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Of-Miglior Prepagata 2016. La carta è nel cellulare OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Pagare con il cellulare bollettini postali e il parcheggio nelle aree di sosta. Fare shopping online, comprare i biglietti di musei ed eventi e accedere ai mezzi pubblici. E, ancora, trasferire denaro istantaneamente utilizzando il numero di cellulare. E fare acquisti scattando semplicemente una fotografie. I pagamenti si fanno con lo smartphone. Nell’ultimo anno c’è stata un’esplosione di servizi attivati dalle banche. Ecco cosa permettono di fare

Of-Miglior Prepagata 2016. La carta è nel cellulare

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Un tempo c’era solo PayPal. Poi è arrivato l’annuncio dei big delle telecomunicazioni, da Apple a Google che hanno stravolto gli equilibri di un mercato ancora agli albori. Il settore dei mobile payments, cioè i pagamenti da cellulare, è in fermento. Apple ha lanciato il suo servizio, Apple Pay, anche se per ora è sbarcato solo nel Regno Unito. Google ha avviato una nuova versione del suo Wallet. Intanto, anche Samsung e LG sono entrate nel mercato internazionale dei pagamenti via telefonino. In attesa che giungano notizie certe in merito a un possibile arrivo anche in Italia di questi servizi, gli istituti di credito hanno iniziato ad avviare sperimentazioni e servizi. Alcuni già diffusi a livello nazionale. Altri, invece, hanno per ora funzionalità attive solo a livello locale. Le novità degli ultimi mesi si sono susseguite velocissime. E riguardano tre ambiti di sviluppo.

Uno dei servizi più diffusi, tra i più sviluppati dagli istituti di credito, è il cosiddetto P2P (peer-to-peer): abilita il trasferimento istantaneo di denaro tra una gruppo o community di persone, utilizzando il numero di telefono cellulare. Basta installare l’apposita app e collegarla al conto corrente o carta prepagata, in versione sostituisci conto (con codice Iban). Ad oggi in Italia le 4 piattaforme più note sono: le due multibanca, Jiffy, del Gruppo SIA, la società italiana che opera nel settore dell'ICT e Zac dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane. E le piattaforme di Banca Sella, Hype e di Banco Popolare, Chat&Cash.

La seconda area di sviluppo riguarda i pagamenti da remoto (remote payments). In questa categoria rientrano i cosiddetti wallet, cioè i portafogli virtuali. Anche in questo caso si usa un'app alla quale si associa una o più carte di pagamento. La piattaforma di pagamento più usata sul web con questo metodo è MasterPass di MasterCard: per disporre acquisti sui portali di mobile-commerce basta inserire la password personale associata all’account, senza dover digitare di volta in volta i codici di carta di credito. Un po' come accade con PayPal. I siti di e-commerce che accettano questo tipo di pagamento sono oltre 220mila in tutto il mondo, tra i quali, Alitalia, Trenitalia, Esselunga e Saldi Privati. Ma c'è anche un altro modo di pagare in remoto: fotografando un apposito codice a barre bidimensionale, come quello stampato di solito sui bollettini postali, e che può essere messo anche su volantini, vetrofanie, cartelloni pubblicitari. Oppure con un Qr-Code. Si tratta di un metodo che riscuote successo soprattutto per il pagamento di biglietti di viaggio.

---- Pagare in negozio con il cellulare con tecnologia Nfc
Infine, la terza area di sviluppo degli acquisti da cellulare è nota come proximity payments, letteralmente: pagamenti di prossimità o c-less, senza cioè bisogno di strisciare o inserire una carta. Lo smartphone funziona proprio come una carta di credito: si avvicina a un Pos (il classico lettore bancomat) abilitato a leggere le transazioni a “distanza” e il pagamento è effettuato. Fino al limite dei 25 euro non serve nemmeno inserire il codice Pin, così come avviene per tutte le carte c-less ormai molto comuni anche da noi. Per poter utilizzare il servizio, però, è necessario possedere un cellulare dotato di antenna con tecnologia Nfc (Near Field Communication), e immagazzinare al suo interno i dati sensibili relativi alla carta di credito o prepagata.

Sono due le tecnologie che consentono l’inserimento delle informazioni sicure. La più nuova è quella che abbina al contactless il nuovo sistema HCE cloud-based, consentendo di immagazzinare i dati relativi alle carte di pagamento online, nel servizio della propria banca e non dentro la SIM card del cellulare, cioé con l'altra tecnologia oggi sempre meno utilizzata. Il cellulare, però, deve però essere sempre collegato a Internet.

---- Ecco i servizi attivati dagli istituti di credito
Intesa Sanpaolo: PayGo per i proximity payments con HCE e JiffyPay per i trasferimenti P2P. Entrambi i servizi sono inseriti nell’app di mobile banking del Gruppo, La Tua Banca. Presente anche un servizio mobile per l’acquisto dei biglietti dei mezzi di trasporto.

UniCredit: Mobile+ per remote payments e il P2P (Jiffy) e Mobile + Tap&Go per i proximity payments.

MPS: Wallie per P2P (Jiffy) e remote payments.

Widiba: MoviPay per il P2P (Jiffy).

BNL Gruppo BNP Paribas e Hello bank!: YouPass Transfer per il P2P (Jiffy), YouPass Proximity per i pagamenti senza contatto e YouPass Wallet per acquisti online.

UBI Banca: UBIPay offre il P2P (Jiffy) e i poximity payments.

Banca Sella: Hype per i trasferimenti P2P e Hype Wallet per i pagamenti da remoto, compreso l’acquisto dei biglietti dei mezzi di trasporto.

Cariparma, Gruppo Crédit Agricole: NowPay per i P2P (Jiffy).

CheBanca!: WoW! per i remote payments e il P2P (Jiffy). Permette anche di ricaricare gli abbonamenti delle principali aziende di trasporti pubblici, e di pagare la sosta su strisce blu nei comuni di Bologna e Roma.

Banca Mediolanum: Mediolanum Wallet per proximity e remote payments e P2P (Jiffy).

Banca Popolare di Vicenza: Il servizio BPVi MoneyGO! (Jiffy) è inserito nell’app di mobile banking BPViGO!.

Banca Carige: Nell’app di mobile banking è stato inserito il trasferimento fondi in modalità P2P (Jiffy).

Banco Popolare: Chat&Cash per il P2P e YouPay Mobile per i remote payments. E’ inclusa anche la possibilità di acquistare i biglietti di mostre ed eventi e di pagare le aree di sosta.

Creval: nell’app Bancaperta è stato inserito ZAC, il servizio P2P dell’ Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (ICBPI).

PosteMobile: Proximity payments, anche per il pagamento dei biglietti dei mezzi di trasporto di Milano e Torino.

Tante anche le novità in arrivo, già annunciate, e tutte nell’ambito dei trasferimenti P2P. ZAC, il servizio dell’ICBPI sarà presto disponibile anche per i clienti di CSE (partirà inizialmente con Banca Popolare del Lazio, Banca Popolare Pugliese e Cassa di Risparmio di Ravenna) e Cedacri (iniziando da Unipol Banca, Banca Popolare di Bari e Cassa di Risparmio di Bolzano). Jiffy del Gruppo SIA, invece, sarà attivato da Veneto Banca, Banca Popolare di Milano, Webank, Poste Italiane, Volksbank, Banca Popolare di Sondrio e Raiffeisen.

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