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I conti costano il 50% in più. Che fare OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Le spese per i bonifici sono aumentate. I canoni di abbonamento sono schizzati verso l’alto. Le commissioni applicate sulle operazioni in filiale sono lievitate in pochissimi mesi. Lo dicono i numeri: gestire il conto allo sportello può arrivare a costare fino al 50% in più rispetto a un anno fa. Come fare? C’è un modo per abbattere i costi? Sì, dice Of. Ma bisogna imparare a operare online. Perché si può risparmiare fino al 386%. Ecco come

I conti costano il 50% in più. Che fare

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BancoPosta ha aumentato la commissione sui bonifici del 40%, passando dai 2,50 ai 3,50 euro. Cariparma ha arrotondato a 5 euro una spesa che prima si aggirava sui 3,30 euro. Segnando una variazione del +51,5%. UniCredit, invece, ha ulteriormente ampliato la soglia di 5 euro, portando le spese totali a 5,25 euro a operazione.
Gestire un conto operando allo sportello costa sempre di più. Per non parlare dei canoni di abbonamento mensile o annuale, che in alcuni casi schizzano verso l’alto. In 12 mesi di rilevazione, su un campione di oltre 90 conti correnti analizzati nel DBPB (Data Base dei Prodotti Bancari) di Of Osservatorio finanziario, le spese per le operazioni svolte via filiale sono incrementate in media del 6%, per l’effettuazione di un bonifico verso altra banca. Mentre il costo annuo del conto corrente, al netto delle operazioni, cioè il canone, è passato da 31,85 a 33,93 euro, per un incremento del 6,50%. Ma se si gestisce il conto online, si può riuscire a risparmiare fino al 386%.

Un tempo, fino a qualche anno fa, la distinzione era chiara. O si sceglieva di acquistare un conto corrente di quelli online puri, da gestire interamente via Internet. O si optava, invece, per il cosiddetto conto standard, se l’operatività si preferiva gestirla face-to-face, possibilmente con l’aiuto di un impiegato di sportello. E, bene o male, era chiara anche la distinzione di costo. Il conto online, si sapeva, costava meno. Molto meno. Anzi, spesso era quasi del tutto a zero, visto che l’operatività veniva svolta in modalità fai-da-te. Mentre per il conto standard, i prezzi erano necessariamente più alti.

Poi, con il tempo, sono nati gli ibridi. Quei conti cioè che sono un po’ online e un po’ strumenti tradizionali di gestione del denaro. Che includono in un unico contratto, Internet banking, telefono e sportello bancomat, ma anche filiale e attività di consulenza personalizzata. Si tratta in pratica di conti “multicanale” , come li chiamano le banche. Cioè utilizzabili ovunque, su qualsiasi canale appunto, a seconda delle preferenze. Oppure “modulari” , perché si costruiscono su misura in base alle necessità di utilizzo.

“Quello che leggiamo dal comportamento dei clienti è certamente una preferenza, sempre più forte, a operare liberamente sui diversi canali in funzione delle sue preferenze del momento”, rivela Gianfranco Lertora, Dirigente Pianificazione Commerciale e Marketing di Banca Carige che spiega, “il cliente vuole prelevare e versare denaro su sportelli automatici H24, effettuare comodamente un bonifico da casa ma anche recarsi in filiale per una consulenza qualificata, qualora necessario. In pratica, vuole scegliere la porta più comoda per entrare in banca, con la garanzia di un servizio efficiente, conveniente e disponibile 24x7 grazie ai servizi della banca Multicanale”.

“L'offerta modulare, quindi, offre la possibilità di scegliere prodotti e servizi più rispondenti ai bisogni e di risparmiare denaro grazie, ad esempio, alla scontistica prevista per l'acquisto di più moduli o alle agevolazioni dedicate a chi utilizza le carte di pagamento”, conferma Andrea Gorlato, Responsabile Canali Diretti di UBI Banca.

---- Addio ai conti online
Così, è successo che i conti a zero spese e tutti online sono praticamente scomparsi. Fatta eccezione per quelli delle banche online pure, o semi pure, in cui può essere fatta rientrare anche ING Direct, nonostante le prime filiali avviate sul territorio. Che continuano a offrire prodotti a zero spese, destinati a chi gestisce tutta l’operatività via web. I conti di Webank, Fineco, IWBank e ING Direct, infatti, mantengono le stesse condizioni economiche che avevano al momento del lancio. Vale a dire: 0 spese per le operazioni svolte su Internet, e 0 euro per il canone di abbonamento annuale.

Mentre i grandi gruppi bancari nazionali e regionali, hanno iniziato a rivedere la loro offerta. UniCredit, per esempio, ha agito un po’ in sordina. E a marzo 2012 ha ritirato dal mercato il suo Genius One, sempre per Internet, mantenendo invece invariata tutto il resto dell’offerta.

Intesa Sanpaolo, invece, che prima aveva il famoso Zero Tondo, senza spese fisse di gestione mensili o annuali, e con costi per l’esecuzione dei bonifici, almeno online, pari a zero, ha preferito rimpiazzare tutta la sua offerta con un unico prodotto, Conto Facile, con canone mensile che aumenta mensilmente a seconda dei prodotti extra attivati. Ma con costi aggiuntivi per le operazioni di esecuzione dei bonifici anche via Internet, che mantengono un costo di 1 euro se svolti verso altri istituti bancari. E richiedono una maggiorazione massima di 3,50 euro per ogni operazione disposta da filiale, sempre verso banche non appartenenti al Gruppo. La spesa mensile, fissa a 4 euro, include un numero illimitato di operazioni, via filiale, internet, telefono e sportelli automatici. E offre a zero spese la carta Bancomat. Mentre per chi sottoscrive prodotti aggiuntivi, come la carta di credito e la NextCard, va messa in conto una spesa mensile maggiorata, che si aggiunge al canone, pari rispettivamente a 6 e 1 euro.

Poi, pochi mesi dopo, anche Banca Carige ha fatto lo stesso. Depennando tutti i conti della “linea Stile”, per il nuovo Carige Solo Tuo. “Si tratta di una soluzione interamente modulare, e liberamente componibile sulle esigenze del cliente che può scegliere i prodotti o i servizi da attivare, comprese carte di pagamento, sevizi assicurativi e finanziari”, chiarisce Lertora, (Banca Carige) , “si può optare per due modalità di accesso alla banca, entrambe intercanali. L’accesso base si rivolge prevalentemente alla clientela che predilige un’operatività su canali remoti. Mentre l’accesso illimitato è indicato per chi, pur svolgendo anche operazioni tramite canali remoti, mantiene un rapporto costante con la filiale. Mediamente l’operatività online ha un costo minore per il cliente, a fronte di un minor costo del servizio lato banca”. nello specifico: l’accesso base costa 3 euro al mese, per un totale di 36 euro l’anno. Quello evoluto, invece, richiede una spesa complessiva di 72 euro l’anno (6 ogni mese).

Anche UBI Banca ha rimpiazzato i suoi due storici conti per l’online, Duetto Click&Go e ZeroZero UBI. “In questo modo, non abbiamo operato alcuna scelta di preferenza verso un solo canale di accesso ai servizi della banca”, spiega Gorlato (UBI Banca) , “infatti a luglio 2012 abbiamo lanciato un’offerta modulare denominata QUBI' che permette di comporre e modificare nel tempo il conto corrente più adatto alle proprie esigenze, scegliendo fra un ventaglio di moduli: “Semplicità” che include il conto corrente, la carta di debito Libramat e l'internet banking Qui UBI. “ Libertà” consente di ridurre il costo delle operazioni effettuate sul conto corrente, scegliendo fra l'opzione ‘Online’ dedicata a chi preferisce utilizzare l'internet banking, e l'opzione ‘Online e in Filiale’ per chi invece desidera avvalersi anche delle filiali. Con “Comodità” si possono avere a disposizione tutti gli strumenti di pagamento a scelta fra le carte di debito, di credito e le prepagate del Gruppo. Mentre il modulo “Protezione” tutela il titolare del conto corrente dai rischi derivanti da infortuni”.

---- Costi a confronto: vince l’online
Eppure, anche i conti modulari, che hanno rimpiazzato quelli per l’online tutti a zero, consentono comunque di mantenere i costi sotto controllo: se si opera via Internet i prezzi sono molto più ridimensionati. Soprattutto se confrontati con le spese necessarie per l’effettuazione delle stesse operazioni via filiale.

Of-Osservatorio finanziario, per chiarire meglio quanto si può risparmiare ricordandosi di gestire l’operatività bancaria solo online, dunque, ha messo a confronto gli oltre 90 conti correnti inseriti nel DBPB di Of. Per farlo, ha analizzato il costo richiesto per l’esecuzione di una stessa operazione, il bonifico verso altri istituti di credito, utilizzando sia il canale online che la filiale. E ha analizzato la variazione dei prezzi delle due operazioni nel corso degli ultimi 12 mesi. Il risultato è che, in effetti, utilizzando l’Internet banking, si può arrivare a risparmiare anche il 386%. Visto che, in media, per un bonifico online bastano 0,73 euro. Mentre per la stessa operazione da filiale ne servono almeno 3,65.

Le banche, dal canto loro, sembrano voler premiare di più chi opera via Internet. Differenziando al contempo l’offerta per chi si avvale invece anche della filiale. Emblematico è il caso di CheBanca! che da poco ha lanciato una nuova versione Web del suo conto corrente.
Ma non si tratta di un conto completamente nuovo. In realtà, fanno sapere dalla banca, è una sorta di nuova versione di quello esistente. Che però privilegia chi opera solo con Internet. Così, chi sceglie di acquistare il conto con solo assistenza web si troverà canone mensile a zero, bonifici online gratuiti, e una commissione aggiuntiva di 3 euro per le operazioni svolte allo sportello. Mentre chi opta per la versione con assistenza in filiale il canone mensile è fisso a 2 euro, ma in compenso sono a zero tutte le operazioni extra, compresi i bonifici online e non.

Anche UniCredit Banca, pur non avendo più un conto solo per l’online, com’era il Genius One, tuttavia distingue la sua offerta multicanale premiando prevalentemente l’operatività online. I suoi 3 conti di punta, Super Genius, Genius Club e Genius Smart, tutti accomunati dall’avere un canone di abbonamento annuale, infatti, applicano le stesse commissioni per l’esecuzione delle operazioni allo sportello. E arrivano fino a un massimo di 5,25 euro per le disposizioni verso conti correnti in altri istituti. Aumentate rispetto ai 5 euro tondi che venivano richiesti fino a un anno fa. Mentre dal canto loro, le operazioni online nel corso degli ultimi 12 mesi hanno mantenuto invariati i propri costi: per la stessa operazione di bonifico, quindi, va messa in conto una spesa extra non superiore a 1,50 euro.

MPS è da due anni che non ritocca le spese aggiuntive di tutti i suoi conti della Linea Italiano. E mantiene fissa a 4,50 euro la commissione per chi opera via filiale, mentre 1 euro al massimo, per tutti, è richiesto a chi esegue il bonifico utilizzando il servizio di Internet banking. Fa eccezione solo il Conto Italiano Online, che richiede 1 euro per il bonifico via Web, ma arriva fino a 6,25 euro se la stessa operazione viene svolta in filiale.

Mentre BNL BNP Paribas per tutti i conti della linea In Novo prevede, come un anno fa, le stesse commissioni: 4,50 euro per i bonifici svolti allo sportello, 1 euro per quelli effettuati via home banking. Leggermente inferiore il divario applicato da Intesa Sanpaolo al suo Conto Facile, tra le spese delle operazioni online e quelle allo sportello: 1 euro contro i 3,50.

I conti BancoPosta Click e BancoPosta Più, invece, premiano chi il conto lo gestisce in modalità self-service, aumentando, da inizio 2013, tutti i costi per le operazioni allo sportello. Fino al 31 dicembre 2012, infatti, servivano 2,50 euro per ogni operazione di bonifico disposta allo sportello verso altre banche. Poi, da inizio gennaio 2013, la spesa è balzata a 3,50 euro. Mentre nessun ritocco all’insù è stato effettuato sulle commissioni previste per l’esecuzione online: sempre 0 euro, indifferentemente dal conto scelto.

---- Stessa tecnica anche per Cariparma. I costi per chi si reca in filiale, previsti per tutti i conti di punta, compresi ProvaCi Più, VYP Università e Conto Famiglia, passano in 12 mesi da 3,30 euro a 5 euro tondi. Mentre anche le commissioni applicate alle operazioni di bonifico via Web subiscono una maggiorazione, meno significativa, passando da 0,57 a 1 euro.

Per Carige, la spesa di 4,25 euro per le disposizioni in filiale verso altri istituti, invece, può essere rimpiazzata da un canone di abbonamento che si affianca a quello necessario al mantenimento del conto. E con 3 euro al mese, aggiuntivi, ci si assicura la possibilità di disporre tutti i bonifici di cui si ha bisogno. Mentre online o via Mobile banking la spesa è ridotta a 1 euro a operazione. Ma con abbonamento, basta 1 euro al mese per un numero illimitato di disposizioni.

Procedimento inverso, ma stesso risultato, anche per Credem. Che azzera i costi per l’esecuzione dei bonifici via Internet, mantenendo più o meno invariati invece i prezzi per le operazioni disposte in filiale: 0 euro online, contro i 0,53 applicati fino a luglio 2012 per il conto Credem Friends Zero Assoluto. Mentre anche le operazioni in filiale nello stesso periodo si riducono, di pochissimo, passando da 3,25 ai tondi 3,00 euro.

L’eccezione alla regola
Non sembra puntare eccessivamente sul Web BNL BNP Paribas. Che per il nuovo conto corrente BNL Priority mantiene a zero le commissioni per l’esecuzione di bonifici online e via filiale. Tutta l’operatività bancaria, infatti, è gratuita e illimitata. A fronte però del pagamento di un canone di abbonamento annuo omnicomprensivo di 96 euro.

Anche Banco Popolare ha adottato la stessa strategia. I conti in catalogo, dal classico low cost Youbanking a quelli dedicati ai giovani nella duplice versione Let’s Bank Studiare e Let’s Bank Lavorare, infatti, mantengono tutti a zero il costo delle operazioni di bonifico disposte via home o mobile banking. Mentre resta applicata contemporaneamente una spesa di poco maggiorata per l’esecuzione da sportello: 1 euro per tutti. Che diventa completamente gratuita nel caso di Premiaconto Plus, per famiglie.

“La filiale è sempre stata per il Gruppo Banco Popolare parte integrante del concetto di multicanalità”, chiarisce Andrea Mencarini Direttore Retail del Banco Popolare, “le politiche di pricing diverse tra canali sono anche legate agli effettivi costi di esecuzione di determinate operazioni. Per noi è il cliente, che nella piena trasparenza dei prezzi, decide quale canale utilizzare. E la maggior parte delle volte non lo fa in via esclusiva, ma affianca operatività fatta via Internet a operatività allo sportello. Per il futuro, poi, ci aspettiamo un comportamento sempre più flessibile da parte del cliente”.

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