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Eleonora Riva / 7 febbraio, 2018
Mutuo 2018. I Variabili con Cap

I mutui a tasso variabile sono quelli più convenienti. Gli italiani, però, continuano a preferire il tasso fisso perché garantisce una maggiore sicurezza e stabilità grazie a una rata che resta sempre uguale nel tempo. Ma c’è una via di mezzo: il variabile con CAP, che applica una soglia prefissata di tasso che non può essere superata in caso di forti oscillazioni al rialzo dell’Euribor. Ecco le banche che lo offrono e quanto costa



Il mutuo a tasso fisso continua a essere la soluzione più scelta per le nuove richieste di finanziamento. Questo perché rispetto a un tradizionale variabile - nonostante nel breve futuro non siano previsti drastici aumenti dell’Euribor – garantisce una maggiore sicurezza e una protezione dall’oscillazione dei tassi. Con il tasso fisso, nonostante siano previsti tassi e spread più elevati, si sceglie quindi la sicurezza di un mutuo che resta costante nel tempo, con la certezza di una rata sempre uguale da pagare ogni mese.

Chi cerca stabilità, però, potrebbe usufruire anche di un mutuo che è una via di mezzo tra il fisso e il tradizionale variabile Euribor. Si tratta del variabile con CAP: in questo caso viene applicato un tetto massimo, oltre il quale il tasso del finanziamento non può salire. Garantendo così una maggiore sicurezza e un eventuale contenimento dalle oscillazioni verso l’alto del parametro di riferimento ma allo stesso tempo consentendo anche di poter beneficiare, al contrario, di eventuali ribassi del tasso di mercato andando così a pagare una rata inferiore. Questa “garanzia” sul tasso, data dalla soglia prefissata del CAP, ha però come contropartita un costo del mutuo, in termini di tassi e spread, più alto rispetto a un variabile classico.

Infatti, prendendo in analisi i finanziamenti presenti nel DB Prodotti Bancari di OF Osservatorio finanziario se per un mutuo a tasso variabile con percentuale finanziata pari al 50% del valore dell’immobile, a 15 anni, lo spread applicato è in media dell’1,19%, per la versione con CAP sale al 2,21%. Mentre all’80% il valore è rispettivamente dell’1,62% e del 2,32%.
In media il CAP è invece fissato al 4,10%.

Attualmente, però, sono ancora poche le banche che propongono a catalogo questa soluzione. OF Osservatorio finanziario ha analizzato le offerte di 4 tra i principali istituti di credito (Intesa Sanpaolo, UBI Banca, BNL-BNP Paribas e CheBanca!) prendendo ad esempio un mutuo da 100.000 euro con durata 15 anni. Ecco cosa offrono.

Intesa Sanpaolo propone Mutuo Domus CAP di Tasso, che può arrivare a coprire fino al 95% del valore dell’immobile, con una durata fino a 30 anni.

Grazie alla promozione valida per tutto il mese di febbraio 2018 che sconta di 0,75% i tassi rispetto a quelli presenti nei fogli informativi, in caso di mutuo che copre fino al 50% del valore dell’abitazione, a 15 anni all’Euribor 1 mese viene sommato uno spread del 2,05%, per un Tan finale dell’1,68% perché non viene applicato il Floor (il tetto minimo che per alcune banche è pari al valore dello spread). In questo caso il tetto massimo è fissato al 4,15%.
Se invece si opta per un finanziamento con Loan to Value fino all’80% lo spread è del 2,50% (con Tan del 2,13%) e il Cap del 4,60%.

UBI Banca ha a catalogo Mutuo Prefix, con durata massima 25 anni e Ltv fino all’80%, che prevede per i primi 12 mesi l’applicazione del tasso fisso di ingresso e a seguire il variabile con CAP. Dopo il primo anno a tasso fisso dell1,50%, lo spread sul variabile Euribor 3 mesi è dell’1,65% (Tan 1,35%) e il tasso non può superare la soglia del 3,65%.
In questo caso non vi è distinzione di tasso tra l’offerta con Loan to Value al 50% e quella all’80%.

Si chiama Mutuo Quasi Fisso, invece, l’offerta di BNL-BNP Paribas che finanzia fino all’80% del valore dell’immobile con una durata massima di 30 anni. Sempre ipotizzando un finanziamento da 100.000 euro con durata 15 anni, lo spread è del 2,50% da aggiungere al valore dell’Euribor 1 mese (Tan 2,13%) mentre il Cap è fissato al 4%. Anche in questo caso la banca non differenzia in base al Loan to value.

Anche CheBanca! applica lo stesso tasso per tutte le durate (fino a 30 anni) e per tutto gli importi (fino all’80%). In questo caso il Mutuo Variabile con Cap prevede, per richieste entro il 14 febbraio 2018, l’aggiunta di uno spread del 2,65% all’Euribor 3 mesi (Tan 2,32%) e l’applicazione di un tetto massimo al 4,40%.

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