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SOMMARIO

Per il VI Rapporto Prepagate e sistemi di pagamento online in Italia gestire una carta prepagata costa in media il 250% rispetto agli altri Paesi europei.

Sempre più carte, ma ancora troppo care

Complessivamente le card sono, secondo dati ABI, 67 milioni, con un incremento del 12% rispetto al 2006. In dieci anni, dal 1998 ad oggi, le carte di plastica sono quindi duplicate di numero. Nonostante questi dati in crescita, per l'Associazione bancaria italiana, il numero di card sarebbe insufficiente e il contante in circolazione ancora troppo, tanto da costare 10 miliardi l'anno a banche e pubblica amministrazione. In Italia il 92% delle transazioni di pagamento si conclude ancora con il cash ed è ancora diffuso l'uso di assegni. Per colmare il gap con l'Europa e favorire l' uso delle carte, PagoBancomat e Visa hanno realizzato una campagna di comunicazione e informazione, partita in queste settimane su giornali e televisioni e con manifesti, brochure ed un sito internet dedicato. La campagna, che si concluderà in primavera, è incentrata sui tre maggiori punti di forza delle carte: sicurezza, comodità e migliore gestione del bilancio familiare. "Il vero problema, però, sono ancora i costi troppo elevati delle carte di credito e delle prepagate" ha commentato Francesca Tedeschi, responsabile di Osservatorio finanziario, "in Italia, per gestire una carta prepagata, ad esempio, si paga in media 21,94 euro l'anno, in Europa bastano 6,26 euro, il 250% in meno". Leggi anche la sintesi del VI Rapporto prepagate di OF »

La famiglia usa soprattutto il bancomat mentre ai giovani piace la prepagata
La famiglia, ma soprattutto imprese e professionisti usano sempre di più carte di credito e carte prepagate per pagare un po' tutto, dagli acquisti nei negozi a quelli sul web. Le carte di debito o bancomat sono 29 milioni (+5% rispetto al 2006), 30 milioni le carte di credito (+17%) di cui 4,3 milioni anche con l'opzione revolving, cioè con la possibilità di pagare il debito a rate (+21%, sempre sul 2006). Questi i dati ABI, 2008. Mentre per le prepagate, ABI parla di 3,3 milioni (+29% rispetto al 2006), ma dimentica, forse, i 4 milioni di carte PostePay di Poste Italiane, che nel 2008 ha anche lanciato PostePay PosteMobile, con la possibilità di effettuare pagamenti anche da cellulare. La VI edizione del Rapporto Prepagate e sistemi di pagamento online di Of-Osservatorio Finanziario, la prima che contiene anche un’analisi dei sistemi di pagamento in Europa, dà una stima più ottimistica per questo settore: a fine 2007, infatti, le carte “pay-before” avevano raggiunto una soglia di diffusione pari a 5,8 milioni di esemplari emessi, con un incremento pari al 30,1% rispetto al 2006, mentre nel 2008, il trend è addirittura superiore: a fine anno, le carte day-before saranno 7,6 (+31,03% sul 2007). Un incremento importante, giustificato anche dalla recente decisione del Governo di distribuire carte prepagate alle famiglie con reddito più basso. Nel settore delle prepagate, l'Italia è prima in Europa. Nel 2007 più di 600 mila prepagate (21%) sono state utilizzate come carte aziendali e diventa sempre più frequente, inoltre, anche fare acquisti con le carte via telefono e on line. Il motivo di questa preferenza è il seguente: la carta prepagata è considerata più sicura per le transazioni online. Circa la metà delle prepagate, infatti, sono state utilizzate per fare acquisti in Rete, soprattutto per biglietti ferroviari, libri, software e altri prodotto IT, ricariche di cellulari.

Per ABI sono in aumento sono soprattutto le transazioni eseguite: le carte “attive”, cioè che hanno effettuato almeno una transazione nel 2007, sono 51 milioni pari al 76% delle carte in circolazione, con una prevalenza della carte di debito (86%). Le carte di credito attive sono il 70% del totale, il 64% quelle revolving ed il 58% delle prepagate.

» Leggi i Rapporti Prepagate precedenti
2005-2006
2007

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