’autorità per l’energia: “Come fare per non pagare di più”

La novità è che a gennaio sono arrivate le nuove tariffe biorarie dell’AEEG obbligatorie per tutti. Con prezzi della componente energia più elevati nelle fasce orarie diurne dei giorni lavorativi, dalle 8 alle 19, e tariffe ridotte di sera, nei fine settimana e durante le feste. L’obiettivo? Spostare la maggior parte dei consumi delle famiglie, dalle fasce più costose a quelle meno care, in modo da adeguare i prezzi applicati ai costi di produzione dell’energia elettrica, che variano nell’arco delle 24 ore. Perché l’energia non può essere immagazzinata o stockata, ma si può consumare solo in tempo reale. Ecco perché il costo necessario a produrla è più alto durante il giorno, quando la domanda è più consistente e il consumo molto maggiore, mentre si riduce di notte e nei fine settimana, quando produzioni inferiori riescono a soddisfare domande meno ingenti. Ma di quanto varierà il prezzo finale? Come funziona il nuovo sistema tariffario? Come imparare a risparmiare sulla bolletta, anche in tempi di tariffe biorarie? Of-Osservatorio finanziario ha incontrato Alberto Grossi, Direttore Tutela dei consumatori e qualità del servizio dell’autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG). Che spiega anche come scegliere l’offerta migliore sul mercato libero e quali passaggi seguire per cambiare il contratto di fornitura.

Of: Da quest’anno sono arrivate grandi novità per il mercato dell’energia elettrica...
Grossi: Esatto, abbiamo introdotto un nuovo sistema di prezzi biorari

Of: Obbligatorio per tutti?
Grossi: Per tutti i consumatori dotati di contatori elettronici in grado di leggere i consumi per fascia oraria che sono ancora nel servizio di maggior tutela e che decidono di non passare per il momento al mercato libero. Più di 20 milioni di famiglie.

Of: E gli altri?
Grossi: I fornitori stanno provvedendo a completare la sostituzione dei vecchi contatori con quelli elettronici, riteniamo che il processo possa concludersi entro il primo semestre del 2011.

Of: Quindi le nuove tariffe entreranno in vigore anche per queste famiglie?
Grossi: Certo. Le famiglie saranno comunque avvertite nei sei mesi che precedono l’applicazione dei nuovi prezzi biorari, attraverso tre avvisi informativi inseriti in ciascuna delle ultime tre bollette. In questo modo, entro gennaio 2012 il nuovo sistema di prezzi biorari sarà applicato automaticamente a tutti i clienti che decidono di restare nel mercato di maggior tutela.

Of: E come funziona?
Grossi: In pratica, non esiste più solo un unico prezzo per l’energia elettrica consumata. Ma i prezzi si distinguono in base alle fasce orarie di utilizzo: la F1, la fascia di punta che va dalle 8 alle 19 dei giorni feriali, costa un pochino di più. Mentre di primo mattino, di sera di notte e nei giorni festivi, compresi sabato e domenica si paga di meno.

Of: Quanto di meno?
Grossi: Beh, per ora la differenza fra i due prezzi è solo del 10%. Siamo in un periodo di transizione e quindi abbiamo deciso di procedere gradualmente. Ma da gennaio 2012 il divario tra le due fasce sarà più consistente e rifletterà l’effettiva differenza di costo dell’energia.

Of: A quanto si arriverà?
Grossi: Non è possibile prevederlo ora. Quello che posso dire è che dipenderà dai costi effettivi di produzione dell’energia

---- Of: Vengono i brividi. Quindi vuol dire che aumenterà la bolletta?
Grossi: L’aumento o la diminuzione delle bollette non dipende dai prezzi biorari ma dall’andamento del petrolio sui mercati internazionali. Se il prezzo del barile cresce possono esserci aumenti; se diminuisce o aumenta in modo contenuto, le bollette si riducono come è accaduto in quest’ultimo anno. Infatti, nel 2010 le famiglie hanno pagato per la luce quasi 30 euro in meno del 2009, con una diminuzione di circa il 6%.

Of: Come mai si è reso necessario questo passaggio?
Grossi: L’obiettivo è di rendere più equo il sistema, cercando di allineare il più possibile il prezzo di consumo al costo di produzione. In questo modo si ricava anche un beneficio ambientale perché si risparmiano i carichi di punta del sistema produttivo nazionale e si riducono le emissioni. Inoltre il nostro obiettivo è quello di spingere gli utenti a una diversa modalità di consumo che aiuti l’ambiente, l’efficienza e, con un po’ di attenzione, anche la bolletta.

Of: Perché diversa?
Grossi: I prezzi biorari consentono di risparmiare solo se la maggior parte dei consumi viene spostata dalla fascia di punta a quella meno costosa. Quindi diventa più economica se si riesce a spostare almeno il 66,67% dei propri consumi oltre le 19 di sera, di primo mattino o nei fine settimana e festivi.

Of: Ma come si fa a sapere quanto si consuma?
Grossi: Con i contatori elettronici, teleletti e telegestiti. Inoltre, nelle nuove bollette, abbiamo imposto ai venditori di indicare anche la ripartizione dei consumi effettuati divisi per fascia oraria. In più, per aiutare i consumatori, abbiamo pubblicato sul sito dell’Autorità (www.autorita.energia.it) uno strumento ad hoc per valutare il “peso” energetico di ciascun elettrodomestico: il pesa consumi.

Of: Come funziona?
Grossi: In pratica si inserisce il numero di volte che si utilizza un determinato elettrodomestico durante il giorno, o il numero di ore, e il calcolatore elabora in automatico la percentuale di consumo che si spostasse nelle fasce con prezzi inferiori. Così si può conoscere il comportamento di consumo più adatto per riuscire ad ottenere un guadagno in termini di minor costo della bolletta.

Of: Facciamo qualche esempio. Cosa è meglio utilizzare dopo le 19?
Grossi: Ovviamente gli elettrodomestici a consumo maggiore. Come, ad esempio, ferro da stiro, lavatrice, lavastoviglie e asciuga capelli.

Of: Ok. Ma se proprio non si può spostare l’utilizzo nelle fasce a tariffazione inferiore?
Ovviamente si avrà una bolletta più elevata. Ma si può sempre optare per il mercato libero.

Of: Cioè?
Grossi: Si può scegliere di cambiare fornitore, optando per una delle tante offerte sul mercato. Scegliendo la tariffazione che si adatta meglio alle proprie esigenze. Ci sono ad esempio quelle a tasso bloccato, con prezzi che restano fissi per uno o due anni, quelle biorarie e quelle monorarie.

Of: Ma come si sceglie l’offerta migliore?
Grossi: Noi abbiamo messo a punto e pubblicato sul nostro sito ormai da due anni uno strumento, il Trova Offerte che permette di mettere a confronto tutte le promozioni su piazza dei diversi venditori. Basta inserire il codice di avviamento postale del comune e impostare la ricerca selezionando anche la quantità di consumi medi per fascia ed eventuali preferenze tra offerte monorarie o biorarie e indicizzate o a prezzo fisso.

---- Of: E il sistema calcola la spesa annua...
Grossi: Più che spesa direi stima. Perché il calcolo si basa su valori validi oggi che potrebbero non essere più gli stessi tra un anno. Inoltre sarebbe sbagliato valutare un’offerta solo in base al risparmio economico.

Of: Sbagliato?
Grossi: Ovviamente il prezzo dell’energia è una delle variabili fondamentali. Ma non può essere l’unica ad essere presa in considerazione. Bisogna anche imparare a valutare attentamente tutte le caratteristiche del prodotto che si va ad acquistare e le condizioni contrattuali applicate.

Of: Quali ad esempio?
Grossi: Gli oneri extra come le spese di spedizione della bolletta a casa, se previste, le modalità di comunicazione con il venditore o eventuali limitazioni implicite. Che possono incrementare il costo finale della bolletta. O fornire un servizio non adatto alle reali necessità della famiglia.

Of: Dunque cosa bisogna valutare per prendere la decisione giusta?
Grossi: Per prima cosa è necessario conoscere i propri consumi. È chiaro, che una famiglia con figli piccoli, che passano magari il pomeriggio in casa dopo la scuola, abbia necessità diverse rispetto ad un nucleo famigliare con figli adulti che lavorano e stanno fuori tutto il giorno.

Of: E secondo?
Grossi: Bisogna considerare la propria capacità di utilizzo della rete. Chi usa abitualmente internet potrà optare per un’offerta dedicata, che invia le bollette esclusivamente online, eliminando così i costi per l’invio cartaceo.

Of: Ma come avviene il passaggio dalla maggior tutela al libero mercato?
Grossi: Basta scegliere una nuova offerta e sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura. Mentre il nuovo venditore si incarica di inoltrare la richiesta di chiusura del vecchio contratto al venditore precedente.

Of: E quanto tempo ci vuole?
Grossi: Non è una procedura che avviene molto velocemente. Servono in media due o tre mesi, dipende dal giorno di stipula del contratto. Comunque la data prevista per il passaggio effettivo deve essere comunicata dal nuovo venditore al momento della firma del contratto.

Of: Ma ha un costo aggiuntivo?
Grossi: No, nessuno. A parte eventuali spese connesse con la sottoscrizione del nuovo contratto, tipo bollo e deposito cauzionale o altra garanzia, che dipendono interamente dal fornitore.

Of: Però la maggior parte dei clienti resta ancora nel mercato tutelato...
Grossi: È vero, ma le cose stanno cambiando. La liberalizzazione è iniziata solo nel 2007, e in poco più di tre anni oltre il 13% dei consumatori domestici ha scelto di spostarsi sul libero mercato. Una percentuale di crescita considerevole.

Of: Destinata ad aumentare?
Grossi: Dal 1 luglio 2007 al 30 settembre 2010, i clienti domestici (al netto dei rientri in maggior tutela) sul mercato libero sono arrivati a 3.735.355. Vale a dire il 13% del totale. Indubbiamente è una tendenza inevitabile.

Of: E questa è una buona notizia?
Grossi: Un’ottima notizia! Vuol dire che aumenta la concorrenza e dunque migliorano anche la qualità e la quantità delle offerte in circolazione.

Of: Ma quindi l’obiettivo è un po’ quello di spingere i consumatori verso il mercato libero?
Grossi: Il nostro obiettivo è promuovere la concorrenza e tutelare i consumatori, garantendo scelte sempre più libere, consapevoli, informate e convenienti a livello di prezzi e di qualità dei servizi. Tutto ciò nella convinzione che il potere dei consumatori è uno strumento veramente forte, che consente di sostenere di continuo la migliore efficienza del mercato.

» Torna alla homepage dello speciale

© Riproduzione riservata Of-Osservatorio finanziario

Leggi Anche:


Contatti

OF Osservatorio Finanziario

OfNews è una realizzazione di OF Osservatorio Finanziario. Leggi Privacy Policy (formato PDF)

Visita il sito