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SOMMARIO

Il Gruppo guidato da Corrado Passera lancia il progetto "credito al lavoro" e fa il check up finanziario ai clienti
di PierEmilio Gadda

Intesa: piccoli passi per aiutare le famiglie

L’indebitamento delle famiglie italiane in rapporto al reddito disponibile è ancora decisamente inferiore rispetto a quello di altri Paesi Europei. “Noi siamo al 47%, contro il 69% della Francia, il 95% della Germania ed il 124% della Spagna. Per non parlare degli stati Uniti, dove”, ha spiegato Gregorio De Felice, responsabile Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel corso della conferenza stampa tenuta questo pomeriggio a Milano, “i debiti finanziari delle famiglie rappresentano il 134% del reddito disponibile”.

Meno debiti, dunque, per le famiglie italiane. Fatto che, di per sé, parrebbe una buona notizia. Anche se, va detto, tutti i segnali lasciano prevedere una crescita dell’indebitamento anche in Italia. “Basti pensare”, sottolinea, Pietro Modiano, direttore generale vicario responsabile della Divisione Banca dei territori, “che sempre più famiglie dovranno fronteggiare un “congelamento” dei propri risparmi a favore di forme previdenziali, e dovranno quindi, in misura crescente, ricorrere al debito per finanziare le proprie necessità di spesa”.

Secondo una ricerca condotta da Prometeia sull’identikit della famiglia italiana indebitata, presentata durante la conferenza stampa, tra il 1998 ed il 2006 l’esposizione media al credito è aumentata del 150% per quanto riguarda l’acquisto di abitazioni, del 34% per l’acquisto di beni di trasporto e del 180% relativamente ad altri beni durevoli. Non solo. “La nostra ricerca evidenzia come le famiglie che ricorrono al debito siano più giovani, con livelli di reddito superiori alla media del campione preso in esame, una ricchezza complessiva più elevata ed un maggiore possesso di prodotti finanziari di medio-lungo termine, come fondi comuni, assicurazioni vita e fondi pensione”, evidenzia Chiara Fornasari di Prometeia.

Si tratta, cioè, di quelle famiglie che, proprio per le caratteristiche reddituali e patrimoniali medio-alte che le contraddistinguono, hanno una maggiore probabilità di ripagare il debito senza problemi. Questo spiega anche perché, nonostante il progressivo aumento del carico debitorio, non siano finora emersi, a livello aggregato, segni di particolare difficoltà in merito alla sostenibilità del debito delle famiglie. Anzi. Semmai, stando a quanto si evince dalla ricerca di Prometeia, la qualità del credito bancario è migliorata, con il rapporto tra sofferenze e impieghi sceso, nelle più recenti rilevazioni, al minimo storico del 3%.

“Tutti i segnali ci dicono che l’indebitamento sta crescendo e non c’è dubbio che crescerà anche nei prossimi anni. Noi dobbiamo fare in modo che questa crescita avvenga in modo sostenibile e consapevole da parte delle famiglie”, ha detto l’amministratore delegato, Corrado Passera.

In questo quadro si colloca l’iniziativa del Gruppo Intesa Sanpaolo che, attraverso il progetto “Credito al lavoro” si dice intenzionata a migliorare la cultura della pianificazione finanziaria delle famiglie italiane. Da oggi, nelle 6.500 filiali della banca dei territori sarà attivo per tutti i clienti e non clienti un servizio di “check up finanziario” attraverso cui, a fronte di una serie di informazioni – età del richiedente, regione di residenza, titolo di studio, professione e condizione lavorativa, reddito familiare mensile netto, stipendio mensile netto, ammontare attività finanziaria, canone mensile per affitti, debiti in corso - verranno individuati ,e condivisi con il cliente, il suo profilo ed il saldo finanziario: questo è determinato dalla differenza tra reddito effettivo e spese “incomprimibili”, indispensabili, cioè, per il mantenimento della famiglia, e rappresenta la parte di reddito potenzialmente destinabile al risparmio, al debito o ad altri consumi.

Il Progetto “Credito al lavoro” si propone di essere uno strumento duplice: nelle mani del cliente, per pianificare in modo più consapevole il proprio bilancio familiare; nelle mani della banca, per effettuare una consulenza più accurata, attraverso l’integrazione delle informazioni relative alle passività (debiti) e alle attività finanziarie (risparmi, gestione patrimoniale ecc.). Sul piano dell’offerta, Intesa Sanpaolo si impegna ad applicare uno sconto sul tasso di prodotti come il Prestito Multiplo e la carta a rimborso rateale Clessidra a lavoratori dipendenti e pensionati che accreditano stipendio o pensione sul conto. Un’ulteriore riduzione è prevista per i dipendenti delle oltre 1300 aziende che hanno aderito al progetto “Credito al Lavoro” diventando partner di Intesa.

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