logo-mini

SOMMARIO

Dal Blog della finanza personale di Francesca Tedeschi in M@C-Mutuiaconfronto.com un commento sulla convenzione ABI-Governo.

Il Mutuo Creativo

Abi (Associazione bancaria italiana), grazie al Ministro Tremonti, ha lanciato sul mercato un nuovo mutuo. Il Mutuo Creativo. È un po' complicato da calcolare e non è nemmeno molto vantaggioso. Ci sono proposte migliori, ha precisato Giovanni Bazoli di Intesa Sanpaolo. E molti operatori da me ascoltati in queste ultime ore sostengono la stessa tesi.

L'unica differenza tra le varie offerte oggi disponibili e il Mutuo Creativo della convenzione Abi-Tremonti è il calcolo del debito aggiuntivo che è fatto sui tassi del 2006. E già mi chiedo: e perché non del 2005 visto che l'aumento si è verificato proprio a partire da quella data?

Il Mutuo Creativo è un prestito ipotecario che mette in freezer la rata, ma non dimentica il debito. Anzi. In questo caso, da un solo mutuo se ne creano due: il primo si estingue nel periodo di ammortamento previsto, il secondo alla fine del primo periodo di ammortamento creando un successivo percorso di debito da rimborsare. La creatività sta nel fatto che questo mutuo supera in un balzo il problema notaio. Perché fino al Mutuo Creativo di Abi-Tremonti, il periodo di rimborso non poteva essere allungato oltre i 20 anni, a meno di non rifare l'ipoteca sul mutuo stesso. E se ci sono banche che il notaio per la nuova ipoteca te lo rimborsano, e altre che te lo propongono a prezzi calmierati, in moltissimi altri casi il notaio gioca al rialzo e si fa pagare salato un lavoretto da niente. Con conseguente aggravamento dei costi, che sono un problema serio quando una famiglia non riesce a pagare una rata.

Ma vediamo come funziona il nuovo Mutuo Creativo: la banca verifica il debito residuo, interessi e capitale, del mutuo in essere a tasso variabile e ricalcola il tutto con un tasso fisso sulla base dell'Irs annuale 2006. Per la stessa durata del mutuo originario. Periodicamente la banca accantona in un "conto di finanziamento accessorio" la differenza tra la nuova rata fissa e quella variabile che si sarebbe dovuta pagare ai tassi correnti

Come vedete il debito comunque rimane, in un conto separato che comunque non sparisce. Anzi. A questo debito viene applicato il tasso Irs (che oggi è solo di poco inferiore al tasso Euribor a tre mesi) maggiorato di uno spread dello 0,5%. Se i tassi di interesse scendono a sufficienza da estinguere "il conto di finanziamento accessorio", il cliente si rimetterà sul vecchio binario del tasso variabile fino a pagamento totale del mutuo. Se invece alla fine dei conti l'aumento dei tassi o l'eventuale diminuzione non compenserà il vantaggio che ha avuto, restituirà alla banca la differenza secondo rate fisse dello stesso importo di quelle che ha appena terminato di pagare. Si capisce così che se ci sarà un andamento al rialzo, il secondo mutuo lo pagheranno i figli.

Rimandare i propri debiti al futuro non è quasi mai una bella idea. Se poi il futuro è una data indistinta e anche il debito finale da rimborsare non è ben chiaro, allora le cose si fanno serie. Quindi l'idea di allungare il periodo di ammortamento proposto dalla convenzione Governo Berlusconi-ABI non solo non è un miracolo, fin qui sono d'accordo con il Ministro Tremonti, ma soprattutto è un freno alla già difficile gestione della famosa portabilità del mutuo e della tanto agognata concorrenza tra le banche e le finanziarie per portare vantaggi al cliente.

Perché allungare un debito quando è possibile trovare un mutuo con spread più vantaggioso? Perché creare di fatto un secondo mutuo in aggiunta al primo, quando è possibile rinegoziare un mutuo con tasso variabile e un Cap o tetto proprio per evitare che il debito non termini mai. In altre parole, perché non far prendere qualche rischio anche alla banca?

E perché infine questa soluzione affrettata quando ricordo che le previsioni fatte dai centri studi delle prime banche europee sostengono che l'Euribor dovrebbe scendere dopo giugno al valore proposto dalla BCE cioé il 4%?

Il Mutuo Creativo è un topolino partorito da un elefante, che ha bisogno di rompere un bel po' di cristalleria per far sparire la concorrenza soprattutto con le banche low cost che si stanno muovendo bene con la surroga e il consolidamento dei debiti.

In Europa, i Governi fanno solo i Governi cioé suggeriscono, diminuiscono le tasse, non creano anche nuovi prodotti. Quello lo lasciano fare alle banche. Zapatero in Spagna, ha suggerito che tutti, anche chi il mutuo riesce a pagarlo, possano rinegoziarlo allungando la rata senza spese di nessun genere (nemmeno notarili). In Francia, Sarkozy ha adottato la moratoria, cioé la possibilità di saltare alcune rate in caso di necessità. Una cosa che avrebbe dovuto fare il Governo Italiano ed era prevista in Finanziaria 2008: cioé potere sospendere per alcuni mesi il pagamento della rata senza incorrere nella mora e nel pignoramento (oggi più rapido di un anno fa grazie alla nuova struttura Abi in convenzione con i tribunali)?

Ma c'è un altro problema, e forse ancora più serio, dei complessi meccanismi studiati per il Mutuo Creativo. È lo stesso problema con cui si è scontrato, perdendo, il predecente Governo. Un problema che si chiama: filiale. Già ieri, subito dopo l'annuncio, mi sono arrivate alcune mail. Leggete un po'. "Ho stipulato un mutuo in data 29 dicembre 2005 di euro 167.000 euro, di cui la prima rata iniziale era di 840 euro" scrive Pietro,"oggi la rata è di 1.134 euro, quindi sono già in arretrato di sei rate perché non riesco più a pagare. Ho una moglie e due figli e non so più cosa devo fare, non posso vendere perché il valore di vendita non copre il debito e la banca non mi aiuta". "Sono andata subito alla mia banca dopo avere letto della convenzione del Governo", scrive Marghe. "Ma purtroppo il mio mutuo é cartolarizzato e mi hanno detto che devo chiuderlo e aprirne un altro, magari a tasso fisso".

Se la banca non aiuta, e se addirittura il funzionario dichiara il falso dicendo che il mutuo cartolarizzato deve essere estinto, cosa si può fare? Eppure sul mutuo cartolarizzato é intervenuto anche il Governatore della Banca d'Italia, ma i direttori di banca fanno orecchie da mercante.

O le banche sono un mondo schizofrenico dove l'amministratore delegato va ai convegni a parlare di finanza etica e il funzionario di banca manda a mani vuote un padre di famiglia oppure le filiali sono oggi dei feudi a sé stanti, che al grido "ognuno per sé" fanno quello che vogliono in barba anche alle convenzioni Abi-Governo. » Invia un tuo commento

Leggi Anche:


Contatti

OF Osservatorio Finanziario

OfNews è una realizzazione di OF Osservatorio Finanziario. Leggi Privacy Policy (formato PDF)

Visita il sito