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I mutui del 2012. Con lo spread alle stelle OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Ecco come e quanto sono variati i tassi di interesse, le commissioni e i parametri dei mutui a tasso fisso e variabile da febbraio 2012 a gennaio 2013. Il picco si è registrato a febbraio 2012, con il Tan a tasso fisso al 6,58% e a tasso variabile al 5,48%. Mentre negli ultimi 6 mesi gli spread massimi e i tassi di interesse, pur rimanendo a livelli elevati, sono rimasti invariati.

I mutui del 2012. Con lo spread alle stelle

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Prendendo in considerazione gli oltre 110 mutui presenti nel Data Base dei Prodotti Bancari, Of- Osservatorio finanziario ha analizzato quali sono state le variazioni nei tassi di interesse, nei parametri e nello spread da febbraio 2012 a gennaio 2013.

Le novità nel comparto mutui sono poche, soprattutto nell’ultimo semestre del 2012, in cui le condizioni sono rimaste praticamente invariate. Infatti, il tasso fisso medio richiesto dai mutui presenti del DBPB era del 6,32% a settembre 2012 mentre ora, a gennaio 2013 è del 6,33%, dopo aver toccato la punta più alta del periodo con il 6,38% di ottobre 2012. E lo spread medio massimo applicato dalle banche, sempre negli ultimi mesi, è sempre stato tra il 4,19% e il 4,21%.

Poche anche le differenze per i tassi variabili. Come nel caso dei fissi, anche per questa tipologia le banche non hanno ritoccato gli spread massimi negli ultimi 6 mesi, che quindi rimangono tra il 4,13% di settembre 2012 e il 4,08% di gennaio 2013. La media, invece, passa dal 4,55% di settembre al 4,42% di gennaio, ma questa variazione è dovuta soprattutto alla modifica dei parametri di riferimento del periodo, calcolati grazie alla media, effettuata da Of, tra i paramenti più utilizzati: Euribor 1 mese, Euribor 3 mesi, Euribor 6 mesi e tasso BCE.

Le variazioni maggiori, invece, si riscontrano tenendo in considerazione un periodo più lungo, tra febbraio 2012 e gennaio 2013.
Anche se i tassi sono alti, e fermi da mesi, confrontati a 12 mesi fa sono comunque diminuiti. Rispetto al tasso del 6,58% (spread 4,89%) per un mutuo a tasso fisso dei primi mesi del 2012, ora il Tan è invece del 6,33% con una riduzione pari al 3,80%. Ma è lo spread quello a variare maggiormente e a registrare un decremento del 13,90%, arrivando a 4,21%.

Per un mutuo a tasso variabile, invece, mentre a febbraio 2012 il Tan era del 5,48% a gennaio 2013 diminuisce al 4,42% (-19,34%) lo spread massimo si riduce dal 4,22% al 4,08% (-3,31%). Contrariamente al tasso fisso, e anche per periodi più lunghi, il tasso variabile cambia sempre più in base al parametro di riferimento, la cui media passa dall’1,26% di settembre allo 0,34% di gennaio, complice anche la riduzione allo 0,75% del tasso BCE.

Febbraio 2012 è stato anche il mese dove spread massimo e tasso d’interesse hanno toccato il livello più alto, rispettivamente del 4,89% e del 6,58% per i mutui a tasso fisso e del 4,22% e del 5,48% per quelli a tasso variabile.

I valori più bassi del periodo analizzato, sono stati invece riscontrati tra aprile e maggio 2012 per il mutuo a tasso fisso, quando lo spread massimo era in media del 3,53% e il Tan, tra i circa 110 prodotti presenti nel panel di Of, del 6,09%. Il tasso di interesse più basso per il mutuo a tasso variabile è quello di gennaio 2013, del 4,42% mentre lo spread più basso, sempre secondo la media di Of, è stato il 3,85% di luglio e agosto 2012.
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