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Speciale prestiti 2013/L’intervista: Intesa Sanpaolo svela c... OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Il mercato sembra essere ancora condizionato dalla crisi. Eppure, loro, i prestiti personali li stanno rilanciando. Con qualche modifica, però. Luciano Ambrosone, Responsabile Prodotti di Impiego della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, il primo istituto di credito italiano, svela a Of le novità appena presentate, e i retroscena del mercato. Anticipando anche quello che potrebbe accadere in futuro. Soprattutto ai tassi

Speciale prestiti 2013/L’intervista: Intesa Sanpaolo svela cosa accadrà ai tassi di interesse

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A febbraio 2013, per far fronte alle mutate esigenze della domanda, ha rimodellato la sua offerta di prestiti personali. Aumentando il limite massimo di importo concesso a credito. E allungando la durata. Perché in tempi di crisi, se proprio ci si deve indebitare, è meglio farlo mantenendo la certezze di avere, sulle spalle, rate contenute. Più sostenibili, quindi, soprattutto se confrontate con lo stipendio. Intesa Sanpaolo, la banca retail numero uno in Italia, sta rilanciando la sua offerta di finanziamenti. E per farlo, utilizza anche formule di flessibilità che consentono di sospendere le rate nel corso del piano di ammortamento, se proprio non si riesce a stare al passo con i pagamenti.

Ma cosa sta succedendo al mercato? Dopo un 2012 difficile per il credito, i primi mesi del 2013 lasciano ai risparmiatori qualche speranza in più? E ancora, come cambiano i prodotti in tempi di crisi? E i tassi, soprattutto ora che la Banca Centrale Europea è intervenuta al ribasso sul saggio di sconto? Of-Osservatorio finanziario ha fatto il punto della situazione con Luciano Ambrosone, responsabile Prodotti di Impiego della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. Che ha spiegato cosa c’è di nuovo e cosa aspettarsi dal prossimo futuro. Chiarendo anche come funzionano i sistemi di scoring, e quali caratteristiche è necessario soddisfare per ottenere davvero il finanziamento di cui si ha bisogno.

Of: Il 2012 è stato un anno difficile per i prestiti personali. Com’è iniziato il 2013?
Ambrosone: A livello di sistema nei primi due mesi dell’anno il comparto del credito al consumo continua a mostrare una contrazione dei volumi complessiva di circa il -5,9%. Pari al– 11,7% sull’intero valore del 2012, come rileva Assofin. Naturalmente questo calo è dovuto essenzialmente all’andamento congiunturale negativo.

Of: Cioè, cosa sta accadendo?
Ambrosone: Praticamente la stessa cosa che accadeva un anno fa. La diminuzione del reddito reale dei consumatori e l’indice di fiducia che si colloca ai minimi storici porta a rinviare l’acquisto di beni durevoli. E di conseguenza si riduce anche la domanda di finanziamenti.

Of: Però c’è anche da dire che spesso sono proprio le banche a non voler concedere i finanziamenti
Ambrosone: Non dobbiamo generalizzare. Il nostro Gruppo, per esempio, ha registrato un andamento positivo rispetto al mercato in tutto il 2012 e anche nei primi mesi del 2013 dove i volumi di erogazioni sono addirittura migliori rispetto a quelli dello stesso periodo dell’anno scorso.

Of: Eppure i criteri di scoring per l’accesso al credito sono più stringenti rispetto a qualche anno fa…
Ambrosone: Nel 2012 la qualità della domanda in ingresso è rimasta sostanzialmente stabile. Gli obiettivi di rischio e le politiche di concessione dei prestiti sono rimaste anche queste sostanzialmente invariate. Ma, certo, rispetto a prima dell’inizio della crisi, qualcosa è cambiato. L’offerta c’è ma ovviamente è necessario che i clienti potenziali rispettino determinate caratteristiche per ottenere credito.

Of: Cosa si valuta per decidere se rilasciare o meno un finanziamento?
Ambrosone: Il requisito fondamentale per l’accesso al credito è rappresentato dalla sostenibilità del finanziamento. Cioè dal rapporto rata-reddito che, di norma, non deve superare il 30%. Anche se si valorizza in particolare la relazione continuativa che il cliente ha con la banca.

---- Of: Però talvolta la concessione dei finanziamenti varia anche da regione a regione…
Ambrosone: I modelli di accettazione possono tener conto di fattori sociodemografici per la previsione del rischio di default di un prestito. Per valutare la concessione del finanziamento, infatti, si utilizzano moduli statistici che prendono in considerazione diverse variabili allo scopo di fornire una previsione il più possibile attendibile della probabilità di insolvenza del cliente.

Of: E questi sistemi computerizzati di scoring non rischiano di essere limitativi, escludendo dalla concessione dei finanziamenti persone che magari sulla carta risultano a rischio ma che nella realtà dei fatti potrebbero tranquillamente rimborsare il prestito?
Ambrosone: Lo scoring è un importante strumento di supporto per la delibera, ma non sostituisce la decisione di concessione del prestito che viene fatta sempre da un operatore specializzato che, oltre al suddetto giudizio, tiene in debita considerazione e analizza tutti quegli ulteriori elementi che caratterizzano la relazione del cliente con la banca. Inoltre, il nostro metodo commerciale intende aiutare le famiglie a effettuare un’attenta riflessione sulle proprie capacità di affrontare l’impegno di restituzione di un finanziamento prima di chiederlo.

Of: Questo vuol è più facile che siano i già clienti a ottenere il finanziamento?
Ambrosone: Sicuramente l’utilizzo a fini valutativi della conoscenza a 360 gradi dei clienti permette di migliorare la gestione preventiva del rischio. Non rendendo necessaria l’attuazione di quelle più stringenti politiche selettive che invece, per esempio, alcuni operatori specializzati stanno applicando per far fronte all’attuale contesto di mercato.
Già da tempo la nostra banca ha interpretato il rapporto con la propria clientela relativamente ai finanziamenti proponendo il prestito personale non solo come strumento per risolvere imprevisti o necessità, ma anche per pianificare meglio le spese e per realizzare progetti che altrimenti sarebbero stati rinviati nel tempo.

Of: E dal punto di vista dei prodotti richiesti cos’è cambiato?
Ambrosone: Nei primi due mesi dell’anno, per esempio, si nota una tenuta dei soli prestiti finalizzati. Quelli per l’acquisto di determinati prodotti o servizi. A dimostrazione che, in tempi di crisi, la tendenza è quella di indebitarsi solo per importi ridotti, ed essenzialmente collegati al naturale fenomeno di sostituzione di beni semi-durevoli. I finalizzati legati agli autoveicoli o ai motocicli, infatti, non stanno andando altrettanto bene.

Of: I prestiti personali classici, invece?
Ambrosone: Anche i finanziamenti non collegati a nessun acquisto o prodotto particolare, risentono di questa logica. Infatti, in questo caso, le finalità più significative, riguardano il finanziamento di progetti famigliari. Come piccoli lavori di ristrutturazione e di arredamento, seguito da esigenze di liquidità legate all’ottimizzazione dei flussi finanziari e del risparmio investito.

Of: Quindi il finanziamento tipo del 2013 ha importo più contenuto…
Ambrosone: E anche una durata più lunga. Inoltre, i clienti ci chiedono più flessibilità e sicurezza.

Of: In che modo?
Ambrosone: Le faccio un esempio. A febbraio 2013 abbiamo rinnovato il nostro modello di offerta grazie all’ampliamento dei limiti di importo (fino a 75.000 euro) e di durata (fino a 120 mesi). E abbiamo introdotto nuove opzioni di flessibilità: “posticipo rata” e “cambio rata”. Che rendono il finanziamento più facilmente sostenibile grazie alla possibilità di rimodulare il piano di rimborso durante la vita del finanziamento, in funzione delle mutate disponibilità economiche.

Of: Mentre per quanto riguarda i tassi applicati?
Ambrosone: L’andamento dei tassi, oltre che dall’andamento dei mercati finanziari, sarà condizionato dal costo della raccolta e dal costo del rischio.

Of: Ma con lo spread che si riduce è ipotizzabile che aumenteranno?
Ambrosone: Dipende da come si muoverà lo spread, ma anche da come si muoveranno i tassi di mercato.

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