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10 regioni da visitare nel 2016. Secondo Lonely Planet OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Dalla nebbiosa e cupa regione rurale della Romania, la Transilvania, alle spiagge dorate delle Hawaii e della splendente Costa Verde brasiliana. Fino ad arrivare alle regioni agricole della Valle de Vinales cubana e della Auvergne francese, ai vigneti del Friuli Venezia Giulia, e ai paesaggi fiabeschi evocati dai castelli bavaresi. Le regioni da visitare nel 2016 secondo Lonely Planet portano poi in Islanda, ad ammirare l’aurora boreale e sulle remote isole di Waiheke e St. Helena. Ecco cosa offrono. E perché vale la pena andarci

10 regioni da visitare nel 2016. Secondo Lonely Planet

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10 regioni in 10 diversi paesi del mondo. Caratterizzate, ciascuna, da culture, usi, costumi e paesaggi agli antipodi. Dalle spiagge vivaci e soleggiate delle isole Hawaii, nel cuore dell’oceano Pacifico, ai nebbiosi territori che circondano i cupi e maestosi castelli della Transilvania dei vampiri. Il viaggio dei sogni da fare nel 2016, secondo Lonely Planet, parte da qui, dalle regioni più sottovalutate e spettacolari del mondo. Quelle che, il prossimo anno, avranno più da offrire a chi deciderà di avventurarsi a esplorarne i territori. Perché, lontano dalle tradizionali rotte del turismo di massa, è qui che la natura si manifesta, continuando ad essere la vera protagonista. Ecco allora che, per i più avventurosi, il 2016 sarà l’anno giusto per visitare i ghiacciai e i campi di lava della selvaggia Islanda occidentale. O per fare un tuffo nel passato ed esplorare i campi di tabacco e mogotes della Cuba tradizionale, a cavallo o in bicicletta, in mezzo alla Valle de Vinales. O ancora, per immergersi nel cuore rustico della Francia più incontaminata della regione rurale di Auvergne. Ecco cos’hanno da offrire le 10 regioni scelte da Lonely Planet per i viaggiatori più appassionati. E perché vale la pena andarci proprio il prossimo anno.

Transilvania, Romania


E’ nota in tutto il mondo per i suoi cupi e maestosi castelli arroccati su vette e montagne avvolte dalla nebbia. Ma la Transilvania, nell’immaginario collettivo da sempre associata alle favole sui vampiri, ha molto altro da offrire. Il cuore rurale della Romania, ancora fortemente legato alla tradizione, dove nelle via di campagna ancora si scorgono contadini al lavoro su carri e cavalli, infatti, sta riscoprendo una forte rinascita, soprattutto dal punto di vista culturale. La cittadina di Cluj-Napoca, con la sua tradizionale Fabbrica dei pennelli, le gallerie d’arte e i musei è uno dei centri artistici emergenti d’Europa.

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Quando andare. In Romania, soprattutto nella sua regione rurale, gli inverni raggiungono temperature molto rigide. Meglio quindi prevedere un viaggio a maggio o giugno, quando i turisti che affollano le chiese fortificate di Biertan e Viscri non sono ancora partiti per le vacanze. Mentre, per i viaggiatori più appassionati, amanti della tradizione, settembre è il periodo migliore. Durante il mese, infatti, la Transilvania festeggia i pastori che rientrano dai pascoli con le greggi durante la tradizionale Festa d’Autunno. Offrendo un suggestivo scorcio sulla cultura che permea la tradizione di tutta la regione.

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Islanda Occidentale


Questa regione, rimasta a lungo ignorata dalle tradizionali rotte turistiche, è quella che permette meglio di scorgere la vera natura selvaggia e incontaminata tipica dell’Islanda. Il suo paesaggio, costellato da ghiacciai, sorgenti termali, geyser, vulcani attivi, picchi innevati e vasti deserti di lava, poi, nel 2016 si arricchirà anche di Into the Glacier, una grotta di ghiaccio artificiale scavata nella calotta glaciale di Lagjokull. Ma l’Islanda ha anche un'affascinante storia e un’accentuata tradizione folkloristica. Per chi la visita a giugno, per esempio, è ancora possibile partecipare alla festa medievale con tanto di calcio nel fango in onore dell’eroina della saga medievale di Skallagrìmsson.

Quando andare. Essendo una regione ancora poco battuta dai turisti, è meglio prevedere un viaggio prima della fine di agosto. Ogni anno, infatti, dal 31 agosto in avanti il paese sembra scivolare lentamente verso il letargo. Chiudono hotel e strutture ricettive, e anche gli autobus sospendono il loro servizio. Se si ha intenzione di ammirare lo spettacolare fenomeno naturale dell’aurora boreale, però, bisogna considerare che si hanno più chance da ottobre ad aprile. Anche se dicembre e febbraio sono i mesi in cui è più facile ammirarla.

Valle de Vinales, Cuba


È l’altra Cuba, quella lontana dalla sfavillante e chiassosa vita del centro de L’Avana, dai suoi musei, dalla sua musica e dalle sue Cadillac d’epoca colorate. È la Cuba che in pochi conoscono, quella autentica, rurale, silenziosa, che si sviluppa a Ovest intorno al piccolo centro agricolo della Valle de Vinales, a sole due ore d’auto dalla capitale. Qui lo stile di vita è più rilassato, i contadini ancora guidano l’aratro masticando tabacco. Ed è possibile esplorare a cavallo i tradizionali campi di tabacco o di mogotes, rilassarsi su un dondolo immersi nelle straordinarie vedute della Valle, e ascoltare dal vivo la musica son.

Quando andare. Generalmente l’alta stagione turistica a Cuba corrisponde con l’inverno, da dicembre ad aprile. Anche perché da maggio a ottobre inizia la stagione calda e piovosa che corrisponde con il periodo di ferie dei cubani, che affollano le spiagge della costa. Meglio quindi prevedere un viaggio quando le temperature sono più miti.

Friuli Venezia Giulia


È la regione vinicola del Friuli Venezia Giulia la quarta meta da visitare nel 2016 secondo Lonely Planet. Unica tappa italiana scelta dai viaggiatori e ideale soprattutto per gli appassionati del buon vino e della buona tavola. Ma il Friuli Venezia Giulia non è solo questo. È anche un luogo di relax e tranquillità, caratterizzato da vaste aree agricole e vigneti che ne rendono unico il panorama. Con un paesaggio variegato che alterna pianure a colline ondulate, con le Alpi sullo sfondo.

Quando andare. Per gli amanti della tavola e del vino DOC, la stagione migliore è sicuramente settembre quando l’autunno cede il passo all’estate e la regione si anima di feste enogastronomiche. A metà settembre, per esempio, Udine accoglie l’arrivo della nuova stagione con la fiera Friuli DOC. Mentre, verso fine mese, a Gorizia si celebra la cultura culinaria dei paesi adiacenti. Chi, invece, preferisce visitare la regione prima dell’estate a giugno, nella cittadina medievale di San Daniele, celebre per il prosciutto crudo dolce, si potrà partecipare a Aria di Festa.

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Waiheke Island, Nuova Zelanda


Si trova nella contea di Auckland, in Nuova Zelanda, e per raggiungerla bastano 35 minuti di traghetto. L’isola di Waiheke, definita dagli esperti viaggiatori di Lonely Planet come paradisiaca, è costituita da baie e spiagge deserte, oltre che da un panorama caratterizzato dai numerosi vigneti. Nota, infatti, come l’isola del vino, Waiheke Island ospita circa una trentina di aziende vinicole, caratterizzate dalla fantastica vista sullo skyline di Auckland. Il passato hippy e bohemien della cittadina, inoltre, contribuisce a rendere l’atmosfera ancora più accattivante, grazie soprattutto alla fiorente comunità di artisti specializzati in sculture, pezzi di vetro soffiato, dipinti e opere in legno.

Quando andare. La regione di Auckland è caratterizzata da un clima temperato, con estati calde e umide e inverni miti. Anche se la città è tra le più piovose della Nuova Zelanda. Nonostante disti solo 35 minuti di traghetto, invece, Waiheke Island gode di un clima leggermente più caldo, caratterizzato però da meno umidità, precipitazioni meno frequenti e più ore di sole. Il periodo migliore per pianificare un viaggio, quindi, è quello compreso tra l’estate e l’autunno, che coincide in Italia con dicembre e aprile. Soprattutto per chi vuole godere di un clima favorevole per poter vivere le spiagge e visitare al contempo anche la regione vinicola.

Auvergne, Francia


E’ caratterizzata da valli di origine glaciale e da vette vulcaniche che tanto ricordano l’Islanda. Auvergne, lontana dai classici itinerari turistici, è una regione rurale situata nel cuore della Francia. Finora considerata troppo tranquilla e rustica, è oggi ricercata dai viaggiatori che desiderano allontanarsi dalle rotte tradizionali del turismo di massa. Perché visitarla nel 2016? Perché la regione, spiega Lonely Planet, ha preso consapevolezza di sé e delle sue bellezze naturali. Avviando ambiziosi progetti d’arte e organizzando gite nella natura selvaggia.

Quando andare. Se si vuole progettare un viaggio all’insegna dell’avventura, per scoprire le bellezze naturali della regione e arrampicarsi sulla famosa Chaine des Puys, una catena di crateri e cupole laviche lunga 40 km (inattiva da millenni) è bene prendere in considerazione la stagione più mite e meno piovosa, tra la primavera e l’estate. Mentre è soprattutto durante i mesi estivi che gli spazi naturali di Massif Sancy si animano ospitando opere d’arte contemporanea create ad hoc, come installazioni sospese su cascate e rocce.

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Hawaii, USA


Le celebri isole statunitensi nel cuore dell’oceano Pacifico sono da sempre considerate come la meta ideale per chi è alla ricerca di spiagge paradisiache e mare cristallino. Eppure, le isole che compongono le Hawaii, non sono solo questo. Sono anche caratterizzate da picchi verdissimi e da una vegetazione variegata, con panorami unici al mondo che alternano vulcani e fiumi di lava a bocche di vapore sulfureo e tunnel lavici. Ideali per gli amanti della natura, ma anche della storia. Proprio nel 2016, infatti, ricorre il 75° anniversario dell’attacco a Pearl Harbor. Che sarà commemorato con mostre e pubblicazioni speciali.

Quando andare. Nelle isole delle Hawaii le temperature medie differiscono di poco tra inverno ed estate. E anche se il periodo più caldo va da giugno a ottobre, mentre i mesi più piovosi sono quelli da dicembre a marzo, non c’è nessun periodo veramente sconsigliato per recarsi in queste zone. Anche se, gli appassionati di surf, certamente affolleranno l’isola di Oahu che, come ogni anno, ospita a Natale l’appuntamento dedicato presso la North Shore.

Baviera, Germania


È caratterizzato da un paesaggio da favola, ricco i castelli tra i più belli del mondo in un contesto compreso tra le vette alpine ricoperte di neve e la fertile pianura del Danubio. La regione tedesca della Baviera ospita tra gli altri il famoso castello Neuschwanstein, uno dei più visitati in tutta Europa, costruito alla fine del XIX secolo e situato nella zona sud-ovest della regione, che ha anche ispirato i più celebri castelli dei film animati della Disney. La capitale della regione è Monaco di Baviera, caratterizzata, oltre che dalle magnifiche residenze reali, anche da immensi parchi, musei, e chiese barocche e rococò. Ma è il folclore bavarese a costituire un elemento di richiamo in più. Soprattutto grazie alla birra e alla sua manifestazione più famosa, l'Oktoberfest.

Quando andare. Il clima della regione tedesca è sostanzialmente continentale, con inverni molto rigidi che, per circa 100 giorni all'anno, sono caratterizzati da temperature che scendono anche sotto zero. Il periodo migliore per visitare la regione, quindi, può essere quello della stagione calda, anche se il fascino dei castelli innevati attira turisti anche nelle fredde giornale invernali quando, nonostante la temperatura, lo spettacolo offerto dalla neve rende l’atmosfera ancora più magica.

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Costa Verde, Brasile


È un tratto di litorale incontaminato che si sviluppa sulla costa del Brasile. Meta di molti turisti nel 2016 per merito dei Giochi Olimpici che si svolgeranno nella vicina e ben più famosa Rio de Janeiro. La Costa Verde, infatti, è ricca di meraviglie naturali, caratterizzata da una natura sfavillante con vette color smeraldo e spiagge bellissime e quasi deserte, cascate e isole tranquille. Le strade acciottolate della cittadina coloniale di Paraty, Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, sono bandite ai veicoli, fatta eccezione per i taxi. Mentre la Baia di Ilha Grande, costellata da 365 isolette, è nota alla storia come covo di pirati.

Quando andare. Trovandosi poco sotto Rio de Janiero anche la Costa Verde risente più o meno dello stesso clima di questa zona. Caratterizzato da estati calde ma mitigate dai venti e dalle correnti che giungono dall’oceano, e inverni, tra giugno e settembre, non eccessivamente freddi ma comunque meno caldi di quanti ci si aspetterebbe. Ecco perché il periodo migliore per visitare questa zona del Brasile è l’autunno, magari a maggio, quando le giornate sono calde e asciutte e le notti fresche.

St. Helena Island


Finora raggiungerla, per un turista e un viaggiatore, era quasi impossibile. Ma nel 2016 quest’isola remotissima nell’oceano atlantico, facente parte del Territorio Britannico d’Oltremare e situata al largo di Angola e Namibia, sarà raggiungibile, per la prima volta, in 5 ore e mezza di volo da Johannesburg, grazie al nuovo aeroporto costruito sull’isola e che verrà inaugurato ufficialmente il prossimo anno. Sant’Elena, intanto, già famosa per aver fornito asilo a Napoleone che qui si ritirò dopo la disfatta di Waterloo, si sta preparando all’arrivo dei turisti: un nuovo hotel è stato costruito sulla strada principale della cittadina. Anche se ancora la ricezione dei telefoni cellulari resta una possibilità futura.

Quando andare. Il clima dell'isola è molto particolare. Nonostante infatti si trovi ai tropici tuttavia risente della fredda corrente del Benguela che contribuisce a rendere più miti le temperature. Le zone costiere sono quelle più calde e meno piovose mentre a Jamestown, la capitale, si può trovare una temperatura variabile dai 14 °C a 32 °C. Nell’interno, invece, sulle colline, si può trovare anche una temperatura minima di 8° per un massimo che di norma non supera i 26° C. I mesi meno caldi, con mattine e serate più fredde, sono quelli che vanno da giugno a settembre. Mentre i picchi più elevati si raggiungono tra gennaio e marzo. Sconsigliato, invece, programmare un viaggio da fine marzo a fine aprile: le piogge in questi mesi dell’anno sono molto frequenti.

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