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Prestiti/11. Attenti alle trappole OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Il primo giugno 2011 è arrivata la nuova legge sul credito al consumo. Ed è già cambiato tutto. Addio ai fogli informativi online e per sapere quanto si spende bisogna andare in filiale. E tra le novità, il nuovo Taeg che finalmente include tutte le spese accessorie, il diritto di recesso, e nuove soglie massime per le penali di estinzione anticipata del credito. Ecco tutte le novità in arrivo

Prestiti/11. Attenti alle trappole

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Fino a oggi bisognava tenere in considerazione le commissioni per l’incasso della rata mensile, l’imposta di bollo, le spese per l’istruttoria. E ancora, le polizze assicurative, le spese di gestione di conti correnti d’appoggio, le commissioni extra.
Quando si sottoscriveva un prestito personale, infatti, non bastava confrontare il Tasso Annuo Nominale (Tan) prima di decidere. Perché, spesso, voci di spesa accessorie non chiaramente specificate, rischiavano di far lievitare il costo della rata mensile di parecchie decine di euro rispetto alla stima prevista. Tanto che, a volte, nemmeno il Taeg, cioè il Tasso Annuo Effettivo Globale che definisce (o almeno dovrebbe) il costo totale del finanziamento, cioè il montante da restituire alla banca al termine del piano di ammortamento, era comprensivo di tutte le voci di costo extra. Come ad esempio quelle obbligatorie per poter ricevere il finanziamento, come conti correnti o polizze assicurative.

Dal 1° giugno, invece, tutto è cambiato. “La novità è la nuova normativa sul credito al consumo”, annuncia Luciano Ambrosone, Responsabile dei Prodotti d’Impiego per il Gruppo Intesa Sanpaolo che spiega, “in pratica si tratta di una serie di regole e di strumenti che hanno lo scopo di garantire una maggiore tutela dei consumatori, un incremento della trasparenza degli operatori aumentando anche la fiducia dei clienti”. “Le nuove norme introdotte dalla legge hanno il pregio di attualizzare una legislazione molto datata risalente al 1987”, aggiunge Fabio Picciolini, Segretario Nazionale Adiconsum.

Tantissime comunque le novità finora introdotte. A partire proprio dalla trasparenza. La nuova legge avviata dalla direttiva europea 2008/48/Ce e recepita dal decreto legislativo 141/2010, infatti, impone alle banche l’obbligo di fornire un nuovo modulo standard Iebcc (Informativa europea di base sul credito ai consumatori) o Secci, all’inglese, completo di tutte le informazioni dettagliate relative al finanziamento e alla banca emittente. Con Taeg riportato in modo chiaro e contenente tutte le voci di costo del prestito, dalle polizze assicurative all’imposta di bollo prevista dalla legge. Una specie di foglio informativo, quindi, ma personalizzato con le informazioni relative al cliente. Come un preventivo, da richiedere però in filiale.
Addio dunque ai fogli informativi online? Alcune banche si sono già adeguate e hanno abolito i prospetti di trasparenza dai loro siti internet. Come MPS, UGF Banca, Barclays Bank e Banca Popolare di Bari. Anche Intesa Sanpaolo elimina i fogli informativi, ma non rinuncia a fornire informazioni dettagliate sul prodotto e sulla promozione a catalogo. Mentre UniCredit rinomina i prospetti, facendoli diventare “moduli di informazione pubblicitaria”, completi di tutte le informazioni mancanti previste invece dal nuovo Secci. Santander Consumer Bank, infine, rinuncia anche ai calcolatori online, disponibili fino a un mese fa per il calcolo della rata mensile, e rimanda tutte le informazioni alle filiali di competenza. Ma per richiederle è necessaria una profilazione completa del cliente che deve fornire tutti i suoi dati personali prima di poter avere tra le mani qualche informazione di costo, come da prova effettuata da Of.
---- “Il nuovo modulo europeo però è più semplice e completo del vecchio foglio informativo”, interviene ancora Picciolini che chiarisce, “spesso i prospetti forniti online dalle banche sono una sommatoria di vari prodotti, messi insieme in un’unica tabella. E sono lunghi parecchie pagine. Mentre il nuovo prodotto europeo è lungo non più di due pagine e contiene tutte le informazioni dettagliate. Il Taeg riportato è omnicomprensivo e deve indicare chiaramente tutte le voci di spesa contenute, compresa l’imposta di bollo (finora esclusa) o l’eventuale assicurazione. Mentre, se sono previsti obblighi di acquisto di altri prodotti della banca, è necessario che siano esplicitamente indicati, con tanto di costi per la sottoscrizione. Inoltre, i clienti hanno la possibilità di ricevere una copia dell’intero contratto prima della firma, in modo da prenderne visione preventivamente”.

Tra le novità, compare anche il diritto di recesso, cioè la possibilità di cambiare idea una volta sottoscritto il finanziamento. “In pratica”, spiega Picciolini, “si può fare marcia indietro senza spese aggiuntive o penali, entro 14 giorni dalla conclusione del contratto, restituendo la cifra richiesta a prestito e rimborsando solo gli interesse maturati dal momento del perfezionamento del contratto”. Se poi si ha anche una polizza assicurativa a protezione del credito, la nuova normativa permette di recedere anche da quella.

Mentre per quanto riguarda l’estinzione anticipata, la normativa introduce indicazioni standard sull’applicazione di eventuali penali. Che non devono superare la soglia dell’1% dell’importo rimborsato nel caso in cui si volesse estinguere il debito a più di un anno dal termine del piano di ammortamento previsto. E si riduce ad un massimo dello 0,50% se mancano meno di 12 mesi alla fine del contratto.
Si può anche interrompere il piano di ammortamento in qualsiasi momento senza dover corrispondere penali, nel caso in cui si dimostri grave inadempimento da parte del fornitore del bene o del servizio. In questo caso, poi, il cliente ottiene anche il rimborso totale della somma pagata fino al momento dell’interruzione.

“Ma è ancora presto per dare un giudizio complessivo”, avverte Picciolini, “perché mancano ancora alcune normative che verranno introdotte a partire da gennaio 2012. E soprattutto bisogna aspettare e vedere in che modo le banche recepiranno la nuova legge”. E come la applicheranno.

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