logo-mini
Occhio al prestito OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Sono sempre di più gli italiani che s’indebitano, mentre i tassi di interesse applicati dagli istituti di credito aumentano del 19,50% rispetto al 2007. È quanto emerge dall’indagine condotta da Of-Osservatorio Finanziario, che mette in guardia dalle finanziarie specializzate, ancora più care.

Occhio al prestito

“Il mercato del finanziamento sta subendo un’evoluzione”, osserva Andrea Gnetti, Responsabile Mass Market Customers della Divisione Retail Italia di UniCredit che chiarisce, “sta diventando una forma di gestione del proprio ‘portafoglio’ per programmare tutte le spese importanti”. Dalla macchina ai mobili per la casa, dall’istruzione dei figli ai viaggi e alle vacanze, dalle cure mediche al matrimonio. “Perché il ricorso al credito è un risultato della modernità e dei cambiamenti radicali delle tendenze di consumo”, chiarisce Luciano Ambrosone, Responsabile Prodotti di Impiego, Direzione Marketing e Privati, Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo che avverte, “non è un semplice indicatore di maggiore povertà, ma ha un ruolo fondamentale nella crescita economica del nostro Paese”.

E rispetto al 2007, le famiglie italiane si indebitano di più, con una crescita dei prestiti personali sottoscritti per varie finalità pari al +1,4%. Il valore complessivo erogato è pari a circa 60,7 miliardi di euro, dei quali il 35% è rappresentato dai prestiti personali. È quanto emerge dai dati raccolti dall’Osservatorio Assofin e relativi al 2008.

L’Osservatorio Finanziario è in grado di fornire qualche cifra in più particolarmente significativa. I tassi di interesse applicati ai finanziamenti ai privati concessi dalle banche, aumentano. Rispetto a marzo 2007, infatti, il Taeg, cioè il tasso di interesse complessivo applicato ad un finanziamento, è aumentato, in media, del 19,50%, passando da quota 9,6387% di due anni fa all’attuale 11,52%. Of-Osservatorio Finanziario ha posto a confronto un campione rappresentativo di prestiti personali, analizzati nella loro versione standard, adatti cioè a rispondere ad ogni tipo di finalità e riservati ad un target generico, emessi da altrettanti istituti di credito.
L’incremento non è in linea con l’andamento ribassista dei tassi Bce ed Euribor a cui sono agganciati gli interessi percentuali. Rispetto al 2007, infatti, rileva l’indagine svolta da Of, il tasso Euribor a 3 mesi, è calato da quota 3,856% all’attuale 1,354% (media del 4 maggio 2009), mentre lo spread applicato al tasso di interesse del finanziamento, cioè la percentuale di guadagno della banca, ha subito un aumento pari a ben il +75,77%, passando dal 5,78% medio di marzo 2007 al più consistente 10,16% registrato a maggio 2009.
“Il motivo è che la crisi finanziaria internazionale ha determinato delle tensioni sia sul costo della raccolta per le operazioni di medio-lungo termine, sia sul rischio di credito. Entrambe queste componenti rappresentano un costo e assorbono una parte dello spread applicato al cliente”, spiega ancora Ambrosone (Intesa Sanpaolo), “E’ chiaro dunque che quando questi costi aumentano è necessario ricercare nuovi punti di equilibrio”.
Tuttavia, negli ultimi due anni molte cose sono cambiate sul fronte prestiti. Tre le maggiori novità rilevate da Of: i tassi di interesse, la durata massima del piano di rientro, la soglia massima erogata.

I tassi
Aumentano i tassi di interesse applicati da Intesa Sanpaolo a Prestito Multiplo, il finanziamento con un Taeg, cioè con un tasso annuo effettivo globale pari al costo complessivo del finanziamento, del 12,83%, che va a sostituire Prestintesa, il prestito preso in esame nella rilevazione di marzo 2007 e caratterizzato da un taeg fissato a quota 9,279. Creditopplà di Banca Popolare di Bergamo, ora Ubi Banca, invece, vede aumentare il tasso effettivo globale annuo percentuale dal 9,37% del 2007, all’attuale 13,54%. Prestissimo di CR Firenze passa dal 8,910% ad un più consistente 11,60%, mentre il Taeg di Extracash di Fineco aumenta di poco più di un punto percentuale, dal 9,33% di due anni fa, all’aggiornato 10,42%. Già Tuo di Unipol (ora UGF Banca) registra un taeg pari a 10,79%, maggiorato rispetto alla precedente rilevazione di 1,33 punti percentuali, Prestito BancoPosta passa dal 9,28% al 9,94%, mentre Fragola Più Variabile di BPER arriva al 13,545% dal Taeg iniziale di 11,06%. Unicredit Banca con Creditexpress Dynamic passa dal 10,18% del 2007 all’attuale Taeg di 11,66% (massimo 13,42%). “L’offerta”, chiarisce Gnetti (Unicredit), “viene sempre più personalizzata sulle caratteristiche del cliente, cioè il suo profilo di rischio e la sua capacità reddituale, sulla base della quale si determina l’importo finanziabile ed il prezzo appropriato per la valutazione della rata ottimale”.
Infine, è il migliore del campione Prestidea, il finanziamento di Banca Sella che, rispetto all’indagine edizione 2007 incrementa il proprio tasso di interesse di solo mezzo punto percentuale, portandosi a quota 9,87%.

La durata
Con l’incremento dei tassi di interesse, però, anche la durata media del prestito si allunga e il piano di ammortamento medio del finanziamento sottoscritto aumenta, in soli due anni, del 12,39%. Mentre infatti, emerge dall’indagine di Of, nel 2007 in media, il tempo massimo consentito per estinguere il debito era pari a 72,63 mesi, oggi, a maggio 2009, il finanziamento si dilata fino ad un massimo di 81,6 mesi. Merito di prestiti come Prestito BNL Revolution di BNL che sostituisce Flexirata Mia, preso in esame nell’indagine datata marzo 2007, raddoppiando il limite massimo di rimborso e arrivando ad una soglia massima di 120 mesi. O ancora di Prestito Personale Realizza di Banca Popolare di Verona che porta a 120 mesi il periodo massimo di ammortamento del debito, fissato, fino a due anni fa per Prestito Pronto, a 60 mesi. Mentre Creditexpress Dynamic di Uncredit allunga il limite massimo da 72 a 84 rate mensili. E porta a 120 mesi il limite di estinzione del prestito, ampliando così la media del campione, anche il nuovo Every Day di Santander Consumer Bank, in promozione fino al 31 luglio 2009. Ma solo se i sottoscrittori del finanziamento sono dipendenti o pensionati. In caso contrario i tempi di rimborso si riducono a 84 mesi.

La soglia massima
Mentre i tassi aumentano e la durata media del piano di ammortamento si dilata, diminuisce, invece, la soglia massima di capitale che è possibile prendere a prestito. Perché in tempi di incertezza finanziaria le banche vogliono andare sul sicuro. Se, infatti, due anni fa, era possibile sottoscrivere un prestito medio pari a 44.284 euro, oggi la somma massima consentita non supera i 36.500 euro. Una riduzione pari al 17,47%. Scompare, ad esempio, il prestito Personale di Banca Mediolanum, che prevedeva nel 2007 l’importo maggiore del mercato fissato a quota 250.000 euro, rimpiazzato, oggi, da Prestito Personale con Garanzia che non supera la molto più modesta soglia massima di 20.000. Fido Continui di Creval, invece, porta a 30.000 euro l’importo massimo erogabile che nell’ultima rilevazione era pari a 50.000 euro, mentre Prestito @me Small di Webank, entrato nella rilevazione di maggio 2009 con un plafond di 10.000 euro massimi, contribuisce ulteriormente ad abbassare la media.
Ma c’è anche chi, nuotando contro corrente, aumenta l’importo massimo ottenibile a prestito. È il caso ad esempio di Prestito BNL Revolution che, sostituendo Flexirata Mia, amplia l’ammontare massimo del prestito da 30.900 euro alla cifra tonda di 100.000 euro. Prestissimo, di CR Firenze arriva ad una soglia di 50.000 euro, dai 30.500 previsti due anni fa, mentre Banca Popolare di Verona, sostituendo Prestito Pronto con Prestito Personale Realizza, arriva a sfiorare il tetto dei 105.000 euro. E infine c’è anche chi, come Intesa Sanpaolo, crea un prestito, Prestito Maxi, che può quasi sostituire il classico mutuo. Perché si può chiedere a prestito una somma che va da un minimo di 31.000 euro fino ad un massimo di 75.000, nella versione chirografaria. Mentre chi sceglie la versione pignoratizia può ambire ad un finanziamento massimo pari a ben 300.000 euro, il più alto concesso sul mercato. Ma anche in questo caso i tempi di estinzione del debito sono abbastanza contenuti, non superando, infatti, i 120 mesi.


Vedi anche:
Finanziamenti su misura
Le finanziarie: più larghe di manica. E più care

Leggi Anche:


Contatti

OF Osservatorio Finanziario

OfNews è una realizzazione di OF Osservatorio Finanziario. Leggi Privacy Policy (formato PDF)

Visita il sito