
SOMMARIO
Le banche, praticamente tutte, li hanno a catalogo già da un po’. Ma è solo con la crisi di liquidità che i rendimenti si fanno davvero interessanti. I Cd, rispolverati per l’occasione offrono interessi che fanno a gara con i conti. Ma non sempre consentono di ritirare le somme investite prima della scadenza prevista
Stare liquidi con i certificati di deposito che rendono il 5%
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Sono un prodotto tradizionale delle banche, ma oggi ritornato in auge. Tutti gli istituti di credito lo offrono alla clientela. Sono titoli di credito, rappresentativi di un deposito semplice, trasferibili, nominativi a o al portatore. Rispetto a un conto di deposito, con cui a volte erroneamente viene confuso (questo è sostanzialmente un prodotto online), un certificato ha bisogno di un conto corrente e anche dell'apertura di un conto titoli: a volte gratuito altre a pagamento. Ha vincoli temporali che variano generalmente dai 3 mesi ai 5 anni, e interessi che, di norma, vengono liquidati tramite cedole periodiche. Tranne gli “zero coupon” che sono rimborsati a scadenza, senza lo stacco di cedole intermedie. Possono essere a tasso fisso o variabile, sono garantiti da Fondo Interbancario di tutela dei Depositi, e sono assoggettati ad una aliquota del 20%.
In più, hanno rendimenti sempre più alti, soprattutto rispetto a qualche anno fa, e remunerazioni che fanno a gara con quelle offerte dai conti di deposito. Le banche, in piena crisi di liquidità, rispolverano i certificati di deposito. E aumentano le offerte promozionali sul mercato. Ma attenzione. Il più delle volte, non possono essere disinvestiti anticipatamente.
UniCredit Banca, per esempio, ne ha a catalogo ben due: Certificato di Deposito Salvadanaio Platino e MoneyBox CD. E per entrambi le regole sono molto chiare: il rimborso anticipato non è consentito. Mai. E se si vuole rientrare in possesso dei capitali investiti sul Certificato di Deposito, bisogna per forza aspettare la scadenza del vincolo.
Il primo, lanciato a marzo 2012 in sostituzione del Salvadanaio Oro, è il Certificato di Deposito Salvadanaio Platino, che rispetto a giugno aumenta i tassi di remunerazione. Il rendimento, infatti, può arrivare fino ad un massimo del 5% lordo per chi vincola nuove somme per 24 mesi. E resta fisso per tutta la durata dell’investimento. L’importo minimo sottoscrivibile, pari a 20.000 euro, può essere ampliato per multipli di 1.000 euro. Mentre, a scelta, si può optare per durate più corte a 6, 9 e 12 mesi, con tassi rispettivamente pari al 3,25%, 3,50% e 3,75%. Non sono previsti costi di apertura e spese extra per l'estinzione a scadenza.
Il secondo, invece, MoneyBox CD, garantisce un massimo del 4,50% lordo su vincoli a 24 mesi. Non sono previste spese di apertura o di estinzione a scadenza, mentre l’interesse riconosciuto varia in base alla durata. Così, si può optare per scadenze a breve o brevissimo termine da 3, 6, 9 e 12 mesi, con tan applicati che rispettivamente risultano pari a 1,75%, 3,00%, 3,25% e 3,50%.
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Il certificato di deposito, riservato a tutti i clienti, si può sottoscrivere solo online attraverso l’account personale di Internet Banking. Mentre l’importo minimo da investire, più contenuto rispetto al Salvadanaio Platino e fisso a 5.000 euro, è incrementabile per multipli di 1.000 euro, ma solo al momento della sottoscrizione.
In questo caso, inoltre, si hanno 14 giorni di tempo per cambiare idea e recedere dal contratto, senza penali e senza indicare il motivo. Basta inviare una raccomandata alla banca per vedersi riaccreditare sul conto corrente le somme depositate. Ma trascorsi i 14 giorni dalla firma del contratto il recesso non è consentito. Nemmeno di somme parziali.
Consente l’estinzione anticipata del vincolo, invece, BNLGruppo BNP Paribas, a luglio 2012,lancia il CD BNL Safety Cash, riservato a chi investe nuova liquidità. Non sono previste penali o commissioni di spesa aggiuntive, ma chi opta per l’estinzione del vincolo dopo i primi 3 mesi, si vedrà riconosciuto un interesse pari solo al tasso base fisso allo 0,70%, applicato per i giorni maturati fino al momento dell’estinzione. Mentre chi lascia le somme in giacenza fino al termine del contratto, potrà usufruire di una remunerazione bonus aggiuntiva. Così, il rendimento sui 24 mesi sarà pari al 3,00% lordo annuo. Mentre sono disponibili anche durate inferiori con tassi che arrivano all’1,10% per i vincoli semestrali, 2,00% sui 12 mesi e 2,50% lordo annuo sui 18. La remunerazione, riconosciuta ogni sei mesi, si divide in tasso base e bonus finale, concesso solo a chi mantiene le giacenze vincolate fino al termine del periodo. Così, si parte da un interesse base a tasso fisso pari allo 0,70%, con liquidazione semestrale, che viene maggiorato se da un bonus predeterminato e diversificato in funzione delle scadenze.
L’investimento minimo parte da 500, mentre non si può superare una giacenza massima di 500.000 euro.
Anche Creval Deposito Protetto, lanciato il 20 luglio 2012 da Creval, consente in qualsiasi momento l’estinzione anticipata del deposito. Se le pratiche di recesso vengono inoltrate prima di sei mesi, al cliente sarà riconosciuto solo il capitale versato senza la corresponsione di alcun interesse. Mentre, in caso contrario, si potranno portare a casa gli interessi già liquidati. Anche se il capitale verrà restituito applicando una decurtazione che sarà pari agli interessi liquidati nel primo semestre di contratto. Il certificato di deposito di Creval, inoltre, permette di vincolare importi minimi a partire dai 5.000 euro per un periodo di tempo determinato a scelta tra 18, 24, 36 e 48 mesi. Si può optare per un tasso che resta fisso per tutta la durata, rispettivamente pari al 2,60%, 2,90%, 3,10% e 3,40%, oppure per un variabile agganciato al tasso BCE, a cui si aggiunge una componente fissa pari a 0,75% per 18 mesi, 1,75% per 24, 2% per 36 e 2,25% per 48.
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