logo-mini
Speciale prestiti 2013/Il lato oscuro dello scoring OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Per richiedere, e soprattutto ottenere, un finanziamento, non basta mostrare busta paga o cedolino della pensione. Ma bisogna anche dimostrare di lavorare in un’azienda “sana”, operante in un settore produttivo non considerato “a rischio”. Avere una famiglia senza note oscure nella storia creditizia passata. E vivere nella regione giusta. Perché i sistemi computerizzati di scoring, con la crisi, sono diventati ancora più selettivi. Chi la spunta?

Speciale prestiti 2013/Il lato oscuro dello scoring

Leggi anche:
Speciale prestiti 2013/I tassi scendono. È il momento di indebitarsi?
Speciale prestiti 2013/I migliori sono di due banche online e di due territoriali
Speciale prestiti 2013/L’intervista: Intesa Sanpaolo svela cosa accadrà ai tassi di interesse

Chi può richiedere un prestito? Quali caratteristiche deve possedere un cliente per essere considerato potenzialmente solvibile? E ancora, cosa bisogna dimostrare alla banca per riuscire a ottenere i soldi di cui si ha bisogno? Un anno fa, l’inchiesta di Of-Osservatorio finanziario (Leggi qui) aveva portato alla luce che, con la crisi, i requisiti da soddisfare erano diventati sempre più stringenti. Cioè non bastava più essere buoni pagatori, non avere pendenze o note oscure nella storia creditizia passata. Ma bisognava lavorare in un’azienda giudicata affidabile, possibilmente inserita in un settore non considerato a rischio, e avere una famiglia con le stesse caratteristiche. Ma non solo. Era anche necessario abitare nella regione giusta. Perché il costo di un prestito personale poteva cambiare, e anche di tanto, a seconda della regione di appartenenza.

A distanza di un anno, e con la crisi che non accenna a finire, i criteri di accesso al credito sono cambiati? Chi può richiedere un finanziamento? E, soprattutto, quali caratteristiche deve soddisfare? La risposta che proviene dalle banche sembra essere unanime: non ci sono stati inasprimenti nei requisiti da soddisfare. E almeno questa è una buona notizia. Ma, e questa è la notizia negativa, non ci sono stati nemmeno miglioramenti. “Dopotutto”, fanno sapere da MPS, “è inevitabile che vi sia un atteggiamento di maggiore prudenza complessiva nell’istruttoria del credito”. “Gli scoring sono già stati modificati negli scorsi anni e tengono chiaramente conto dell’aumento del livello di insolvenza riscontrato sul mercato dei prestiti personali”, conferma Andrea Lavezzi, responsabile dell'ufficio Prodotti di finanziamento privati del Banco Popolare, “però, nel corso del 2013 non riteniamo ci sia stato un irrigidimento dei criteri creditizi che sono rimasti sostanzialmente in linea rispetto all’anno precedente”.

Ecco dunque che, normalmente, un prestito può essere richiesto da chiunque abbia un’età compresa tra 18 e 70 o 75 anni. Anche se sul limite massimo possono esserci eccezioni valutabili in fase di istruttoria, e a discrezione della banca. Ma solo a patto che vengano rispettate determinate caratteristiche. Che possono variare da un istituto di credito all’altro.

“Il criterio principale di accettazione o rifiuto di una richiesta di finanziamento da parte della banca si basa sulla capacità di rimborso del prestito da parte del richiedente”, spiega Massimo Macchitella, Responsabile Prodotti Transazionali e di Finanziamento di UniCredit, “l’erogazione, infatti, viene rifiutata quando la documentazione evidenzia una capacità di rimborso non sufficiente e qualora il richiedente abbia in essere altri contratti di finanziamento che, in aggiunta al prestito richiesto, impegnerebbero oltre un terzo del reddito. Tale limite è posto per evitare situazioni di sovra-indebitamento. Sarebbe irresponsabile da parte della banca mettere il richiedente nella condizione di effettuare una scelta per lui insostenibile”. “Anche se, talvolta”, aggiunge Lavezzi (Banco Popolare) , “il rapporto tra la rata del finanziamento e il reddito dichiarato non deve superare determinati parametri che variano in funzione di una serie di variabili come l’attività lavorativa e la situazione famigliare del cliente nonché l’importo, la durata e la finalità del prestito”.

I primi documenti da presentare, dunque, devono essere quelli che testimonino la presenza di questa capacità di rimborso. “Il richiedente deve avere una fonte di reddito certificata, da lavoro dipendente, autonomo o anche pensionato”, spiega Lavezzi (Banco Popolare) . “Nel caso in cui non si abbia la possibilità di dimostrare la propria capacità di rimborso attraverso l’esibizione della busta paga o la dichiarazione dei redditi”, chiarisce Macchitella (UniCredit) , “può essere richiesta la garanzia personale di un terzo che si impegni a pagare in caso di inadempimento da parte del richiedente. Naturalmente questi dovrà presentare analoga documentazione a sostegno della propria capacità di rimborso”.

Poi, verrà fatta una valutazione socio-comportamentale del richiedente. Cioè verranno analizzati, per esempio, la storia creditizia passata, l’anzianità del rapporto con la banca, e l’interazione del richiedente con essa. Così, per esempio, può essere considerato positivo l’eventuale possesso di altri prodotti o asset dell’istituto di credito. Come mutui, azioni o obbligazioni, addebito delle utenze e accredito dello stipendio o della pensione. Prodotti, insomma, di lungo termine che concorrano a delineare un progetto di vita del cliente orientato al lungo periodo. Mentre, i clienti più meritevoli, potrebbero essere oggetto di offerte particolari e con condizioni agevolate. “La nostra politica è di valutare caso per caso le richieste dei nostri clienti, praticando anche condizioni migliorative in ragione delle loro esigenze e del loro merito di credito”, spiega, infatti, Alessandra Pissinis, referente commerciale credito di Banca Sella, “in quest’ottica non abbiamo limitato i finanziamenti destinati ai prestiti personali ma valutiamo singolarmente i casi”.

» Torna alla homepage dello speciale

© Of-Osservatorio finanziario – riproduzione riservata

Leggi Anche:


Contatti

OF Osservatorio Finanziario

OfNews è una realizzazione di OF Osservatorio Finanziario. Leggi Privacy Policy (formato PDF)

Visita il sito