Campioni di eticità 09

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I fondi puliti battono la finanza opaca

Il 94,8% dei fondi etici disponibili per il risparmiatore italiano non investe nelle fabbriche che producono armi. 20 fondi su 39 (51,2%) escludono l’industria del tabacco mentre sono rispettivamente 13 e 16 i fondi che estromettono dall’universo investibile di riferimento il settore dell’alcool e della pornografia. È quanto si legge nel Secondo Rapporto sui Fondi Etici in Italia, realizzato dall’Osservatorio finanza etica, primo portale in Italia interamente dedicato all’investimento socialmente responsabile. Raddoppia, rispetto all’edizione 2008, il numero di fondi che escludono i titoli di debito pubblico di Paesi in cui viene applicata la pena di morte (da 3 a 7) o che violano le libertà politiche ed i diritti civili (da 12 a 28).

“Il sistema di rating etico adottato dall’Osservatorio finanza etica non premia i fondi etici che escludono più settori dall’universo investibile di riferimento: l’analisi comprende fattori quali l’adozione di criteri di inclusione (leggi), la trasparenza nelle procedure adottate dal gestore, la presenza di un advisor etico indipendente (leggi) e l’adozione di politiche di azionariato attivo contro le società che violano i criteri di responsabilità sociale e ambientale (leggi).

In base a questo articolato sistema di valutazione”, si legge nel Rapporto, “è Valori Responsabili Azionario di Etica Sgr il migliore fondo etico azionario collocato in Italia" (guarda la tabella con i fondi azionari più etici). Seguono i fondi azionari di Dexia, Pioneer Investments, Monte Paschi AM, Aviva Investors e BNY Mellon Asset Management, tutti con un rating pari a 6. Anche nel comparto obbligazionario e bilanciato i fondi Valori Responsabili di Etica Sgr ottengono un punteggio pieno. “Se i fondi di Etica sgr hanno conseguito il rating più elevato nelle rispettive categorie (7) è perché, secondo gli analisti di Ofe, “il processo di selezione dei titoli da inserire in portafoglio è strettamente orientato ai principi di responsabilità sociale e ambientale e si concretizza in una procedura rigorosa di analisi dell’universo investibile di riferimento”.

Nel dettaglio, la politica d’investimento adottata da Etica Sgr esclude alcuni settori industriali ritenuti in conflitto con i principi di responsabilità sociale e ambientale: armamenti, tabacco, pellicce, gioco d’azzardo, energia nucleare, ingegneria genetica. Fuori dall’universo investibile anche le imprese coinvolte nella lavorazione o commercializzazione di legname proveniente da foreste protette, ma anche le società che eseguono test sugli animali a scopi di ricerca farmaceutica e non. Puntuale anche l’analisi effettuata tramite i criteri di inclusione, che permettono di identificare le imprese (e gli Stati) con i migliori profili di responsabilità sociale e ambientale: nella definizione dell’universo investibile Etica Sgr privilegia, ad esempio, le imprese che producono o utilizzano energia proveniente da fonti rinnovabili, rispettano i diritti imani e dei lavoratori, ne tutelano la salute e la sicurezza sicurezza sul luogo di lavoro, promuovono le pari opportunità all’interno dell’azienda, adottano criteri di trasparenza nella gestione aziendale e nella remunerazione dei manager e non sono mai state coinvolte in episodi di corruzione. Tra le prime società di gestione del risparmio ad aderire alle linee guida Eurosif sulla trasparenza (vedi dizionario), Etica è una delle poche Sgr ad avere adottato una politica di shareholder activism (vedi dizionario): nel corso del 2008 la società ha partecipato alle assemblee di Swisscom (telecomunicazioni, Svizzera), Eli Lilly (farmaceutica, USA) Sabaf (industria, Italia), Indesit Company (elettrodomestici, Italia) e, da ultimo, Cisco Systems (information technology, USA) (leggi).

Tra le mozioni sostenute, quella in favore di una maggiore trasparenza sui contribuito ai gruppi politici USA durante le campagne elettorali (Eli Lilly) e quella presentata dalla società di gestione Boston Common Asset Management contro Cisco Systems al fine di prevenire la cosiddetta “internet fragmentation”: l'eventualità che gli strumenti informatici messi a punto dalla società possano essere utilizzati in alcuni paesi, quali la Cina, per limitare o censurare l'accesso al web da parte della popolazione. “L'Investor Relator di Cisco Systems ha scritto una lettera al nostro Direttore Generale, Alessandra Viscovi, ringraziando la società per l'attivismo dimostrato e precisando il suo impegno nel rispetto dei diritti umani e nell'ottenimento di una buona Corporate Governance”, sottolinea un comunicato diffuso lo scorso mese di febbraio da Etica Sgr. “Il dialogo con la società continua”, conclude la nota.

Tra i fondi azionari che hanno conseguito un rating etico elevato, ci sono anche il Global Sustainable Equities (Pioneer), Ducato Etico Geo (Monte Paschi Asset Management), Aviva Investors Europ Soc, e BNY Mellon European Ethical, tutti con un rating pari a 6 (vedi tabella). “Nonostante l’adozione di numerosi criteri di esclusione e di inclusione”, si legge nel Rapporto realizzato da Ofe, “questi fondi non raggiungono il punteggio pieno a causa sella mancanza di una politica di azionariato attivo, come Pioneer, e BNY Mellon European Ethical Index Tracker; perché il gestore non si avvale della consulenza di un advisor etico indipendente, come per Aviva e i fondi Dexia, o non ha aderito alle Linee Guida Eurosif sulla trasparenza, come nel caso di Monte Paschi Asset Management”.

---- Tra gli obbligazionari, il fondo Valori Responsabili Monetario si aggiudica, per il secondo anno consecutivo, il titolo di migliore fondo etico obbligazionario (guarda la tabella con i fondi obbligazionari più etici). “Mentre in passato, la presenza della pena di morte, era solo uno degli elementi da considerare nella selezione dei titoli di debito pubblico da inserire in portafoglio”, premette Viscovi di Etica Sgr (leggi l'intervista), “dal 2008, abbiamo deciso di escludere categoricamente gli Stati che applicano la pena capitale”, esattamente come fa Pioneer con il suo fondo Obbligazionario Euro Corporate etico, che ottiene un rating pari a 6. Attraverso l’analisi di Eiris, l’advisor di cui si avvale Etica Sgr, vengono messi al bando anche i Paesi che violano i diritti civili e le libertà politiche fondamentali, criterio adottato anche da Monte Paschi Asset Management (Ducato Etico obbligazionario) e Dexia (per i fondi Dexia Sust Euro Gov Bds, Dexia Sust Euro Bond, Dexia Sust Euro L/T Bds, Dexia Sust Euro S/T Bds, Dexia Sust Euro Corp Bds, Dexia Sust World Bonds).

Ampia la lista dei criteri di inclusione utilizzati da Etica Sgr per selezionare i titoli di debito pubblico da inserire in portafoglio: in particolare, viene data la preferenza ai Paesi che garantiscono l’accesso all’acqua e alle cure mediche, rispettano i diritti umani e politici, hanno ratificano i protocolli internazionali in tema di tutela ambientale (Kyoto, Montreal ecc. ), riducono le spese militari e aumentano, contestualmente, quelle sostenute per migliorare l’istruzione e la salute pubblica: una selezione molto rigida che viene integrata dalle analisi di natura prettamente finanziaria fino a delineare un universo investibile che comprende i titoli di Stato di soli 4 Paesi: Austria, Francia, Germania e Paesi Bassi. "La qualità e complessità del processo di selezione dell'universo investibile, per altro comune a tutti i fondi d’investimento di Etica Sgr, l'attenzione alla trasparenza, le iniziative sul fronte dell'azionariato attivo rendono il Valori Responsabili Monetario il migliore della categoria tra i fondi SRI, anche in considerazione della buona performance registrata”, conclude il Secondo Rapporto sui Fondi Etici in Italia: il fondo ha guadagnato, infatti, il 4,79% nel 2008, realizzando la miglior performance tra i fondi SRI obbligazionari (leggi).

Per le medesime ragioni indicate a proposito dei comparti azionario ed obbligazionario anche la la classifica dei migliori fondi SRI bilanciati è guidata dai fondi Valori Responsabili di Etica Sgr, con due prodotti a punteggio pieno: il Bilanciato e l’Obbligazionario misto (guarda la tabella con i fondi bilanciati più etici). Rispetto alle rilevazioni effettuate nel 2008, da segnalare il fondo Aureo Finanza Etica proposto da Aureo Gestioni, che, nel settembre dello scorso anno, ha ottenuto il “bollino sulla trasparenza” (leggi): grazie all’adozione delle linee guida Eurosif (leggi), il rating etico del fondo è passato da 5 a 6. Migliora anche il punteggio attribuito dall’Osservatorio finanza etica ai fondi etici di Monte Paschi Asset Management, passato da 5 a 6: in precedenza (leggi il Rapporto 2008), il gestore dichiarava di escludere le imprese che realizzano “una parte rilevante dei lori ricavi” in determinati settori (nello specifico, alchool, armi e armamenti, tabacco, pornografia ed il gioco d’azzardo). “Questa espressione, scomparsa nella nuovo prospetto informativo, si prestava a valutazioni discrezionali da parte del gestore”, scrivono gli analisti nel Rapporto 2009: “Il rischio implicito di stemperare il carattere categorico e inderogabile che, per contro, dovrebbe contraddistinguere la procedura di analisi del portafoglio titoli in fase di applicazione dei criteri di esclusione, ci aveva indotto a penalizzare il rating dei fondi etici proposti da Monte Paschi Asset Management con un malus, che è stato rimosso grazie alla formulazione più rigorosa”.

---- Da segnalare, infine, anche il fondo UBI Pramerica Azionario Etico, che migliora di mezzo punto il prioprio rating (da 5 a 5,5): rispetto alla precedente rilevazione, il team di analisti che ha redatto il rapporto ha riscontrato una maggiore attenzione sul fronte della trasparenza, attraverso una più chiara esplicitazione delle procedure adottate dal gestore nella definizione dell’universo investibile di riferimento. Nonostante ciò, il fondo proposto da Ubi Pramerica resta penalizzato dalla mancata adesione alle Linee guida Eurosif e dalla totale inattività nel campo dell’azionariato attivo.

“Lo Shareholder activism, è ancora poco presente in Italia rispetto ad altri mercati”, osserva Silvana Signori, docente del corso di Etica d'impresa e bilancio sociale presso l’Università di Bergamo e autrice di diverse pubblicazioni sul tema dell’investimento etico. Quasi tutti i gestori che, in Italia, collocano fondi socialmente responsabili (Aletti Gestielle, Pioneer Investments, Eurizon Capital, Aureo Gestioni, JPMorgan Asset Management,BNY Mellon Asset Management, Sella Gestioni e Credit Suisse Equity Fund Management Company), infatti, non hanno mai condotto iniziative di engagment nei confronti delle società in portafoglio. Fanno eccezione, oltre ad Etica Sgr, Avviva Investors del Gruppo Morley attivo, in passato, contro società come First Group, Misys, GSK, nonché fondatore del CDP Carbon Disclosure Project, un'iniziativa finalizzata al miglioramento del reporting societario relativo all'emissione dei gas serra; Dexia AM, che nel 2007 ha votato in oltre 1040 risoluzioni in occasione di più di 100 meeting annuali delle società quotate europee; e Bnp Paribas Asset Management: “Recentemente il Comitato Etico ha stabilito di interrogare direttamente sia l’ENI che Lufthansa riguardo alla posizione tenuta in alcune aree geografiche con situazioni problematiche al fine di valutare l’immissione /mantenimento dei loro titoli in portafoglio”, fa sapere un portavoce della società che gestisce il fondo BNL per Telethon.

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