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Speciale prestiti 2013/I tassi scendono. È il momento di ind... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

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I tassi di riferimento sono ai minimi di sempre. Il Bce scende ancora. L’Euribor non arriva nemmeno allo 0,50%. È un buon momento per richiedere un prestito personale? Sulla carta verrebbe da dire di sì. Eppure, il mercato risente ancora della crisi. Cosa sta accadendo a domanda e offerta? Cosa aspettarsi per il futuro? Of-Osservatorio finanziario fa un quadro della situazione. Ecco quando conviene andare in filiale. E quando, invece, è meglio non farlo

Speciale prestiti 2013/I tassi scendono. È il momento di indebitarsi?

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È stato stazionario allo 0,75% per quasi un anno. Poi, il 2 maggio 2013, la Banca Centrale Europea è intervenuta sul saggio di sconto. E lo ha fatto nuovamente al ribasso portandolo a quota 0,50%. Il nuovo minimo storico assoluto.
Anche gli altri tassi di riferimento, quelli utilizzati per determinare, poi, il tasso finito di mutui e finanziamenti, sono costantemente fermi ai valori più bassi di sempre. L'Euribor a 1 mese, per esempio, il 2 maggio 2013 era pari allo 0,12%, mentre quelli a 3 e a 6 mesi, alla stessa data, erano rispettivamente fissi allo 0,21% e 0,31%.

Per i risparmiatori, tassi così bassi vogliono dire due cose. La prima, è che è un buon momento per richiedere prestiti e finanziamenti. Dal punto di vista dei costi, ovviamente. Sempre che le banche decidano di concederli. La seconda, invece, è che stando così le cose, è inevitabile che prima o poi (probabilmente più prima che poi), ricominceranno a salire. Perché meno di così non possono scendere. E dunque, se non possono ridursi, è chiaro, dicono gli analisti, che per forza dovranno tornare ad alzarsi. Anche se, magari, ciò potrebbe avvenire molto lentamente.

“Eppure, il mercato dei prestiti personali, dopo la chiusura negativa del 2012, anche nei primi mesi del 2013 è in calo”, svela un po’ brutalmente Massimo Macchitella, Responsabile Prodotti Transazionali e di Finanziamento di UniCredit. Ma c’era da aspettarselo. Il 2012, si sa, è stato un anno difficile per tutto il mercato del credito. Dai mutui, quasi del tutto scomparsi, anche se i dati ufficiali parlano di una contrazione che si aggirerebbe intorno al 40, 45%. Ai prestiti, nella duplice versione di personali e finalizzati. Che nell’arco dei 12 mesi, hanno fatto registrare una flessione del 12%, stando ai dati raccolti da Crif. Anche se, la percezione di Of-Osservatorio finanziario è che la riduzione reale sia molto più consistente.

“La situazione da un punto di vista di flussi di erogazione non sembra migliorare anche se l’indice del clima di fiducia dei consumatori, a febbraio, risulta essere in crescita”, mitiga un po’ Macchitella, “a crescere è soprattutto la componente riferita al clima personale e aumenta sia l’indicatore del clima corrente che quello riferito alla situazione futura”. La conferma che il peggio non è ancora passato arriva anche dai dati Assofin, l’associazione che riunisce i principali operatori finanziari attivi nei comparti del credito alle famiglie. Il primo trimestre dell’anno, infatti, ha registrato un calo sia nel numero che nel valore delle operazioni di prestito personale, rispetto allo stesso arco temporale del 2012. “Il fatto è che il clima di elevata incertezza economica sta continuando ad indurre le famiglie a rimandare o a rinunciare ai consumi”, spiega Andrea Lavezzi, responsabile dell'ufficio Prodotti di finanziamento privati del Banco Popolare, “di conseguenza si conferma il trend negativo del mercato dei prestiti personali che, nel 2012, aveva comportato una riduzione complessiva nel mercato del credito al consumo di circa il 12% rispetto al 2011”.

Ma c’è anche chi non concorda. Senza però lasciare troppe speranze. “In questo primo trimestre le richieste di crediti personali sono rimaste stabili rispetto all’ultimo periodo 2012”, afferma Alessandra Pissinis, referente commerciale credito di Banca Sella che svela, “non stiamo ravvisando una diminuzione. Anche nell’anno passato, ad ogni modo, non abbiamo limitato i finanziamenti destinati ai prestiti personali continuando ad erogare credito ai meritevoli, fermo restando i tradizionali valori di attenzione e prudenza”.
Più ottimistici sembrerebbero i dati Crif, riferiti al primo trimestre 2013. Il numero complessivo delle richieste di prestiti rilevato a gennaio, infatti, è incrementato del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, scomponendo il dato aggregato, dice ancora Crif, i prestiti finalizzati hanno fatto registrare un +14% nel primo mese dell’anno rispetto al corrispondente mese del 2012. Riportandosi sugli stessi livelli di gennaio 2011. Mentre, per i prestiti personali, la crescita è stata più contenuta, ma caratterizzata sempre da segno positivo: +6% rispetto all’anno precedente. Vale a dire, quasi lo stesso livello di 2010 e 2011.

---- Nuovi prodotti
In uno scenario come questo, è inevitabile che anche l’offerta ne risenta. E molte sono le modifiche avvenute, soprattutto nel corso degli ultimi 12 mesi. La conferma che un cambiamento c’è stato, arriva dalle stesse banche. MPS, per esempio, fa sapere che il finanziamento tipo prevalentemente erogato dalla società di prestiti al consumo appartenente al Gruppo ha un importo medio di circa 13.000 euro e durata 6 anni. “Mentre, per il Gruppo Banco Popolare”, svela Lavezzi (Banco Popolare) , “il taglio medio dei finanziamenti erogati nei primi 3 mesi del 2013 è pari a 16.000 euro con una durata media di 68 mesi. In crescita rispetto all’anno precedente”.

Anche le motivazioni che spingono le famiglie a indebitarsi non sono più le stesse. “Le maggiori richieste sui prestiti personali riguardano finanziamenti destinati a sostenere spese per ristrutturazione di abitazioni, acquisto di beni di consumo e la per liquidità necessaria alle spese primarie”, rivela Pissinis (Banca Sella) . “E, infatti”, precisa Macchitella (UniCredit) , “il prestito personale risulta il più richiesto, principalmente perché consente di finanziare le esigenze e i progetti legati alla famiglia”, “Inoltre”, aggiunge Lavezzi (Banco Popolare) , “stanno crescendo le richieste legate ad esigenze di carattere maggiormente finanziario, come per esempio le operazioni di consolidamento di più rate in un unico prestito. Mentre stanno ovviamente calando, a causa delle difficoltà del relativo mercato, le richieste di prestiti legati all’acquisto di autovetture”.

I finanziamenti flessibili
È una caratteristica che accomuna la maggior parte dei prodotti sul mercato. I finanziamenti più richiesti devono essere flessibili. “Vale a dire, adattabili alle esigenze del cliente”, chiarisce Lavezzi (Banco Popolare) che spiega, “per esempio, grazie al nostro prestito personale Versatilo, prodotto collocato dal Banco Popolare ed erogato da Agos Ducato, il cliente può modificare la rata (aumentandola o diminuendola) o saltarne il pagamento posticipandolo alla fine del prestito”.

In questo modo, si modifica anche la durata del piano di rimborso. Mentre le rate sospese, possono essere accodate alla fine del piano di ammortamento. “Tra i prodotti maggiormente concessi dal nostro Gruppo, infatti”, concorda Macchitella (UniCredit) , “vi sono appunto CreditExpress Dynamic, che consente di saltare, cambiare la rata e ricaricare il prestito, e CreditExpress Compact, per consolidare i finanziamenti in corso pagando un’unica rata e ottenendo liquidità aggiuntiva”.

“Anche noi, da qualche settimana abbiamo messo a disposizione dei clienti il nuovo prestito Comevoglio che permette una maggiore flessibilità nel gestire il proprio piano di rimborso”, aggiunge Roberta Fumagalli, Responsabile Marketing e Sviluppo Prodotti IWBank. Il finanziamento, infatti, offre la possibilità di aumentare o ridurre la rata ogni mese, dopo aver rimborsato le prime sei rate, mentre la durata del rimborso si adegua alla nuova rata scelta. In più, si può saltare il pagamento di una rata, per un massimo di sei volte, accodandola alla fine del finanziamento. “Inoltre”, continua Fumagalli, “il prestito garantisce l'economicità dei zero costi accessori e la comodità di fare tutto da casa, consentendo di firmare digitalmente i contratti e inviare online i documenti di istruttoria”.

Previsioni per il futuro
Cosa accadrà nel corso del 2013? Il mercato tornerà ad essere più stabile? Nel settore, per il momento, permane l’incertezza. “La vision per il 2013 è quella di un miglioramento della situazione generale dell’economia del Paese, che si verificherà per lo più nell’ultima parte dell’anno”, prevede Macchitella (UniCredit) , “di conseguenza, si prevede un miglioramento del costo del denaro e una diminuzione dei tassi di interesse sui finanziamenti ai privati”.
“A livello di condizioni applicate alla clientela non ci si aspetta per il 2013 grandi variazioni”, controbatte invece Lavezzi (Banco Popolare) , “pertanto, i tassi di interesse dei prestiti erogati nel 2013 dovrebbero rimanere in linea con le erogazioni del 2012”.

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