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Poste punta sul telefonino. E per la sicurezza… OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Poste Italiane diventa un vero gestore di telefonia mobile, come Vodafone e Tim. Per operare sul conto corrente, pagare bonifici e ricaricare prepagate ovunque ci si trovi. E per farlo basta avere un cellulare Gsm low-cost. In più è sicuro. Il perché lo spiega a Of- Osservatorio Finanziario Roberto Giacchi, Amministratore Delegato di PosteMobile.

Poste punta sul telefonino. E per la sicurezza…

Operare sul conto corrente diventa ancora più mobile. Grazie al mobile banking, che permette l’accesso, da telefono cellulare, alla propria sezione di home banking. Per controllare sempre in qualunque momento il saldo del conto corrente, tenere monitorati i movimenti effettuati con le carte di pagamento e leggere il proprio estratto conto mensile. Ma non basta. Perché è anche possibile effettuare operazioni dispositive e di pagamento: effettuare bonifici, ricaricare il proprio telefonino anche se si è in viaggio addebitando il costo della ricarica direttamente sul proprio conto corrente, o ancora trasferire e movimentare fondi da un conto alla carta prepagata.
È quanto permette di fare PosteMobile, la sim card che trasforma Poste Italiane in un vero gestore di telefonia mobile. Per accedere all’operatività del conto corrente non serve un telefonino di ultima generazione ma basta semplicemente scorrere il menù preimpostato del vecchio Gsm e accedere alla funzione desiderata. Perché la tecnologia utilizzata è quella degli Sms, supportata da ogni tipologia di cellulare. Da quelli low-cost basici all’ultima generazione di iPhone.
Il problema è garantire la sicurezza delle operazioni svolte. Come? Lo spiega a Of-Osservatorio Finanziario Roberto Giacchi, Amministratore Delegato di PosteMobile che anticipa anche qualche novità per l’immediato futuro.

Of: Il Mobile Banking con Poste Mobile è sicuro?
Giacchi: E’ molto sicuro!

Of: E come funziona?
Giacchi: Innanzi tutto quando il cliente acquista la sim card ed associa ad essa uno strumento di pagamento, una carta postepay o un conto BancoPosta, riceve un codice di sicurezza, diverso dal pin, con il quale generare un secondo codice di sicurezza personale, conosciuto solo da lui.

Of: A cosa serve?
Giacchi: Per effettuare operazioni da cellulare sugli strumenti di pagamento associati alla sim card, operazioni informative e dispositive.

Of: Ma è sicuro?
Giacchi: Sì, perché non viene attribuito da PosteMobile. Come le dicevo, il cliente lo genera ed è l’unico a conoscerlo.

Of: Tutto qui?
Giacchi: Ovviamente no! Nella sim card ci sono software appositi che garantiscono la sicurezza delle operazioni sugli strumenti di pagamento

Of: Cioè?
Giacchi: Per prima cosa la firma digitale. Inoltre tutte le comunicazioni tra cellulare e sistemi di pagamento sono criptate.

Of: Ma è più sicuro operare da mobile o da web?
Giacchi: Senza dubbio da cellulare.

Of: Davvero? Com’è possibile?
Giacchi: Perché quando un cliente compra la nostra sim card gli viene chiesto di comunicare a PosteMobile le coordinate dello strumento di pagamento che vuole associare alla sim

Of: Quindi?
Giacchi: Vuol dire che da quel momento in poi non dovrà inserire gli estremi della carta o le coordinate del conto corrente che utilizza prima di ogni transazione, come invece avviene sul web. Si eliminano i rischi di intercettazione delle coordinate bancarie!

Of: Eppure la gente ancora non si fida …
Giacchi: Perché si tratta di un prodotto relativamente nuovo e il mercato non ha ancora ricevuto tutte le necessarie informazioni in merito. Però i dati rivelano che comunque sta andando molto bene!

Of: Qualche esempio?
Giacchi: 6 milioni di operazioni informative e dispositive, oltre 40 milioni di euro di transato, 700mila clienti a fine 2008. Finora abbiamo riscontrato un tasso di utilizzo molto elevato e contiamo di chiudere il 2009 con un numero di clienti doppio.

Of: Però c’è sempre il problema del phishing via sms…
Giacchi: Certo, lo smishing è una realtà, però posso dirle che da quando siamo entrati sul mercato abbiamo sempre garantito la massima sicurezza delle operazioni attraverso la nostra sim.

Of: In che modo?
Giacchi: Innanzi tutto noi ci siamo dati come regola di non inviare mai sollecitazioni ai nostri clienti per chiedere loro l’inoltro delle credenziali personali via sms. Per cui se dovesse arrivare loro un messaggio di smishing che chiede l’inoltro dei codici personali di autenticazione i clienti sanno già che non possiamo essere stati noi a mandarlo.

Of: Uno sguardo al futuro?
Giacchi: I pagamenti senza contatto. Dal prossimo anno renderemo anche noi possibili i pagamenti di prossimità con il cellulare anche se c’è del lavoro sulle infrastrutture da fare.

Of: Cioè?
Mancano i POS dotati di RFID per permettere il pagamento “contacless”.

Of: Altre novità?
Giacchi: Arricchiremo la nostra offerta che sarà sempre fruibile tanto sui cellulari tradizionali che attraverso gli smatphones, quali ad esempio l’iPhone.
Spingeremo il mobile-commerce, come ad esempio il m-ticketing, per l’acquisto di biglietti del treno e dell’autobus, o anche il Money Transfer per stranieri.
Miglioreremo poi la fruibilità di questi servizi attraverso il cellulare, rendendo tutto più semplice e accattivante.

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