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La vita si allunga. Investiamo meglio OF OSSERVATORIO FINANZIARIO

SOMMARIO

Far fruttare i propri risparmi mettendo da parte qualcosina per una vecchiaia serena. Ma attenzione, uno studio condotto da Fidelity dimostra che per guadagnare di più è meglio ripensare il portafoglio del futuro. Perché i cambiamenti demografici influenzano anche l’andamento del mercato. Favorite aziende farmaceutiche e di tecnologie biomediche. Come Amplifon, Novo-Nordisk, Essilor, Molmed. Ma ci sono anche i fondi specializzati

La vita si allunga. Investiamo meglio

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Con la vita che si allunga si dilatano anche i tempi della finanza. I mutui durano sempre di più, arrivando fino a 50 anni, come ad esempio il Formula OPEN Misto di UBI Banca, mentre gli investimenti allungano le scadenze delle ultime emissioni.
Perché se si può vivere fino a 120 o 150 anni, non importa se i rendimenti si fanno attendere un po’ più a lungo. Goldman Sachs, ad esempio, ha emesso a novembre 2010 un bond a 50 anni con rendimento al 6,125% annuo. Lloyds Banking, la più grande banca retail del Regno Unito, invece, ha lanciato un bond a 40 anni con cedole del 7,75%. Mentre a fine agosto 2010, la società di trasporti statunitense Norfolk Southern, ha annunciato il lancio del primo bond a stelle e strisce con scadenza a 100 anni. Bissato, di recente dall’obbligazione federale centenaria, emessa dal Dipartimento del tesoro americano.

Cambia anche il modo di investire. “Numerose società in differenti settori beneficiano del trend di lungo periodo dell’invecchiamento della popolazione, con le opportunità d’investimento che ne conseguono”, annuncia Francesca Martignoni, Head of Marketing and Corporate Communications per l'Italia di Fidelity International, la società di gestione di fondi attiva a livello internazionale da oltre 40 anni.
A partire dalle aziende in ambito terapeutico e biomedico. “Il settore dell’healthcare rappresenta circa il 10-15% del PIL mondiale”, conferma Nathalie Flury, Co-gestore del portafoglio del JB Health Opportunities Fund della Swiss & Global Asset Management, società indipendente di gestione patrimoniale internazionale, che opera in Svizzera e nel mondo, gestore esclusivo dei fondi Julius Baer, “ma sono molti gli indicatori che confermano interessanti prospettive di espansione nei prossimi decenni e quindi opportunità d’investimento. Un importante driver è costituito dall’invecchiamento della popolazione mondiale, dal quale discende un aumento della spesa sanitaria”.

Dove investire
“Il fatto è che le persone vivono più a lungo, ma le funzionalità del corpo umano diminuiscono nel tempo, determinando un aumento della domanda di servizi e un conseguente incremento della spesa sanitaria”, spiega Martignoni (Fidelity), “la spesa sanitaria aumenta con l’età sia in termini assoluti sia come percentuale del reddito totale. E poiché sempre più persone entrano nella fascia di età più avanzata è probabile che la spesa sanitaria totale (sia privata che pubblica) continuerà ad aumentare anche in futuro”.
Anche i paesi emergenti spingono verso una crescita del settore sanitario. “La crescita della popolazione e l’aumento della ricchezza pro-capite, portano a un incremento delle spese nel settore healthcare per un numero crescente di persone”, continua Flury (Swiss & Global) , “mentre l’esigenza di offrire terapie sempre più mirate, riducendo al tempo stesso i costi complessivi, spinge l’innovazione. In più, la riforma sanitaria negli Stati Uniti favorirà una copertura assicurativa più generalizzata e una conseguente espansione delle infrastrutture”.

Portando, come conseguenza, ad un aumento di profitto e fatturato per tutte (o quasi) le aziende che offrono tali servizi.
“In particolare, saranno soprattutto le società con farmaci innovativi, mirati cioè alla cura delle malattie di maggior interesse per la popolazione anziana a trarre i benefici maggiori”, conferma uno studio svolto da Goldman Sachs, “mentre anche i farmaci generici diventeranno un driver sempre più importante per la crescita delle entrate e degli utili di una serie di aziende”.
Senza dimenticare società attive in settori strategici che curano l’obesità e offrono trattamenti estetici. Oppure producono e distribuiscono cosmetici all’avanguardia e creme anti-età, tipo Clarins, Clinique, Lancôme ecc., tanto per citarne alcuni tra i più noti. O ancora, aziende biomedicali, specializzate in strumenti di supporto all’udito e società specializzate in tecnologie per la sicurezza dell’abitazione.
Molto sviluppato, pensano gli esperti, anche il settore dei servizi legati al Lifestyle dell’anziano. Partendo dal settore dei viaggi, soprattutto con il mercato delle navi da crociera, già adesso molto gettonato. Mentre secondo un’altra corrente di pensiero, le aziende del futuro sulle quali investire per far fruttare il proprio denaro, sono quelle delle energie alternative e delle nano-biotecnologie.

---- Le società del futuro
Ma per scegliere l’azienda nella quale investire serve un’attenta analisi della società, compresi i flussi di cassa, le prospettive di crescita, il prezzo, l’analisi dei competitors, dei fornitori ecc. Alberto Chiandetti, gestore del FF Italy Fund di Fidelity International punta su una delle società su cui investe il fondo: l’azienda di tecnologie ad uso medico Amplifon, che vanta prospettive di crescita positive legate ai solidi fondamentali societari. A questa si aggiunge la Novo-Nordisk, leader mondiale per le insuline per il diabete, facente parte del portafoglio del fondo FF European Dynamic Growth Fund di Fidelity. La società sulla quale scommette Fabio Riccelli, gestore del fondo, ha una storia di lungo periodo di crescita strutturale: il 6% delle vendite globali sono in Cina e il numero dei diabetici in India e in Cina, di 81 milioni nel 2007, dovrebbe raggiungere i 129 milioni nel 2025.
Infine, può beneficiare dall’invecchiamento progressivo della popolazione anche Essilor, società leader nella produzione di lenti da vista, che occupa una posizione pari a circa il 27% del mercato globale. Tra le aziende in cui investe il fondo FF Health Care Fund sempre firmato Fidelity, in futuro potrebbe subire un incremento ulteriore dato dalla progressiva crescita economica dei paesi emergenti, su tutti l’India, dove l’uso degli occhiali è in forte crescita.

Sta andando molto bene, per adesso, anche Molmed, la società di biotecnologie mediche focalizzata su ricerca, sviluppo e validazione clinica di terapie innovative per la cura del cancro, che ha come principali azionisti Fininvest e la Fondazione San Raffaele. La società, che sta mettendo a punto due nuovi farmaci antitumorali, per ora in fase di sperimentazione, che ma ai nastri di partenza tra il 2012 e il 2013, è quotata a Piazza Affari, e ha subito un innalzamento del titolo dall’inizio dell’anno, con un guadagno del 5,8%.

I Fondi specializzati
Non ci sono solo le aziende. Per l’investimento long term si può optare anche per i fondi specializzati. L’ultimo in ordine di tempo è Ucits III, JB Health Opportunities Fund, emesso dalla Swiss & Global Asset Management a marzo 2011. Il nuovo fondo azionario, investe in circa 35-45 titoli azionari a livello globale in società quotate che operano nel settore healthcare, cioè produttori, distributori e fornitori di prodotti farmaceutici e farmaci generici. Ma anche aziende attive nel campo delle biotecnologie e delle tecnologie mediche.
Anche il Global Health Care Fund di Fidelity International, investe in società internazionali che operano nei settori di progettazione, produzione e vendita di prodotti e servizi collegati alla sanità, alla medicina e alle biotecnologie. Inoltre, è stato premiato ai Lipper Funds Awards come migliore fondo settoriale per le performance conseguite a 3, 5 e 10 anni, a fianco degli altri due specializzati: Global Consumer Industries Fund e Global Financial Services Fund.

---- Tra i fondi specializzati italiani con rating a 5 stelle secondo Morningstar, e che negli ultimi 12 mesi hanno fatto registrare le performance di crescita migliori, al primo posto si trova AXA WF Framlington Health E-Cap. Il fondo azionario, che investe su società di fornitura di prodotti e servizi medico-sanitari, prodotti farmaceutici, biotecnologie, apparecchiature e strumentazioni mediche, è cresciuto infatti del 5,64% in 12 mesi. Mentre, dall’inizio dell’anno, ha fatto registrare un incremento del 2,39%.
Segue il BlackRock Global Funds - World Healthscience che investe circa il 70% del patrimonio liquido in azioni di società operanti nei settori sanitario, farmaceutico, delle tecnologie, delle forniture mediche e delle biotecnologie. Con una crescita nell’ultimo anno del +3,66% e un incremento ancora più positivo pari al 5,01% nei primi mesi del 2011. Infine, ha fatto registrare un andamento positivo anche il Pictet-Generics-P, con una crescita percentuale dell’1,49%. Anche se dall’inizio dell’anno il fondo azionario ha già perso 7,32%. Il fondo, investe prevalentemente in società attive nel settore farmaci generici ad elevato potenziale commerciale.

Come investire
Non cambiano comunque i fondamentali dell’investimento, o perlomeno la regola aurea che ogni buon investitore deve tenere sempre a mente. “Per ottenere i ritorni maggiori è necessario diversificare”, ricorda, infatti, Martignoni (Fidelity) , “per ridurre il rischio degli investimenti attraverso portafogli esposti a differenti geografie, settori e classi di attivi. I mercati finanziari sono per definizione ciclici e variano a seconda delle fasi del ciclo economico. Quindi, nonostante vi siano temi d’investimento di lungo periodo che possono offrire buone opportunità, resta comunque importante la gestione di portafogli che tengano conto delle differenti fasi di mercato”. A maggior ragione ora che la vita si allunga. Perché che più si diventa anziani e più diminuisce la voglia di rischiare. “L’invecchiamento progressivo della popolazione penalizzerà l’andamento del mercato azionario”, ipotizza, infatti, PrimeView, l’istituto indipendente di ricerca in ambito economico e finanziario con sede a Parigi, “più si avvicina l’età del pensionamento, più cresce l’avversione al rischio delle famiglie, che si sposteranno progressivamente verso attività a più alta visibilità, come attività a reddito fisso e titoli di Stato”. Meglio dunque investimenti obbligazionari, anche a fronte di tassi di interesse bassi, piuttosto che rischiare nel mercato delle azioni.

Il trucco è puntare su un portafoglio bilanciato costituito dai 5 classi di investimento: azioni obbligazioni ma anche materie prime (incluso l’oro), immobiliare e liquidità.
“I nostri fondi della gamma Multi Asset Strategic, ad asset allocation dinamica di ultima generazione, ad esempio”, spiega ancora Martignoni (Fidelity), “investono in un mix di classi d’attivi non correlate fra loro (azioni, obbligazioni, liquidità, materie prime e settore immobiliare) bilanciando i portafogli in funzione di un modello denominato ‘Investment Clock’ (Orologio degli investimenti), che delega al gestore la selezione tempestiva di quelle attività finanziarie che si prevede registreranno le performance migliori in funzione delle diverse condizioni di mercato”.

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