LONG LIFE 2016

L'aspettativa di vita si allunga: fino a 120/ 150 anni. Nasce una nuova disciplina: la silver economy. E si amplia l'offerta di prodotti di rispamio per creare un "quarto reddito". Ma mentre si vedono importanti progressi nella lotta a patologie gravi, cresce il rischio di nuove malattie. Ma l’anziano è ancora il saggio del villaggio: il confronto con le altre specie animali. Cinema e letteratura scandagliano i sentimenti della quarta età

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La ricetta per investire sulla vita che si allunga
Elisa Vannetti/ 21 giugno, 2016
Salute, benessere e tempo libero. La ricetta per investire sulla vita che si allunga

Come soddisfare una maggiore disponibilità finanziaria di lungo periodo per sostenere un pensionamento prolungato? Puntando sulle società che dai trend demografici trarranno i maggiori benefici. Ecco cosa consigliano gli strategist



L'allungamento delle aspettative di vita ha conseguenze dirette sulle scelte di portafoglio. Come conciliare infatti l'esigenza di una maggiore disponibilità finanziaria di lungo periodo con il crollo dei rendimenti del mercato del reddito fisso?  Il problema è più che mai attuale, e, diciamolo subito, di difficilissima soluzione.

La scorsa settimana il rendimento del Bund decennale tedesco è sceso per la prima volta in territorio  negativo (-0,004%), raggiungendo così la gran massa delle obbligazioni tedesche che per scadenze inferiori a 10 anni pagano da tempo tassi  sottozero. Il "generoso" Btp decennale italiano offre invece  l'1,45%.  I tassi sui Bot sono negativi.



E' chiaro che con la crisi dei rendimenti obbligazionari, chi vorrà disporre di risorse finanziarie compatibili con l'allungamento della durata media di vita dovrà aumentare la quota di risparmio. E modificare le scelte di portafoglio per individuare classi di attivi più rischiosi ma anche più remunerativi. Le azioni sono il naturale candidato per questa scelta. Tuttavia un'occhiata all'andamento recente delle principali borse mondiali è sconfortante. Per limitarci al listino di Piazza Affari, l'indice Ftse Mib delle grandi capitalizzazioni ha perso circa il 20% del suo valore da gennaio a oggi portandosi poco al di sopra dei 16mila punti.

Siamo dunque lontanissimi dai massimi (40mila punti) del settembre del 2007, "l'età dell'oro" precedente alla Grande Crisi iniziata nel 2008. Resta intatta l'aspettativa ( o la speranza)  che “l’investimento azionario possa offrire rendimenti più elevati attraverso il guadagno in conto capitale dei titoli o la distribuzione di dividendi”, ribadisce Walid Azar Atallah (foto in basso), Thematic Equity Fund Manager di CPR AM, la controllata di Amundi Sgr specializzata nell’azionario tematico. Ma anche le scelte di portafoglio azionario dovranno cambiare logica, e in profondità. "Probabilmente solo orientandosi verso quelle società che risultano esposte positivamente agli attuali trend demografici e di sviluppo di lungo periodo si potranno ottenere risultati all'altezza delle aspetattative e dei bisogni”, commenta il gestore.

Invecchiare, e guadagnarci pure 

L'invecchiamento della popolazione gioca a favore dello sviluppo di un numero considerevole di settori dell'economia. Tra quelli che ci guadagneranno di più, ci sono, naturalmente, le società farmaceutiche che, a livello globale, non a caso, continuano a collezionare risultati di borsa sorprendenti, anche su periodi di tempo medio-lunghi.

L’indice S&P Global 1200 Healthcare, che raccoglie tutte le principali società del mondo operanti nell’ambito della salute e del benessere, per esempio, negli ultimi cinque anni ha fatto registrare una performance dell’81,68%, il 107% in più rispetto al benchmark di riferimento.

Più volatile e ricco di incognite è invece l’andamento delle società attive nel biotech, segmento del settore farmaceutico composto principalmente da aziende di piccole e medie dimensioni attive nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci. I profitti di queste aziende, e di conseguenza anche le loro performance di borsa, infatti, dipendono direttamente dal successo di uno o di pochissimi principi attivi adatti alla cura di determinate patologie. Detto in altri termini, se il nuovo farmaco fa boom il valore di borsa della società che lo produce cresce esponenzialmente. Al contrario un insuccesso può far precipitare rovinosamente le quotazioni. Ma al di là della fortissima volatilità di questi titoli, i guadagni di lungo periodo possono essere ingenti. Come dimostra l’andamento dell'indice S&P Biotechnology Select Industry che da giugno 2011 ha ottenuto una performance positiva di circa il +150%.  


Il portafoglio

Quali azioni scegliere, dunque? Guardando a un orizzonte di breve e medio periodo, la banca d’affari americana Morgan Stanley ha stilato una lista dei titoli delle società farmaceutiche che potrebbero crescere maggiormente nel prossimo futuro.

Ecco allora che, per chi investe oltre confine, nella top list di Morgan Stanley, c’è Roche, la multinazionale elvetica che capitalizza 213 miliardi di franchi svizzeri e con un utile per azione in rialzo dal 2017 al 9%.

Ha rating positivo secondo la banca d’affari americana anche il gruppo danese NovoNordisk, specializzato nella cura del diabete, dell'emofilia e dei disturbi della crescita, che capitalizza 926 miliardi di corone, e con un utile per azione previsto in crescita del 13% nel 2016 e del 14% nel 2017.

A Wall Street, invece, è quotata la multinazionale biofarmaceuticaAbbVie, focalizzata sulla ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti farmaceutici, con una capitalizzazione di 98 miliardi di euro e un utile per azione (eps) che dovrebbe aumentare del 9% nel 2016 e del 22% nel 2017.  


Anziani attivi: tempo libero e hi-tech

“Contrariamente a quanto si crede, le società farmaceutiche e del settore sanitario non saranno le uniche a trarre beneficio dai trend demografici in atto”, precisa Walid Azar Atallah. “Anche le attività connesse ai settori del tempo libero, come le società del mondo dei media e quelle collegate ai viaggi saranno influenzate positivamente”.

Le politiche di investimento, infatti, fondano le loro radici sull’assunto che, oggi, i senior sono anche consumatori attivi, in buone condizioni fisiche, con molto tempo libero a disposizione e (mediamente) con le risorse economiche sufficienti per acquistare prodotti e servizi legati allo svago e al tempo libero.

  La ricetta di Amundi, quindi, prevede all’interno del fondo tematico azionario Silver Age un’allocazione maggiore riservata proprio ai titoli di società attive nel campo del tempo libero (22,9% del portafoglio), come Compass Group, per esempio, l’azienda inglese specializzata nel campo della ristorazione.

Mentre Robeco Asset Management, la casa di gestione con sede a Rottherdam, nel suo Global Consumer Trends Equities preferisce includere per lo più aziende esposte alla digitalizzazione dei consumi, all’aumento della spesa nelle economie emergenti e alla sempre maggior attenzione alle questioni ambientali.

Ecco quindi che, fra i tre titoli più rappresentati in portafoglio vi sono Facebook, Google e Apple.

Gli strategist della casa di gestione suggeriscono anche di puntare su Netflix, la più grande tv on demand in streaming a stelle e strisce con circa 40 milioni di abbonati nei soli Stati Uniti. Mentre invitano a stare alla larga daSamsung Electronics e Yahoo!, in difficoltà a causa della loro posizione nei rispettivi mercati di sbocco.


Auto,  bellezza e sicurezza

“Anche il settore della cura della persona, in particolare i prodotti per la pelle che sono creati per soddisfare il desiderio di rimanere giovani il più a lungo possibile, dovrebbe registrare una crescita significativa”, prevede ancora Walid Azar Atallah, “così come il settore automobilistico: l'età media degli acquirenti di auto è aumentata drasticamente negli ultimi dieci anni, ad un tasso due volte più veloce rispetto a quello dell'età mediana globale”.

  Tra le aziende attive nel campo dei generi di largo consumo, quindi, per gli strategist di Fidelity sono da tenere in considerazioneColgate-Palmolive Company, la multinazionale statunitense che si occupa di prodotti per la cura del corpo, per la pulizia della casa e per l'igiene orale, e due dei maggiori gruppi internazionali di cosmetici e profumi, la francese L’Oreal Sa e la statunitense Estée Lauder. 

Non manca, infine, la sicurezza. Il settore è alla ricerca di soluzioni innovative volte a soddisfare le esigenze in continua evoluzione della clientela senior, attraverso dispositivi digitali e di sensori domestici che miglioreranno l’assistenza a domicilio.

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