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Sapori in viaggio: itinerari enogastronomici in Umbria OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

I salumi e gli insaccati di Norcia, Preci e Spoleto, le cui tecniche di lavorazione del maiale erano apprezzate e conosciute fin dai tempi dei Romani. E ancora: il tartufo di Orvieto, l’olio di Spello e i dolci tipici di Perugia. In prossimità del Lago Trasimeno è invece il pesce il protagonista indiscusso delle tavole, mentre a Todi si assaggia il piccione allo spiedo. E il vino scorre a fiumi, con due produzioni DOCG e ben 13 DOC. Viaggio culinario in una delle regioni più piccole d’Italia, ma dalla grande tradizione culinaria

Sapori in viaggio: itinerari enogastronomici in Umbria

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L’Umbria stupisce per la varietà dei suoi sapori e dei prodotti tipici, con tradizioni culinarie centenarie che vengono spesso rivisitate in chiave più moderna. Ecco alcuni dei luoghi imperdibili per un break all’insegna della buona tavola.

L’arte della norcineria


I macellai della regione, specie quelli di Norcia, erano celebri fin dai tempi dei Romani per la lavorazione del maiale. La salagione e la stagionatura di prosciutti, capocolli e salsicce è sempre stata una specialità del territorio.
Oggi a Norcia si possono assaggiare leccornie come le fiaschette del prete, salami macinati finemente, il prosciutto di Norcia IGP, salami di cinghiale tartufato e il ciauscolo, un salame spalmabile che si ottiene dalla macinazione di spalla, lonza, prosciutto, pancetta e spezie.

Qui, un indirizzo celebre è da Fratelli Ansuini, dove il laboratorio si trova proprio al di là del banco vendite, separato da un’ampia vetrata e se si è fortunati si può assistere alla lavorazione dei prelibati insaccati.

A una ventina di chilometri da Norcia si trova, nel verde della Valnerina, il borgo di Preci, dove oltre ai classici salumi si assaggiano anche i “coglioni di mulo”, salame con al centro un pezzo di grasso da sciogliere sulle bruschette calde.
In zona è celebre anche la porchetta di Spoleto ma anche la meno conosciuta corallina, salame di carni suine magre, macinate con lardo a cubetti. Un indirizzo? La Porchetta di Serafino, in Piazza del Mercato.

Dove dormire. Prenotare presso l’agriturismo Casale nel Parco dei Monti Sibillini costa 50 euro a persona a notte per la camera doppia con colazione inclusa; 60/80 euro in mezza pensione.

Le Strade del Vino e dell’Olio


Sono legate alle due colture che più caratterizzano il territorio umbro, costituendo anche gli indicatori più quotati della sua qualità enogastronomica (qui si contano due vini DOCG e tredici DOC, oltre alle cinque sottozone DOP per la produzione dell’olio). Si tratta delle quattro strade del Vino, denominate, secondo le zone di produzione, Strada del Cantico, Etrusco Romana, del Sagrantino e dei Colli del Trasimeno, e la strada dell’Olio Extra Vergine di Oliva Dop, volte a promuovere le produzioni, le cantine, le aziende agricole e le iniziative dei vari territori, anche con pacchetti turistici ad hoc.

La Strada dei Vini del Cantico include 12 comuni, tra cui Perugia, Assisi e Spello. Orvieto e Amelia sono compresi in quella Etrusco Romano mentre Montefalco e Bevagna per quella del Sagrantino.
E il periodo per un viaggio nella regione non potrebbe essere più perfetto, visto che sabato 28 e domenica 29 maggio, in tutta Italia, e anche in Umbria, si svolge Cantine Aperte, l’evento di punta che regala agli appassionati di vino la possibilità di degustarlo direttamente nei suoi luoghi di produzione.

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Perugia e il Trasimeno: dolci e pesce


Nel perugino regnano sovrani i dolci. Le Pinoccate, alla vaniglia o al cioccolato, sono a forma di rombo ed estremamente dolci, mentre è a base di mandorle il torciglione. I più golosi non possono poi non assaggiare la Ciaramicola, una torta con glassa bianca che le ragazze in età da marito usavano regalare al fidanzato nel giorno di Pasqua. Tra gli indirizzi top per lasciarsi tentare da qualche golosa proposta, si può provare Pasticceria Antica Perugia, in via Eugubina 11.

Anguilla, carassio, carpa, luccio, tinca, sono invece solo alcuni dei pesci che vengono pescati quotidianamente dalle acque del Lago Trasimeno, a una quarantina di minuti di guida da Perugia. È quindi facile intuire come, nonostante l’Umbria non abbia sbocchi sul mare, questo sia un altro celebre ingrediente che trova una collocazione di riguardo nelle ricette della regione. A Magione, Passignano sul Trasimeno, Tuoro e Castiglione del Lago, i ristoranti servono il tegamaccio, zuppa di pesce in tegame di terracotta e il brustico, pesce abbrustolito con olio d’oliva locale e limone. Il tutto innaffiato con i vini Colli del Trasimeno e Trasimeno DOC.

Dove dormire. Costa dai 150 euro a coppia prenotare dal 27 al 29 maggio presso il 4 stelle Relais dell’Olmo, situato a 5 km dal centro storico di Perugia.

Todi e Orvieto: vino, tartufo e…


Lasciata Perugia, in una quarantina di minuti di macchina si giunge a Todi, sulla cima di una collina verdeggiante, poco distante dalla Valle del Tevere. Visitato il centro storico con le sue antiche cinta murarie, ci si può dedicare ai piaceri della tavola, tra pan caciato (un pane impastato con noci, formaggio e uvetta), piccioni allo spiedo e salumi. E per un buon bicchiere di vino, come il Grechetto Doc, accompagnato da qualche sfiziosità, la Vineria San Fortunato di Piazza Umberto I è tra gli indirizzi più apprezzati per trascorrere una piacevole serata in un ambiente famigliare e curato.

Altri 40 km separano Todi da Orvieto, sede dell’Enoteca Regionale dell’Umbria: il Cervaro de La Sala, il Fobiano de la Carraia e il Febeo di Cardeto, sono solo alcune delle etichette che si possono degustare nelle varie cantine. Il territorio di Orvieto è anche noto per il tartufo bianco, l’olio extra vergine di oliva (qui si produce il DOP Colli Orvietani), i legumi (soprattutto farro, fave, fagioli, lenticchie e ceci) e i formaggi, tra cui il Cenerino IGT. Tra gli indirizzi del gusto, si consiglia una visita al Malandrino Bistrot, un ambiente giovane e dinamico che organizza anche serate con musica dal vivo.

Dove dormire. Partono dai 90 euro al giorno le tariffe della camera doppia al 4 stelle Hotel Villa Ciconia, ospitato in una dimora del XVI secolo, con piscina esterna.

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Amelia e Spello, le terre dell’olio


Amelia e Orvieto distano meno di un’ora di macchina. Circondata dal verde dei lecci e degli olivi, la cittadina è circondata dalle affascinanti Mura Ciclopiche risalenti al VI secolo che ne proteggono la Chiesa di San Pancrazio e il Duomo. Nella pausa pranzo non può mancare la bruschetta (l’olio è tra i prodotti top del territorio), accompagnata da un bicchiere di vino DOC dei Colli Amerini. Per una cena a base di carne e legumi, tutto rigorosamente a Km zero, si consiglia La Locanda del Conte Nitto che unisce la cucina umbra con quella di provenienza del proprietario: la Sicilia. E chi al salato preferisce il dolce, non può farsi scappare i fichi Girotti, secchi e inzuppati nel cioccolato, con canditi, mandorle e noci.

In un’ora di macchina, risalendo verso Perugia, si fa tappa a Spello, splendido borgo medievale celebre per la produzione di olio, al quale nel mese di dicembre viene anche dedicata la rassegna L’Oro di Spello. E infatti la città fa parte dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio. Testimonia l’importanza enogastronomica del borgo la vasta proposta culinaria, tra ristoranti, enoteche e bistrot. L’Enoteca Properzio, in pieno centro storico, offre oltre 2000 etichette e menu degustazione o à la carte in un ambiente esclusivo, mentre il ristorante Il Pinturicchio serve tutte le eccellenze del territorio, dal tartufo fresco all’agnello alla moda di Spello.

Dove dormire. Prenotare a Villa Regina, nel comune di Amelia, costa 150 euro a coppia per il weekend del 27 maggio, in appartamento con vista sul giardino (tariffa Booking).

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