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Long life 2/Quarta età. Come assicurarsi per non temere gli ... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Danno una rendita in caso di gravi patologie della vecchiaia. E a volte rimborsano le spese sanitarie. Sono le Long Term care, una soluzione molto richiesta all’estero, ma ancora poco diffusa in Italia. Ecco come funzionano, quanto si attivano, quali rischi nascondono. E soprattutto quanto si deve pagare per garantirsi un futuro più tranquillo

Long life 2/Quarta età. Come assicurarsi per non temere gli effetti economici delle malattie senili

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Le assicurazioni a lungo termine, Long Term Care, danno una rendita vitalizia senza gravare sui familiari. Si attivano nel momento in cui il contraente non è più in grado di svolgere quelle che tecnicamente vengono chiamate ADL, ovvero le attività elementari della vita quotidiana. La prestazione scatta, solitamente, quando l’assicurato perde la capacità di compiere 3 (in alcuni casi 4) di questi 6 gesti: lavarsi; vestirsi e spogliarsi; alimentarsi autonomamente; spostarsi; utilizzare i servizi e controllarsi nella continenza.

Le Long Term Care sono molto sviluppate all’estero ma ancora in numero limitato in Italia. Anche se sono circa 4,1 milioni le persone disabili e non autosufficienti a causa di malattia o di età. Le polizze possono essere sottoscritte a partire dai 20 anni di età, fino a un massimo di 70-75 anni, e possono prevedere un versamento unico o attraverso più rate.

Le LTC, offrono quindi una rendita a verificarsi nella non autosufficienza. Ma, in alcuni casi, possono includere anche il rimborso delle spese sanitarie sostenute presso strutture ospedaliere convenzionate con la società assicurativa o tramite assistenza domiciliare.

Il riconoscimento della rendita da parte delle compagnie assicurative non è però veloce: la perdita di autosufficienza va segnalata tramite raccomandata alla società che generalmente si riserva un periodo di accertamento dello stato dell’assicurato, di solito qualche mese, e può richiedere che questo venga ricontrollato anche negli anni seguenti. Inoltre, al momento della sottoscrizione, è richiesta la compilazione di un questionario amnestico, che valuti lo stato di buona salute del contraente, ed eventuali patologie che lo potrebbero escludere dalla copertura.

Tutte le polizze, infatti, prevedono la completezza e l’esattezza delle dichiarazioni dell’assicurato: in caso di malafede (in alcuni casi si specifica che non è possibile falsificare l’età) o di taciuta malattia, le coperture decadono.

Chi non può sottoscrivere
Le assicurazioni non sono sottoscrivibili se la perdita di autosufficienza deriva da attività dolose, attività sportive non dichiarate o considerate pericolose (as esempio scalate di vette elevate), guida senza patente, partecipazione a guerre e atti terroristici.
Ma l’elenco degli esclusi, per alcune assicurazioni è molto più lungo. Alcune compagnie arrivano a specificare quali sport non coprono l’assicurato, e sono davvero molti: ci sono sport veramente pericolosi come l’alpinismo, l’arrampicata libera e gli sport aerei, ma anche chi ha la passione del calcio, e la competizione non è esclusivamente di carattere “ricreativo”, deve rinunciare a sottoscrivere questa polizza.
Se l’assicurato ama la montagna e la neve, di sicuro non può saltare da un trampolino con gli sci, ma nemmeno usare lo slittino.
E che dire di quell’assicurazione che esclude dalla copertura chi scala la catena Himalayana ma non le Alpi?

---- Regime fiscale
Stipulare una polizza LTC comporta diversi benefici fiscali. Innanzitutto per quanto riguarda i premi, perché è prevista una detrazione di imposta dal reddito del 19%, con limite massimo annuo di 1.291,14 euro.
Le rendite vitalizie in caso di perdita di autosufficienza sono esenti dall’Irpef, così come il capitale corrisposto in caso di prematura scomparsa (nelle polizze che lo prevedono) che non rientra nemmeno nella formazione dell’asse ereditario ai fini dell’imposta di successione.
Inoltre, le somme dovute dai contratti di assicurazione sulla vita non sono né pignorabili né sequestrabili.

Alcuni esempi di polizze Long Term Care in Italia
Tra le società assicurative italiane che offrono polizze legate a casi di non auto sufficienza e malattie gravi, una delle più attive è AXA, la compagnia francese tra i colossi mondiali del settore, legata dall'ottobre del 2007 da un accordo strategico con il gruppo Gruppi Monte dei Paschi di Siena.

La prima polizza lanciata sul mercato italiano è AXA MPS Valore Autonomia, che assicura contro i rischi legati all’avanzare dell’età, in particolare contro una perdita di autosufficienza, e prevede anche una copertura assicurativa di 10.000 euro in caso di scomparsa prematura.
La polizza consente il versamento di un premio mensile, variabile in base al sesso, all’età, allo stato di salute, per ottenere una rendita mensile certa utile sia per assistenza personale in caso di incapacità di svolgere le attività primarie della vita quotidiana, sia per garantire una somma predeterminata ai familiari del contraente in caso di morte.
Si tratta quindi di una rendita vitalizia compresa tra i 500 e i 2.500 euro mensili, somma stabilita al momento della sottoscrizione dall’assicurato, che non può superare i 70 anni di età.

Il sito di AXA MPS è l’unico a mettere a disposizione un simulatore che indica premio mensile e annuo in base alla rendita che si desidera ottenere ogni mese in caso di non autosufficienza.
Una donna di 50 anni, che desidera ricevere una rendita di 2.500 euro dovrà quindi versare un premio mensile di 150,80 euro pari a un premio annua di 1.699,60 euro che include un costo aggiuntivo di 10 euro sul primo premio versato. Il beneficio fiscale è di 245,32 euro.

La polizza prevede spese fisse di 10 euro sul primo premio versato, il 25% sui caricamenti (costi connessi alla raccolta e alla gestione della polizza) e il 5% di erogazione della rendita. Il premio mensile per la prestazione in caso di decesso viene determinata, oltre che in base all’importo di 10.000 euro, anche tenendo conto dell’età dell’assicurato (che in ogni caso non può avere più di 80 anni), del sesso e dell’attività professionale svolta.

---- MiAutonomia di AXA Assicurazioni è la LTC lanciata ad aprile 2012 che prevede una rendita vitalizia mensile sempre da un minimo di 500 euro a un massimo di 2.500 euro (con multipli di 100 euro) e la possibilità di scegliere tra rate mensili, trimestrali e semestrali, con una maggiorazione rispettivamente del 4%, 3,2% e 2,2%.
Oltre a coprire il rischio di non autosufficienza, il prodotto include la copertura anche per le patologie nervose o mentali, come il morbo di Parkinson o di Alzheimer, che possono causare in modo irreversibile la perdita delle capacità mentali. In questo caso, diversamente dal prodotto di AXA MPS, non è previsto nessun tipo di rimborso in caso di decesso dell’assicurato durante la durata del contratto.
A differenza delle altre polizze, MiAutonomia prevede una tariffazione “unisex”, che non considera il sesso dell’assicurato come un fattore di rischio.
Gravano sul contraente i costi di erogazione della rendita pari al 5% e di caricamento del 25%.
La polizza non prevede nessun costo di sottoscrizione ma, per motivi di rischio sportivo, sanitario o professionale possono essere aggiunti eventuali sovrappremi.

Intesa Sanpaolo Assicura, la compagnia di assicurazioni del Gruppo Intesa Sanpaolo, invece, mette a disposizione una polizza, Tutela Futuro, per il pagamento e il rimborso delle spese sostenute per grave incapacità a svolgere le attività di vita quotidiana, sia a causa di un infortunio sia di una malattia.
Le prestazioni alternative, garantite vita natural durante, prevedono il pagamento diretto delle spese relative al ricovero presso una struttura convenzionata, oppure il rimborso dell’80% se il ricovero avviene in una struttura non convenzionata e il 70% in caso di assistenza domiciliare. Mentre non è previsto nessun tipo di rendita vitalizia. In questo caso, infatti, si tratta di una polizza LCT del ramo danni e non del ramo vita come tutte le altre esaminate.

È possibile, inoltre, scegliere tra 4 formule assicurative, con le stesse garanzie ma con diversi tetti massimi mensili garantiti: Formula Assicurativa Base pari a 1.200 euro; Medium di 2.100 euro; Plus con tetto massimo di 3.000 euro e Extra di 4.050 euro. In tutti i casi, gli importi che superano il tetto massimo sono a carico dell’assicurato.
Tutela Futuro è una polizza decennale con successivo tacito rinnovo annuale ed è da considerarsi “unisex” perchè prevede distinzioni di costi tra uomo e donna, anticipando così ladirettiva europea 2004/113/CE, che sarà in vigore dal 21 dicembre 2012 e sulla base della quale le assicurazioni non potranno più utilizzare nelle loro procedure attuariali il sesso come fattore discriminante nella definizione dei premi e delle prestazioni assicurative individuali

Il premio, determinato in base alla formula assicurativa scelta e all’età. Ad esempio, quindi, se si ipotizza la richiesta della polizza da parte di una persona di 50 anni che richiede la formula Medium, il premio mensile è di 193 euro e quello annuo di 2.316 euro. Tra i servizi aggiuntivi offerti ci sono quelli di telemedicina e home care, forniti da Medic4all, che comprendono: cartella medica personale online, card salva vita, kit di telemonitoraggio, consulti medici a distanza con telemonitoraggio biodati.

CBA Vita, del Gruppo Banca Sella ha in collocamento CBA Long Term Care, con contratto di durata decennale che si rinnova automaticamente per ulteriori 10 anni e così per tutta la vita dell’assicurato.
L’assicurazione garantisce il rimborso delle spese sanitarie sostenute al sopraggiungere, nel contraente, della non autosufficienza. Oppure, in assenza di richiesta di questo rimborso, la società corrisponde comunque un’indennità mensile.
---- Il contraente deve avere, un’età compresa tra i 20 e i 75 anni. Il massimale mensile assicurabile non può risultare inferiore a 250 euro e superiore a 3.000 euro.
Mentre alcune polizze prevedono la copertura anche in caso di mancanza di autosufficienza temporanea, per CBA Long Term Care l’incapacità a compiere gli atti della vita quotidiana deve essere permanente.
La copertura, inoltre, non prevede un capitale in caso di premorienza e, se non c’è stato di dipendenza dell’assicurato, al suo decesso l’assicurazione si estingue e i premi pagati vengono acquisiti dalla società come corrispettivo del rischio corso.
Dalla simulazione fornita da CBA Vita, il premio mensile per donna di 50 anni con rendita di 2.500 euro mensile è di 127,96 e quello annuale di 1490,76 euro.

Quanto può costare quindi una polizza LCT? Le simulazioni precedenti cercano di dare un’idea di quanto è necessario spendere per una rendita vitalizia di 2.500 euro al mese.
Di seguito, invece, sono riportate le polizze di quelle compagnie che non hanno voluto mettere a disposizione di Of Osservatorio finanziario, nessun dato, rendendo ancora meno trasparente una categoria, come quella delle assicurazione, dove reperire informazioni complete è sempre complicato. C’è chi ha dichiarato ad Of di non poter dare un costo indicativo della polizza (la richiesta era di fornire premio mensile e premio annuale per una donna di 50 anni, con rendita di 2.500 euro) perché l’approccio usato è di pura “protection” che non consente di rilasciare preventivi “puri” prima che il consulente abbia fornito un’analisi dei bisogni del singolo clienti (anche se si richiedeva solo l’ammontare di una rendita, imposta dalla società con un tetto minimo e massimo e quindi facilmente calcolabile attraverso cifra se non esatta, almeno indicativa).

LungaVita di Assicurazioni Generali, che si può sottoscrivere passati i 40 anni, permette di proteggere il tenore di vita dei familiari, soprattutto se il contraente è l’unica fonte di reddito, e di scegliere diverse coperture e di tutelarsi in caso di imprevisti come morte (Basic), invalidità totale o permanente (Special) grave malattia (Dread Disease) o perdita di autosufficienza (Long Term Care).
Nel caso di polizza Long Term Care si tratta di una rendita assicurata annua rivalutabile, il premio viene corrisposto annualmente e sono previsti costi per il diritto di emissione (10,33 euro) e di caricamento per ogni annualità (30 euro) e costi percentuali sul premio del 15%. La rendita, e la sua rivalutazione annuale, in questo caso è collegata al rendimento conseguito dalla Gestione Separata GESAV, una gestione assicurativa prevalentemente legata al mercato obbligazionario.
In caso di morte dell'Assicurato prima della scadenza, i prodotti della famiglia LungaVita garantiscono il capitale stabilito al momento della stipula del contratto.
A differenza delle altre formule del pacchetto assicurativo LungaVita (Basic, Special, Dread Disease), la LCT non permette però di raddoppiare o triplicare, con un contributo, il capitale assicurato se la prematura scomparsa è dovuta a un incidente stradale o a un infortunio.

---- È rivolta solo a chi ha più di 50 anni e fino ai 70, invece, ViviFuturo di Toro Assicurazioni (sempre del Gruppo Generali) . La soluzione permette di scegliere diverse tipologie di tutela dai rischi legati alla salute, sottoforma sia di polizze vita che di polizze sanitarie. Tra queste, è presente la polizza LCT ViviFuturo Protezione Autonomia, che prevede, a scelta, il versamento di un premio unico o di una serie di premi annui rivalutabili.
Il premio è determinato in relazione alla prestazione, al suo ammontare, all’età e sesso dell’Assicurato, al suo stato di salute, alle attività professionali svolte e alle abitudini di vita (sport, mezzi di trasporto utilizzati,...) dichiarate in fase precontrattuale.
Nel caso in cui il Contraente scelga l’assicurazione a premio annuo, è possibile corrispondere il premio esclusivamente a cadenza annuale e non sono ammesse rate infrannuali.

Per l’assicurazione a premio annuo, se non vengono corrisposte per intero almeno tre annualità di premio, non matura il diritto alla riduzione della prestazione a scadenza e quindi il contratto rimane privo di qualsiasi effetto ed i premi versati restano acquisiti dalla società.
In questo caso il premio può essere versato esclusivamente tramite assegno non trasferibile o bonifico, mentre le altre società permettono il versamento anche tramite Bancomat, bollettino postale e addebito sul conto corrente.

Anche Pramerica Long Term Care, lanciata il 9 ottobre 2012 da Pramerica Life Spa garantisce all’assicurato, tra i 20 e i 70 anni di età, un’autonomia economica minima di 1.000 euro e massima di 2.500 euro mensili, in caso di non autosufficienza, senza dover gravare sui familiari.
Il premio annuo, che va dai 500 ai 2400 euro, può essere frazionato in rate mensili, trimestrali o semestrali (con costi di frazionamento maggiori, dal 2% al 3,5%, rispetto al versamento unico). Inoltre, Pramerica trattiene 20 euro come diritto di emissione del primo premio e 2 euro per i successivi.
Non essendo collegata a nessun tipo di gestione separata, la polizza offre una rendita sempre constante nel tempo.
L’Assicurato, inoltre, è tenuto a comunicare alla compagnia, entro 60 giorni da quando ne sia venuto a conoscenza, a mezzo lettera raccomandata, il recupero dello stato di autosufficienza.
La Compagnia si riserva, a proprio totale carico, anche la facoltà di far esaminare in ogni momento l’Assicurato non autosufficiente da un proprio medico di fiducia, e di richiedere la produzione di ogni documentoche ritenga necessario per la valutazione dello stato di non autosufficienza.
In caso di rifiuto da parte dell’Assicurato, il pagamento della somma assicurata può essere sospeso fino all’avvenuto accertamento.
Se durante l’erogazione della rendita si verifichi il recupero dello stato di autosufficienza, il pagamento della rendita assicurata viene interrotto e le rendite precedentemente erogate, ma non dovute, dovranno essere restituite alla Compagnia.

Alla rendita vitalizia che contraddistingue le LCT classiche, Assicurarsi Reale Long Term Care di Reale Mutua Assicurazioni, associa anche l’erogazione immediata di un capitale per affrontare le spese di prima necessità come, ad esempio, la riorganizzazione dell’abitazione.
Reale Mutua Assicurazioni specifica, nel foglio informativo della polizza, “chi” non assicura: persone affette da alcolismo, tossicodipendenza, A.I.D.S. e sindromi correlate, schizofrenia, psicosi in genere, infermità mentali determinate da sindromi organiche cerebrali e “cosa” non assicura: infortuni derivanti da sport o da abuso di alcool e sostanze stupefacenti; partecipazione ad imprese di carattere eccezionale; trasformazioni e assestamenti energetici dell’atomo e eruzioni vulcaniche (in Italia, Vaticano e San Marino).

L’assicurato, per 3 volte, può usufruire della copertura assicurativa anche durante un viaggio. Se viaggia da solo, ed è ricoverato da più di 5 giorni, ad esempio, può richiedere che venga messo a disposizione di un familiare, per raggiungerlo, un biglietto del treno o dell’aereo e una camera di albergo. Se necessario, gli saranno inviati anche medicinali urgenti e gli sarà anche messo a disposizione un interprete.

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