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MigliorMobile 2013. I vincitori (Mps): “Prima viene la sicur... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

I numeri uno sul mercato, che per il secondo anno consecutivo si sono visti assegnare da Of-Osservatorio finanziario il premio Miglior Mobile Banking, spiegano come hanno creato la migliore applicazione, perché puntano sulla sicurezza, cosa offrono ai clienti, e cosa effettivamente utilizzano. Lodovico Mazzolin, responsabile dell’Area Privati di Banca Monte dei Paschi di Siena, inoltre, svela in anteprima, l’arrivo imminente di una app ad hoc per i tablet Android. Oltre a nuove funzionalità

MigliorMobile 2013. I vincitori (Mps): “Prima viene la sicurezza”

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Nel 2012 il mobile banking ha fatto boom. +150% assicura Lodovico Mazzolin, responsabile dell’Area Privati di Banca Monte dei Paschi di Siena.
Ma come cambieranno le applicazioni nel corso dei prossimi mesi? E che impatto avrà tutto questo sull’Internet banking? Ne risentirà il rapporto con la filiale?
I numeri uno sul mercato, che per il secondo anno consecutivo si sono visti assegnare da Of-Osservatorio finanziario il premio Miglior Mobile Banking, spiegano come deve essere l’applicazione tipo, qual è il ruolo della sicurezza, cosa vogliono i clienti, e cosa effettivamente utilizzano. Svelando anche, in anteprima assoluta, l’arrivo imminente di una App ad hoc per i tablet Android.

Of: La sicurezza vi aveva fatto vincere un anno fa e quest’anno vi ha permesso di fare il bis…
Mazzolin: Grazie! In effetti abbiamo sempre puntato molto su questo aspetto, e riteniamo che il successo sia legato anche alla facilità di utilizzo del servizio. In particolare, grazie al servizio “accesso dove vuoi”, che consente al titolare del rapporto di scegliere la modalità di accesso preferita, si può decidere di inserire la password monouso inviata via email o sms, senza necessità di usare la chiavetta elettronica. Resta comunque possibile l’uso del servizio tramite l’autenticazione via chiavetta elettronica, meglio noto come token.

Of: Quest’ultimo sistema, quello degli sms, è quello più sicuro di tutti…
Mazzolin: In realtà sono tutti sicuri allo stesso modo, in quanto espressione di un sistema di autenticazione “a 2 fattori”, valido anche per l’accesso tramite smartphone. A livello tecnologico direi che la sicurezza si equivale, poiché le differenze fra i diversi sistemi non incidono in modo significativo.

Of: Quale di questi tre strumenti utilizzano di più i clienti?
Mazzolin: Sicuramente il token.

Of: Anche se è più scomodo?
Mazzolin: Noi siamo una banca ancora molto baricentrata sulla filiale. E questo rende nei nostri clienti molto forte l’idea che utilizzare una password prodotta da un supporto fisico sia molto più sicuro. Anche se negli ultimi mesi, in effetti, la situazione ha iniziato a cambiare un po’ più velocemente.

Of: In che modo?
Mazzolin: Colpa o merito anche della crisi. Prima la distinzione tra banca online e banca fisica era molto più forte. Oggi la clientela è più attenta ai costi, e quindi la ricerca di prodotti sottoscrivibili tramite canali remoti, tipicamente offerti a condizioni di vantaggio rispetto alla classica sottoscrizione in filiale, ha avvicinato la clientela all’uso delle nuove tecnologie. Inoltre, il concetto che il contatto diretto e reale sia garanzia di maggior sicurezza di prodotto o servizio sta iniziando a perdere di rilevanza.

Of: Quindi se la vostra clientela utilizza il token fisico, il vostro “accesso dove vuoi” non sta riscuotendo buoni risultati?
Mazzolin: No, assolutamente, i dati dimostrano che nel corso degli ultimi 12 mesi l’uso dell’Accesso dove vuoi è cresciuto del 14%. A dimostrazione di una più diffusa dimestichezza con le soluzioni virtuali.

---- Of: Però permane ancora quella percezione di minor sicurezza collegata allo strumento che ne ha sempre frenato l’utilizzo per fare banking.
Mazzolin: In parte. I clienti oggi si fidano del banking in mobilità. Ovvio però che anche questi strumenti, esattamente come i pc e i relativi account di Internet banking, sono soggetti ad attacchi di malware. Tuttavia, le opzioni di sicurezza attivate dalla banca rendono queste situazioni estremamente rare, contenendo il fenomeno del cybercrime.

Of: C’è chi dice che il mobile sia addirittura più sicuro del web.
Mazzolin: A livello di schemi complessivi di sicurezza possiamo dire che non c’è distinzione tra web e mobile. Certo, con la rapida diffusione di smartphone e tablet, le sfide sono rinnovate. Ma il problema in sé è della stessa natura, in quanto si accede a protocolli simili e con device che sempre più sono, a tutti gli effetti, dei “Pc da taschino”. Tuttavia, diventando il mobile uno strumento globale e di massa, è inevitabile che questo strumento attirerà, purtroppo, sempre più attenzioni criminose.

Of: La novità importante del 2012 è la vostra nuova app per Android.
Mazzolin: Non potevamo farne a meno. È un sistema operativo sempre più diffuso. E sempre più lo sarà in futuro.

Of: E quali differenze ha questo applicativo con quello nativo per iPhone?
Mazzolin: A livello di funzionalità praticamente nessuna. Anche dal punto di vista della grafica e della sicurezza è tutto uguale alla app Montepaschi per iPhone, anche se, ovviamente, l’interfaccia è stata realizzata pensando alle peculiarità di questo sistema operativo (uso del tasto ‘back’, menu contestuali, ecc.).

Of: Però la cronaca recente dice che Android è un sistema operativo molto meno sicuro…
Mazzolin: Android, essendo una soluzione aperta, ha difetti che un sistema di questo tipo intrinsecamente porta con sé. Peraltro, vi sono gli indubbi vantaggi derivanti dal fatto che schiere di sviluppatori (con tutto l’interesse e il supporto di Google) stanno lavorando per elevare i livelli di sicurezza nativi del sistema.

Of: Come sta andando il mobile banking in generale? Fino a un anno fa nonostante l’offerta abbondante le app erano ancora poco utilizzate.
Mazzolin: Il mobile banking è cresciuto moltissimo nel corso dell’ultimo anno, anche per merito della crescente diffusione degli smartphone. I comportamenti dei clienti sono cambiati, e di conseguenza anche le stesse applicazioni mobile si sono adattate al cambiamento. Noi banche ci siamo adoperate per farle diventar sempre più user friendly, intuitive, veloci e semplici da utilizzare, rispetto all’account di Internet banking, Questo abbassa la cultura del sospetto, e il boom della disponibilità di applicazioni di mobile banking nel corso degli ultimi 12 mesi ne è la testimonianza.

Of: Come si traduce questo in numeri?
Mazzolin: Le nostre app gratuite, contando congiuntamente iPhone e Android, sono state scaricate a fine 2012, più di 170.000 volte. Nel solo secondo semestre del 2012, abbiamo registrato oltre 700.000 accessi, per una crescita complessiva di utilizzo che si aggira intorno al +150%.

Of: E quali funzioni vengono utilizzate di più?
Mazzolin: Lo sviluppo maggiore lo hanno subito ovviamente le operazioni informative…

---- Of: Cioè per controllare il saldo in pratica?
Mazzolin: Sì, oltre ai movimenti di conto e carte. Tuttavia, anche le operazioni dispositive stanno riscontrando un’ottima crescita, essendo cresciute rispetto allo scorso anno del +120%. Ormai chi ha uno smartphone, e la percentuale cresce di giorno in giorno, estende naturalmente il perimetro di funzionalità utilizzate. Tra le operazioni dispositive più sfruttate vi sono in assoluto quelle di ricarica di cellulari e carte prepagate, seguite poi dai bonifici e giroconti.

Of: Molti vostri competitor stanno attivando funzionalità extra bancarie…
Mazzolin: Noi monitoriamo con attenzione il fenomeno. Quello che è certo è che il cliente vuole accesso veloce, facile, senza difficoltà e di funzionalità immediata. Come, in effetti, è nella natura del mezzo in sé: se lo smartphone riempie i tempi morti della nostra vita quotidiana, è chiaro che i tempi di comprensione e fruizione delle funzionalità debbano essere ancora più brevi.

Of: E in futuro? Ci sono novità in arrivo?
Mazzolin: Noi stiamo lavorando a una app per tablet con sistema operativo Android e stiamo estendendo significativamente le funzionalità sulle app esistenti.

Of: E per quanto riguarda i servizi extra?
Mazzolin: Punteremo sull’advisory. Vogliamo rendere disponibile anche da mobile, con pochi clic, il nostro sistema di consulenza. Inoltre, stiamo lavorando ai mobile payments con CartaSi.

Of: Qualche anticipazione?
Mazzolin: Per ora posso solo dire che abbiamo già sottoscritto un accordo di partnership industriale nel settore della monetica in virtù del quale la nostra banca diventerà emittente diretta delle carte di pagamento distribuite da CartaSi. Lanceremo quindi una nuova offerta di carte di credito e nuovi servizi di accettazione di pagamento entro il primo trimestre 2013. All’interno di questo progetto prenderanno piede anche i pagamenti in mobilità.

Of: Mobile versus Internet banking. Chi la spunta?
Mazzolin: Io credo che andremo sempre di più in una direzione di convergenza delle modalità utilizzo. La data di sorpasso degli accessi a Internet in mobilità rispetto all’accesso da desktop, già annunciata da tempo, sta in effetti avvicinandosi. Dal nostro punto di vista, continueremo a supportare entrambe le tipologie di accesso.

Of: Questo vuol dire che il mobile non soppianterà il web?
Mazzolin: Non credo. Saranno indispensabili entrambi gli strumenti. Che saranno tra loro sempre più simili e integrati. Sempre più user friendly, facili e veloci.

Of: E se non si verificasse questa convergenza?
Mazzolin: Come sempre, continueremo a monitorare i trend locali e globali, riscontrandoli anche con i dati di accesso alle filiali. Anche la filiale, infatti, non perderà la sua peculiarità. Ovviamente.

Of: Perché ovviamente?
Mazzolin: Perché la popolazione sta invecchiando. E naturalmente la tecnologia richiede predisposizione all’utilizzo. Le innovazioni tecnologiche future non possono non tener conto di questo elemento e comunque la fisicità è fondamentale per certi segmenti di clientela non solo per necessità/limiti operativi, ma soprattutto per servizi ad alto valore.

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